Come sono stati utilizzati i dati della NASA per ricreare l'universo di Elite Dangerous

Come sono stati utilizzati i dati della NASA per ricreare l'universo di Elite Dangerous

Frontier Developments ha utilizzato la tecnologia della NASA attraverso il software Stellar Forge, capace di sfruttare i dati raccolti dalle sonde spaziali.

di pubblicata il , alle 10:31 nel canale Videogames
 

Frontier Developments offre all'interno di Elite Dangerous un universo incredibilmente grande, costruito in larga parte su dati reali. Per ricrearlo, come ha rivelato Chris Gregory, art director del gioco, in un'intervista concessa a Official Xbox Magazine, è stata approntata una tecnologia ad hoc chiamata Stellar Forge.

Elite Dangerous

tratta di un software capace di raccogliere e gestire i dati provenienti dalle sonde spaziali della NASA. "Questo software è in grado di generare una simulazione dell'intera galassia basata, perlopiù, sui dati provenienti dalla NASA", ha spiegato Gregory. "Ma allo stesso tempo serve l'intervento umano per mettere insieme tutti questi dati ed estrapolare quante più informazioni possibile da essi".

"Quello che abbiamo dovuto creare è un sistema che garantisse una qualche forma di visualizzazione", completa. I dati della NASA hanno comunque consentito a Frontier di riprodurre i pianeti sulla base di fattori fisici e gravitazionali. Gli sviluppatori hanno poi aggiunto altri dettagli in modo da rendere il tutto credibile agli occhi dei giocatori, che hanno la possibilità di stringere alleanze e anche di rovesciare i governi simulati all'interno del gioco.

"Se, sulla base dei dati della NASA, ci rendiamo conto che, a causa della forza gravitazionale o dell'orbita del sole, in una certa porzione dello spazio debba esserci un pianeta ghiacciato allora dobbiamo fare in modo che lì ci sia un pianeta prevalentemente ghiacciato. Ai risultati di Stellar Forge, inoltre, bisogna poi aggiungere del lavoro di tipo artistico per rendere il tutto il più credibile possibile e godibile per i giocatori".

Stellar Forge tiene conto di diversi fattori fisici nel processo di composizione della galassia, come la possibile composizione chimica dei corpi celesti. E non trascura il momento angolare, sulla base del quale viene determinato se debba trattarsi di un unico corpo centrale o di tanti corpi in orbita tra di loro.

2 Commenti
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Claudiooo04 Maggio 2015, 12:50 #1
spaziale
skorpietto05 Maggio 2015, 10:21 #2
fintanto che non implementeranno il planet Landing io non ci giocherò!

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