Cos'è la Zona Scura di The Division (analisi beta)

Cos'è la Zona Scura di The Division (analisi beta)

Nel fine settimana si è svolta la beta di The Division: ecco le nostre prime impressioni su uno dei titoli multiplayer più attesi dell'anno.

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Videogames
UbisoftNVIDIA
 

Prima di iniziare bisogna innanzitutto dire che Ubisoft ha annunciato un prolungamento della beta, che adesso ha termine alle ore 12 di domani martedì 2 febbraio. Ubisoft ha diluito nel corso del tempo gli accessi dei giocatori selezionati per via dell'elevata richiesta e per questo ha deciso di concedere più tempo per provare i vari aspetti di gioco a coloro che sono arrivati dopo. Fermo restando che questa beta è poco più di una demo con solamente una missione della storia principale, ma con la possibilità di provare vari aspetti collaterali e la Zona Scura.

Dopo queste prime prove The Division si verifica una sorta di commistione di generi differenti, anche se alla base è un gioco di ruolo. Destiny sicuramente, per il tipo di organizzazione dell'infrastruttura di rete. Watch Dogs per l'impianto tecnologico (anche se Ubisoft sostiene si tratti di un differente motore grafico, Snowdrop, sviluppato da Massive) e per la gestione delle coperture. E, infine, Mass Effect, per l'impalcatura ruolistica e le meccaniche di firing.

The Division

Come sapete, The Division è ambientato in una suggestiva ed estensivamente riprodotta New York. Lo scenario è post-apocalittico ma le strutture più famose della Grande Mela sono rimaste pressoché intatte, e questo vuol dire che gli ambienti di gioco sono dettagliati e pieni di poligoni. Riconosceremo alcuni luoghi iconici (per esempio, la missione presente nella beta è ambientata nel Madison Square Garden), anche se la topografia di New York non è pedissequamente riprodotta.

Il gioco si ispira a quegli eventi reali che hanno evidenziato quanto l'umanità sia vulnerabile. Un attacco bio-terroristico ha infatti messo in ginocchio gli Usa proprio nel Black Friday, ovvero quel giorno in cui gli americani spendono 90 miliardi di dollari in shopping. In soli cinque giorni gli Stati Uniti vengono messi in ginocchio.

In giro per la città si trovano degli avversari convinti che la risposta a tutti i problemi sia il fuoco. Credendo che ci sia solo un modo di debellare il virus, questi ex-operai, che un tempo contribuivano a rendere grande New York, sono diventati gli aggressivi e pericolosi "Purificatori". Controllati dall'intelligenza artificiale danno il là a una serie di attività facoltative, come prendere in ostaggio civili e soldati della JTF e controllare alcune aree della Zona Nera. Nella versione definitiva The Division ci saranno altre fazioni al di là dei Purificatori, come i Delinquenti, i Rikers e un'altra fazione ancora non rivelata.

Ma l'elemento di gioco con il concept più innovativo è proprio la Zona Scura, ovvero l'area PvP di The Division. Anche qui i giocatori possono entrare in una squadra composta al massimo da quattro membri, con la possibilità però di poter ingaggiare e sfidare qualsiasi degli altri giocatori presenti nella Zona Scura. L'obiettivo è abatterlo per potergli sottrarre il bottino e impossessarsene.

Tutti i giocatori sono liberi di farlo in qualsiasi momento quando si trovano all'interno della Zona Scura, ma se si uccide immotivamente un altro agente allora si verrà riconosciuti come rinnegati della Divisione. Questo vuol dire che gli altri giocatori conosceranno la posizione del rinnegato sulla mappa e, soprattutto, saranno legittimati a ucciderlo, il che consente di guadagnare esperienza e impossessarsi del bottino. Quando si è rinnegati, insomma, si finirà per essere seguiti da un esercito di giocatori malintenzionati con pochissime possibilità di successo al di là di scappare via dalla Zona Scura.

Questa è infatti delimitata da alte mura e contrassegnata in rosso sulla mappa generale di New York. Vi si può accedere dall'ingresso principale, un enorme portone metallico, o arrampicandosi sulle mura. E allo stesso modo ovviamente la si può lasciare. All'interno della Zona Scura si accumulano punti esperienza specifici per quest'area con la possibilità di sbloccare abilità alternative e personalizzare ulteriormente il proprio agente.

Altra meccanica interessante riguarda il bottino raccolto nella Zona Scura, perché è contaminato e non può essere usato immediatamente. Per farlo, infatti, bisogna raggiungere la zona di estrazione, aspettare che arrivi un elicottero e dare il bottino in consegna affinché venga decontaminato. Ma la Zona Scura è preziosa dal punto di vista del bottino, perché i rinvenimenti più rari e preziosi si trovano in quest'area. L'altra faccia della medaglia riguarda proprio la possibilità di cadere vittime di un agguato perpetrato dagli altri giocatori: morire nella Zona Scura può addirittura comportare la perdita di qualche punto esperienza e di regredire anche come livello di esperienza.

