Dati demografici videogiocatori, adesso come nel 2005

L'annuale briefing "Essential Facts" realizzato dalla Entertainment Software Association è uno dei più accurati studi sul mercato dei videogiochi statunitense.
di Rosario Grasso pubblicata il 02 Agosto 2012, alle 14:41 nel canale VideogamesSe nel report del 2011 sembrava che l'età media dei videogiocatori fosse cresciuta in maniera sensibile rispetto ai dati raccolti nel 2005, il sondaggio realizzato da ESA nel 2012 restituisce valori molto più simili a quelli riscontrati nel 2005. Insomma, sembra che il pubblico dei videogiochi non sia così maturo come si pensava fino a poco tempo fa.
Nel report del 2011, infatti, l'età media dei videogiocatori residenti negli Stati Uniti era di 37 anni, mentre i giocatori minorenni incidevano solamente per il 18% sul totale. Numeri totalmente diversi rispetto a quelli che si possono leggere nel report del 2005, che mostrava come l'età media dei giocatori fosse di 30 anni, e i minorenni rappresentassero il 35% del totale dei giocatori. Il cambiamento occorso in questi numeri dava l'impressione che l'industria dei videogiochi fosse riuscita ad ampliare il suo pubblico in termini demografici, mantenendo coinvolti i giocatori che prima erano più giovani, ma che poi hanno alterato i dati crescendo e continuando a giocare.
Ma il report del 2012 elimina questa "evoluzione", restituendo dati nuovamente molto simili a quelli del 2005. L'età media dei giocatori statunitensi torna ad essere quella di 30 anni, mentre l'audience complessiva del mondo dei videogiochi si compone per il 32% da minorenni. Cosa è dunque cambiato dal 2011 al 2012?
Fino al 2011 ESA inseriva nel suo questionario la domanda: "Hai una console per videogiochi in casa o un PC che viene utilizzato principalmente per eseguire videogiochi?" Nel sondaggio del 2012, invece, questa domanda è stata ampliata includendo anche "i sistemi portatili (come PSP, DS, ecc.), i dispositivi wireless/tablet (es. iPad) e i telefoni usati per giocare". Chiunque giochi con uno di questi dispositivi per almeno un'ora alla settimana è considerato un "gamer" dall'indagine, mentre coloro che giocano per più di 10 ore alla settimana vengono considerati come "serious gamer".
"La domanda, nella sua versione riformulata, cattura un universo di giocatori che riflette in maniera più accurata il mondo del gaming", ha detto Dan Hewitt, vice presidente ESA, ad Ars Technica. Il quadro è molto diverso da quello tracciato nel 2011 anche per un insieme di dati collaterali. Ad esempio, nel 2012 le persone che acquistano videgiochi negli Stati Uniti hanno un'età media di 35 anni, contro i 41 anni rilevati nel 2011. L'espansione evidenzia anche una maggiore parità di genere, visto che nel 2011 gli uomini rappresentavano il 58% del pubblico dei giocatori, mentre adesso incidono "solamente" per il 53%. La porzione delle donne e degli anziani all'interno del pubblico dei videogiocatori risulta ad esempio molto più ampia di quella dei ragazzi di 17 anni o meno.
Secondo i dati di questo sondaggio, dunque, il presunto cambiamento del mercato dei videogiochi è stato piuttosto illusorio. Se i giocatori di vecchia data continuano a giocare su PC e console, chi entra adesso nel mondo del gaming sembra preferire i dispositivi mobile come smartphone e tablet. "Chiamatelo effetto Angry Birds", scrive Ars Technica.
"Il tipo di informazioni che abbiamo raccolto fino a oggi rimane valido", aggiunge Hewitt. "A un certo punto, però, ti accorgi che il mercato cambia e che cambia anche il modo in cui la gente gioca. Quindi, alla luce di questi grandi cambiamenti, ti trovi costretto a modificare anche i tuoi strumenti di indagine in modo da continuare a garantire che le statistiche che derivano da questo sondaggio mantengano la loro rilevanza".
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSe fosse per me giocherei 6 ore al giorno, ma il mio boss, la mia ragazza e il mio fisico non sarebbero troppo d'accordo.
.. bhe visto che la media è matura, speriamo maturino anche i giochi
Se fosse per me giocherei 6 ore al giorno, ma il mio boss, la mia ragazza e il mio fisico non sarebbero troppo d'accordo.
apri un'internet point... a tempo perso puoi fare tutti i giochi che vuoi.. garantisco io
Questi confronti non hanno alcun valore proprio per questo, è rimasto tutto uguale anche perchè un cambiamento così radicale non avrebbe senso in un solo anno.
Sul fatto poi che ci siano persone adulte che giocano niente di male
Comunque è bello sapere di non essere il solo "vecchietto" a giocare. :-D
Se fosse per me giocherei 6 ore al giorno, ma il mio boss, la mia ragazza e il mio fisico non sarebbero troppo d'accordo.
Questo e' vero ma e' anche vero che i produttori sfornano giochi per BBK che per noi "vecchiardi" (cit.) sono schifezze prive di qualsiasi tipo di interesse.
Una volta al pc stavi attaccato giorni e giorni. Anche con FPS (il fantastico Unreal con livelli immensi e non ricordo quante mappe) stavi incollato per giorni.
Ora i giochi durano tra le 5 e le 10 ore (se va bene) salvo eccezioni, per il resto l'unico divertimento e' la coop e il multiplayer.
Una volta al pc stavi attaccato giorni e giorni. Anche con FPS (il fantastico Unreal con livelli immensi e non ricordo quante mappe) stavi incollato per giorni.
Ora i giochi durano tra le 5 e le 10 ore (se va bene) salvo eccezioni, per il resto l'unico divertimento e' la coop e il multiplayer.
Quoto. Io a Quake 3 Arena mi ci sono fuso, cosi come ad Unreal Tornament. Se paragono questi 2 titoli agli fps attuali (cod in primis) mi vengono i fortori.
Ho 43 anni e gioco regolarmente a Quale Live, la versione online e migliorata di Q3.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".