Dragon Age: The Veilguard avrebbe fatto meglio come live service, secondo Electronic Arts
Secondo Andrew Wilson, CEO di Electronic Arts, Dragon Age: The Veilguard avrebbe ottenuto risultati migliori se fosse stato un live service. Questo potrebbe avere delle implicazioni per il prossimo capitolo di Mass Effect
di Vittorio Rienzo pubblicata il 06 Febbraio 2025, alle 11:44 nel canale VideogamesElectronic ArtsDragon Age
In una chiamata agli investitori avvenuta nelle scorse ore, i vertici di Electronic Arts hanno espresso il loro rammarico per le performance commerciali di Dragon Age: The Veilguard, ma non solo. Secondo Andrew Wilson, CEO di EA, il gioco avrebbe ottenuto vendite migliori se fosse stato un live service.
"Per andare oltre il pubblico di base, i giochi devono connettersi direttamente alla domanda in continua evoluzione dei giocatori che cercano sempre più funzionalità condivise e un coinvolgimento più profondo, insieme a narrazioni di alta qualità in questa preziosa categoria" ha spiegato Wilson. "Dragon Age ha avuto un lancio di alta qualità ed è stato ben recensito dalla critica e da chi lo ha giocato. Tuttavia, non ha raggiunto un pubblico abbastanza ampio in questo mercato altamente competitivo".
In realtà le parole di Wilson risuonano un po' come quelle di chi prevede il risultato di un incontro sportivo, ma dopo che l'incontro si è già giocato. Dragon Age: The Veilguard è il risultato di un lungo e travagliato sviluppo. Il gioco fu ideato inizialmente come single player, prima che Electronic Arts decidesse di spostare il lavoro di BioWare sui live service. Tuttavia, dopo il flop di Anthem, la società decise di riconvertire a single player l'RPG di BioWare.
"Storicamente, la narrazione di successo è stato il modo principale con cui il nostro settore ha portato le IP più amate ai giocatori. La performance finanziaria del gioco evidenzia il panorama in evoluzione e rafforza l'importanza delle nostre azioni per riallocare le risorse verso opportunità più interessanti e dal potenziale più elevato" ha rincarato Stuart Canfield, direttore finanziario di EA.
In buona sostanza, per quanto Dragon Age: The Veilguard sia un buon titolo e abbia ottenuto un discreto seguito, i ricavi hanno deluso le aspettative di Electronic Arts, il che sembra imporre un cambio di rotta. D'altronde, il publisher non ha mai negato di volersi concentrare sui servizi e su una formula di gioco che invoglia gli utenti a fare acquisti nel tempo.
Va anche detto che, nonostante Wilson definisca il gioco "impeccabile", non sono mancate le critiche. Come di consueto, a scottare sono stati bug e problemi di varia natura che hanno condizionato l'esperienza generale, oltre a un livello contenutistico che, per quanto di buon livello, non eccelle.
Come inciderà questo sul futuro di BioWare? Lo studio è già stato afflitto da un gran numero di licenziamenti e, se da un lato i live service garantiscono maggiori profitti, dall'altro richiedono un impegno costante e un rilascio cadenzato di nuovi contenuti e questo richiede un maggior investimento in termini di risorse.
Al momento, presso BioWare è in sviluppo il prossimo capitolo di Mass Effect che, stando a quanto appreso finora, dovrebbe essere per giocatore singolo. Impossibile non chiedersi se ci saranno cambiamenti anche per il nuovo titolo fantascientifico, ma i presupposti sembrano suggerire di sì.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuotone !
p.s. EA, manco gratis i loro giochi e prodotti !
Se è quello che credono, allora tornino ai gaas
Che nemmeno valuterò, a differenza di Veilguard
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