Nella Zona Scura ci sono anche banditi controllati dall'intelligenza artificiale e missioni facoltative che vengono assegnate dall'esterno. I giocatori possono organizzarsi in gruppi di quattro per affrontare queste sfide. Si può inoltre parlare al volo con qualsiasi altro giocatore, senza necessariamente entrare nel suo party, perché la voce di ciascuno viene diffusa nell'area circostante. Durante lo svolgimento della campagna principale, quindi, potranno essere assegnate delle missioni che richiedono obbligatoriamente di passare per la Zona Scura.

Nella beta di The Division si possono provare tutti questi elementi del PvP, ma anche alcuni aspetti della parte principale in PvE. The Division, infatti, offrirà una storia raccontata con sequenze di intermezzo nello stile degli altri giochi di Ubisoft, ma in questo caso condivisibile con gli amici. La struttura di rete distribuisce i giocatori fra i vari server a disposizione non appena si accede a una nuova area di gioco, in modo da giocare sempre insieme a qualcuno, che sia alleato o avversario.

Rispetto a Destiny, The Division è un MMO vero insomma. Non solo la New York è riprodotta in maniera fantastica ed è sempre un piacere esplorarla, ma in ogni momento si possono incontrare altri giocatori e socializzare, al di là dei membri del proprio team. L'impostazione di Bungie per Destiny, invece, prevedeva il semplice "rushare" nelle stesse mappe, affrontando sterilmente l'intelligenza artificiale, e incontrare gli altri giocatori solo in un hub prefissato.

Nella beta purtroppo non è ancora possibile personalizzare in profondità il proprio agente: quasi tutte le abilità sono bloccate e purtroppo anche la fase di creazione del personaggio è limitata alla selezione casuale. Questo vuol dire che gli scontri nella parte PvP sono ancora piuttosto piatti, proprio perché non ci sono differenze sensibili sul piano ruolistico tra gli agenti.

I giocatori sbloccano abilità salendo di livello, con la possibilità di assegnare due ai tasti di richiamo rapido, e quindi utilizzarle durante i combattimenti. Abbiamo cure ad area, bombe adesive applicabili alle pareti, scudi mobili che deflettono i colpi dei nemici, e molto altro ancora. Ciascuna abilità può essere ulteriormente modificata e acquisire così caratteristiche differenti rispetto alla versione di base. Alle abilità si aggiungeranno Talenti e Vantaggi (Perk).

Tutte queste abilità nella versione finale del gioco permetteranno di personalizzare il proprio agente in curatore, damage dealer o tank, il che teoricamente offre la possibilità di assemblare dei team equilibrati e tatticamente efficienti.

Un elemento nevralgico della parte PvE è la cosiddetta Base Operativa, la quale può essere potenziata per meglio assistere la Divisione che sta affrontando la crisi biologica e per supportare più efficacemente i cittadini di New York sopravvissuti. Nella beta è collocata proprio davanti al Madison Square Garden, e consente di curare il personaggio nell'infermeria, di modificare le armi nel banco di lavoro, di depositare gli oggetti, di recuperare il bottino estratto nella Zona Scura, di commerciare con i venditori.

Ci sono tre aree nella Base Operativa, Sicurezza, Medicina e Tecnologia, che, qualora potenziate, permettono di ottenere benefici permanenti per il proprio agente. Le varie missioni affrontabili nella campagna, infatti, consentono di ottenere risorse per migliorare ciascuna di queste aree e sbloccare Abilità e Vantaggi, utili per personalizzare ulteriormente l'agente. Inoltre ci saranno ripercussioni, evidenti sul piano visivo, anche sulla mappa principale: per esempio, le missioni Sicurezza consentono alla città di beneficiare di migliori difese contro le minacce multiple, e la protezione dei civili viene aumentata. Tecnologia, invece, mette a disposizione i gadget più recenti; mentre le missioni associate a Medicina permettono di specializzare l'agente come curatore.

Oltre alle abilità, ai medikit e alle granate, durante i combattimenti si possono usare tre differenti armi, ciascuna delle quali modificabile in profondità interagendo con diversi slot per gli upgrade. Una delle tre armi è la classica arma da fianco da usare con scudi o con altri tipi di protezione. In The Division, inoltre, c'è un'economia anche sui proiettili, che vanno acquistati singolarmente o raccolti come bottino. I combattimenti hanno una struttura fortemente basata sulle coperture, con la possibilità di passare velocemente da una copertura all'altra come accade in Watch Dogs.

La missione della storia principale presente nella beta è articolata su scenari di gioco differenti e suggestivi, contestualizzati all'interno del Madison Square Garden. Naturalmente è fortemente basata sulle coperture e prevede scontri con soldati regolari e con un boss, che naturalmente richiede il fuoco concentrato di tutti gli elementi del party. Prima di iniziare la missione il gioco fa un veloce matchmaking, che ci consente di individuare dei compagni d'armi qualora affrontiamo The Division da soli. Nella beta questo matchmaking funziona molto bene: questo aspetto è naturalmente un elemento cruciale per il successo di The Division. Ci sarà sempre la possibilità di affrontare le sfide con altri giocatori anche quando si accede da soli senza un gruppo di amici?

