Diablo III: chiude la casa d'aste

A poche settimane dal BlizzCon, la Blizzard anticipa che dal 18 marzo 2014 in Diablo III non sarà più presente la (assai discussa) casa d'aste.
di Antonio Rauccio pubblicata il 18 Settembre 2013, alle 08:40 nel canale VideogamesBlizzardDiablo
62 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl problema è quando la probabilità di drop è disegnata intorno all'AH.
Vabbè dai gli faccio fare 100 run e poi droppano stivali per un altra classe, ma tanto li mettono in AH.
Ovvio, mettere una percentuale di drop umana avrebbe svalutato il mercato perché tutti avrebbero avuto equip al top nel giro di una settimana.
Ma oh, io ste cose le dicevo da ben prima che uscisse il gioco e mi davano tutti dell'hater.
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Il problema è quando la probabilità di drop è disegnata intorno all'AH.
Vabbè dai gli faccio fare 100 run e poi droppano stivali per un altra classe, ma tanto li mettono in AH.
il droppare oggetti per altre classi fa parte del gioco, metterli in ah o tradarli non fa differenza alcuna.
Il problema nasce quando il 99,9% dei drop non solo non sono della tua classe ma fanno così schifo che nessuno vorrebbe usarli e nemmeno puoi tenerli da parte se ti venisse voglia di rollare quel pg.
E qui non è questione di AH ma di pessimo design del core system.
A questo punto che l'oggetto sia per la tua classe od un'altra non fa alcuna differenza!
Se spegnessero l'ah oggi, senza loot 2.0 il gioco non sarebbe migliore, sarebbe ancora più schifoso!
Questo per dire che c'è 1) c'è differenza tra idea e implementazione, 2) giostrarsi tra comodità dell'uso previsto e limitazione dell'abuso non è facile. Entrambi i punti sono sicuramente alla radice dell'annuncio di ieri.
Il punto è la comodità di utilizzo, quando si sviluperanno siti analoghi succederà esattamente la stessa cosa di ora - solo che lo faranno meno persone.
Questo per dire che c'è 1) c'è differenza tra idea e implementazione, 2) giostrarsi tra comodità dell'uso previsto e limitazione dell'abuso non è facile. Entrambi i punti sono sicuramente alla radice dell'annuncio di ieri.
Il punto è la comodità di utilizzo, quando si sviluperanno siti analoghi succederà esattamente la stessa cosa di ora - solo che lo faranno meno persone.
Il punto non è questo: anche su diablo II c'erano siti che permettevano l'acquisto in denaro di item.. ma il problema di Diablo III è che il design del gioco è stato fatto attorno all'idea dell'asta.. e quindi, a differenza del predecessore, dopo poco tempo, al gioco, speculatori a parte, non ci gioca più nessuno. Insomma, han toppato proprio sul game-design, ecco.
Infatti il problema principale è l' "itemization" e poi ne seguono altri... l'AH è purtroppo molto in fondo alla lista, e per fortuna tutte le novità annunciate per l'espansione sembrano risolvere o alleviare praticamente tutti i lati negativi del gioco.
A parte l'offline
Ma in minor quantità.
Saranno siti come in D2, esterni, non ufficiali, per lo più "illegali", difficili da raggiungere, dove non ci si fida ne dell'acquirente ne del venditore.
Solo una minima parte dei player si avvarrà di tali servizi, e probabilmente quasi solo per tradare pezzi sgravi trovati ma inutili al proprio PG.
In D2 occasionalmente ti capitava di droppare un pezzo più sgravo di quello che avevi, e casomai un set o leggendario. La percentuale di drop era umana e il farmare era divertente e gratificante. Ed ecco perchè è stato giocato per 10 anni.
La Blizzard doveva ripartire da quel concetto. Se avesse fatto cosi, D3 sarebbe stato il gioco del secolo.
Ma infatti prima implementano il Loot 2.0 e poi spengono le aste
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