Dipendenza videogiochi, è malattia mentale per Oms
Il 'gaming disorder' è stato inserito nel capitolo sulle patologie mentali dell'International Classification of Diseases (ICD), l'elenco ufficiale delle malattie che non veniva aggiornato da 18 anni
di Rosario Grasso pubblicata il 19 Giugno 2018, alle 10:20 nel canale Videogames
64 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoun musicista crea qualcosa, un lavoratore pure....un videogiocatore non produce un bel niente...
Ora ci sono i gamer professionisti che guadagnano un sacco di soldi ma è solo un frutto bacato del mercato...
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Ci sono calciaciatori che guadagnano un sacco di soldi, ma è solo un frutto bacato del mercato.
Ci sono cantanti pop che guadagnano un sacco di soldi, ma è solo un frutto bacato del mercato.
Ci sono attori che guadagnano un sacco di soldi, ma è solo un frutto bacato del mercato.
Ci sono gambler che guadagnano un sacco di soldi, ma è solo un frutto bacato del mercato.
......
Bisogna aprire un po la mente ,o tutte le passioni sono inutili oppure ognuno deve essere libero di scegliersi la sua preferita.
Ma se qualunque passione tu scelga diventa una ossessione allora hai un problema.
Ora ci sono i gamer professionisti che guadagnano un sacco di soldi ma è solo un frutto bacato del mercato...
Il videogame è in se una forma d'arte molto complessa, e non differisce molto dalla cinefilia o audiofilia. E non mi pare siano considerate malattie nemmeno queste, nonostante richiedano il sacrificio di molte altre attività.
Quello di cui stiamo parlando qui è una forma di disturbo ossessivo compulsivo che sfocia nell'isolamento dell'io che l'individuo prova mediante il transfert cognitivo che si genera durante l'immedesimazione nell'avatar digitale. La possibilità di far compiere azioni a quest'ultimo appaga un soggetto già di per se in grave deficit. Pertanto non si è malati di videogames, ma piuttosto si fugge nei videogames. La vera malattia è la causa che induce a questo comportamento non il comportamento in se, ne tanto meno il mezzo usato come sfogo.
Stiamo rasentando il ridicolo, ci manca solo che ci si metta la chiesa a dire che sono il diavolo e siamo a posto.
Quello di cui stiamo parlando qui è una forma di disturbo ossessivo compulsivo che sfocia nell'isolamento dell'io che l'individuo prova mediante il transfert cognitivo che si genera durante l'immedesimazione nell'avatar digitale. La possibilità di far compiere azioni a quest'ultimo appaga un soggetto già di per se in grave deficit. Pertanto non si è malati di videogames, ma piuttosto si fugge nei videogames. La vera malattia è la causa che induce a questo comportamento non il comportamento in se, ne tanto meno il mezzo usato come sfogo.
Stiamo rasentando il ridicolo, ci manca solo che ci si metta la chiesa a dire che sono il diavolo e siamo a posto.
Musica e video possono essere un sottofondo..non concentrano tutta l attenzione su se stessi...
Detto questo sono totalmente d accordo sulla libertà di pensiero e che ognuno è libero di avere le sue passioni..ci mancherebbe
Detto questo sono totalmente d accordo sulla libertà di pensiero e che ognuno è libero di avere le sue passioni..ci mancherebbe
Concordo ma permettimi di dire che se rientri in una delle due categoria menzionate nel mio post precedente, musica e video non possono essere di sottofondo e concentrano tutta la tua attenzione, al pari della lettura di un buon libro e forse anche di più.
COMPLETAMENTE DIVERSI
i videogiochi non permettono di distogliere i pensieri da quello che si sta facendo che possiamo riassumere con "interazione con il nulla"...
durante un film posso pensare a tutt'altro, come la tv, è un intrattenimento passivo, posso dare attenzione o posso tenerlo solo come sottofondo..
serate in discoteca si conoscono persone reali si creano interazioni sociali reali e concrete...
l'unico svago che costringe a stare davanti a uno schermo sono i videogiochi che purtroppo sono anche la forma di svago con contenuti culturali praticamente inesistenti, che creano dipendenze nocive, che orientano all'isolamento all'inattività e all'insonnia...