Quanto alle meccaniche di firing, sono molto semplificate, come dicevamo in maniera non molto dissimile da quanto avviene in Mass Effect. Benché la componente da shooter sia molto presente, il firing dipende principalmente dagli attributi e dalle statistiche del personaggio, come è normale che avvenga in un titolo che vuole essere innanzitutto un rpg. Per questo si tratta di un firing meno realistico e gratificante rispetto a quello di un tradizionale shooter.

L'agente si può vestire con vari pezzi di equipaggiamento, come maschere, corazze, protezioni di varia natura. Sono tutti pezzi confrontabili tra di loro e che hanno un valore qualora li si volesse scambiare con i venditori. Sono evidenziati sulla mappa di gioco in maniera chiara con un sistema di colori che fa capire subito quanto sono efficaci.

The Division è basato sul motore Snowdrop che riproduce una New York gradevole da vedere e molto dettagliata, anche grazie alla presenza di altissimi grattacieli. Alcuni elementi grafici o il modo di evidenziare gli oggetti sensibili riportano alla mente proprio Watch Dogs. Inoltre, New York è costellata di attività secondarie, alcune delle quali già presenti nella beta. Per esempio, potremmo imbatterci in una ragazza che richiede assistenza, dover salvare un gruppo di civili in ostaggio, mettere in sicurezza una base o dare supporto agli operativi della JTF vittime di un'imboscata. Ma potrà anche capitare di incontrare civili o mendicanti in cerca di aiuto, ovvero di cibo o di medikit. Sono tutte azioni che consentono di raggranellare qualche punto esperienza in più e, possibilmente, del bottino. Ubisoft promette di mantenere costantemente aggiornate queste attività facoltative con rilasci di contenuti di espansione progressivi nelle fasi successive rispetto al lancio.

Nella beta abbiamo ravvisato qualche difficoltà sul piano tecnico, anche se naturalmente bisogna considerare la natura di prodotto non ultimato che attualmente contraddistingue The Division. Il gioco fatica ancora a fare lo streaming della mappa, il che produce sporadicamente dei freeze o priva alcune location di gioco di certi elementi poligonali. The Division ha una grafica molto dettagliata, come detto, ma a questo deve corrispondere un lavoro di ottimizzazione importante, soprattutto in ottica PC e in considerazione di ciò che è successo con altri recenti titoli Ubisoft, come Watch Dogs, Assassin's Creed Unity e Far Cry 4.

Non possiamo certo esprimere un giudizio definitivo su The Division, ma dobbiamo dire che dopo la prova della beta le nostre aspettative sono cresciute. The Division promette un tipo di esplorazione profonda e gratificante all'interno di uno scenario ottimamente ricostruito. Sembra più vario e tattico rispetto allo sterilmente adrenalinico Destiny, anche se poi la differenza la farà ovviamente la tenuta sul lungo periodo, gli sbocchi della progressione dei personaggi, la profondità dell'esplorazione e l'effettiva declinazione di tutti gli elementi sul piano strategico.

2 Commenti
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carlone8802 Febbraio 2016, 16:18 #1

schifo

Ho provato la closed beta di questo gioco. Tralasciando i bug grafici e la resa nel framerate, che potrebbero essere imputabili ad una fase non definitiva del gioco, si capisce subito che la qualità grafica generale è quella di un titolo di due anni fa almeno... se non fosse per gli effetti di post processing, sembrerebbe un titolo dx9.

Forse lo stile in terza persona non aiuta il realismo, ma questo gioco è anni luce diverso dai video dell'e3 della presentazione.

E' un gioco noioso e ripetitivo, emana il senso del "gia Visto" che ormai caratterizza molti titoli "tripla A" (che ormai significa solo "grande budget alle spalle" e non più "grande qualità" , e lo si capisce gia dai primi minuti di gioco. i modelli 3d delle ambientazioni sembrano quelli di counter strike, i nemici sono degli idioti colossali che però van colpiti tre o quattro volte in piena fronte per cadere al suolo.

INSOMMA L'ENNESIMO FLOP ALLA CALL OF DUTY, OVVERO: MILIONI DI COPIE VENDUTE NONOSTANTE SIA UNA PATTUMIERA.

Spero che l'altro titolo ubisoft: WILDLANDS , abbia miglior destino.
Epoc_MDM02 Febbraio 2016, 16:27 #2
L'ho disinstallato dopo 10 minuti.

Il fatto di voler FORZATAMENTE unire FPS e RPG è una cosa che non ho mai sopportato. E' solo un modo per "spronarti" a continuare a giocare, vista la pochezza del gioco in se.

Una volta bastavano 5/6 armi e due mappe per giocare ORE ad un gioco.

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