Ho giocato a WOW per un anno quando uscì, ho finito vari videogiochi, mi affasciano molto dal punto di vista tecnologico...da qualche anno (molti anni) riesco solo a giocare a qualche rompicato o giochi di logica senza che mi venga quel senso di totale spreco di tempo ed energie
I videogiochi possono avere un contenuto culturale di altissimo livello, paragonabile ad altre opere.
Pensiamo a Journey, Shadow of the Colossus o Silent Hill 2. Giusto per citarne alcuni.
Inoltre Il contenuto artistico-tecnologico è invece di gran lunga superiore a qualsiasi altra opera d'arte: la complessità tecnologica di un gta v, per fare un esempio, è sconosciuta a qualsiasi altra opera di intrattenimento. Si tratta di opere di ingegno che hanno del miracoloso, pensiamo alla generazione procedurale di Star Citizen.
In ogni caso per la maggior parte sono esperienze limitate a poche ore e non totalizzanti.
Anche la dipendenza da TV era un fenomeno molto diffuso ai tempi, oggi, data la crescita della qualità dell'intrattenimento lo è molto meno.
Molte persone diventano dipendenti da qualsiasi cosa, sono predisposte per diverse ragioni. Le esperienze nei vg saranno sempre più coinvolgenti ed interessanti ed andranno a riempire le vite di fascie intere di popolazione che avranno sempre meno possibilità di avere esperienze reali (per una pura ed irrisolvibile scarsità di risorse a cui ci condanna il mondo fisico). Queste persone troveranno un sollievo nella fruizione dei videogiochi, e la vita di alcuni sarà così deludente che troveranno nei giochi una delle uniche fonti di sollievo e pertanto potranno sviluppare qualche tipo di dipendenza psicologica.
Detto ciò il concetto stesso di dipendenza non prescinde da un giudizio morale e strettamente culturale. Volendo ben vedere anche il lavoro occupa una quantità spropositata di tempo nelle nostre vite, compromettendo enormemente la qualità delle stesse.
Ora ci sono i gamer professionisti che guadagnano un sacco di soldi ma è solo un frutto bacato del mercato...
Un notaio è un avvocato non producono niente dal punto di vista meramente economico, anzi, è possibile dimostrare che la loro distrazione di risorse riduce la frontiera di produzione dell'economia stessa.
Un gamer professionista dal punto di vista oggettivamente tecnico produce molto di più, ed opera in un libero mercato, attraendo risorse, che data l'assenza di rendite e vincoli, ma derivando da pure scelte libere e consapevoli di agenti di mercato, corrispondo in maniera proporzionale al benessere generato.
La tua capacità di analisi del mondo è limitata così come il livello di complessità argomentativa su cui fondi le opinioni che dovresti pesantemente mettere in discussione.
Un gamer professionista dal punto di vista oggettivamente tecnico produce molto di più, ed opera in un libero mercato, attraendo risorse, che data l'assenza di rendite e vincoli, ma derivando da pure scelte libere e consapevoli di agenti di mercato, corrispondo in maniera proporzionale al benessere generato.
La tua capacità di analisi del mondo è limitata così come il livello di complessità argomentativa su cui fondi le opinioni che dovresti pesantemente mettere in discussione.
ah bhe, sarà un analisi sensata dire in pratica che avvocati e notai non servono a nulla...
ripeto, se per te giocare è un arricchimento non c'è problema, sei liberissimo, permetti pero a chi la pensa diversamente di esprimersi...
rispondendo ai post sopra:
musica e video io li tengo spesso come semplice sottofondo..
che chi crea videogiochi sia un artista e un grande creativo non vi è dubbio, non si puo certo dire lo stesso dei suoi utilizzatori..
che un videogioco riesca a distogliere l'attenzione da un attacco di panico è la prova lampante di quanto potentemente riescano a concentrare tutta l'attenzione su se stessi, altrimenti basterebbe mettere un film o una bella canzone..
e permettetemi di aggiungere, da sviluppatore vi posso assicurare che se tutte le risorse spese ed utilizzate per creare i videogiochi sempre piu complessi e ricchi fossero destinate ad applicativi di utilità pubblica il mondo sarebbe senz'altro un mondo migliore......si i videogiochi fanno svagare la gente (alienandone una parte), questo è il valore che producono, solo questo!
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