Cina verso il mercato occidentale degli online game: Shanda acquisisce eFusion

Cina verso il mercato occidentale degli online game: Shanda acquisisce eFusion

Uno dei principali produttori di videogiochi della Cina, Shanda Games, ha acquisito il pacchetto di maggioranza del produttore di giochi online tedesco eFusion.

di pubblicata il , alle 15:44 nel canale Videogames
 

Coprendo sia il settore dei giochi casual che quello dei titoli multiplayer massivi, il mondo del gaming cinese sta assumendo delle dimensioni pantagrueliche, con entrate in crescita del 16% se si confrontano i primi sei mesi del 2012 con i primi sei del 2011. Secondo International Data Corp, si tratta di un volume di affari di 23,5 miliardi di yuan, poco più di 3 miliardi di euro.

Shanda Games

I produttori cinesi leader del settore stanno adesso guardando le strategie degli operatori occidentali, in modo da esportare i loro modelli di business anche in occidente. A confermare questa tendenza, giunge notizia dell'acquisizione del pacchetto di maggioranza di eFusion da parte di Shanda Games, uno dei principali produttori di videogiochi online della Cina.

eFusion collaborerà con Eyedentity, software house controllata da Shanda, per la promozione in Europa del prossimo grande progetto, un MMORPG che risponde al nome di Dragon Nest. eFusion è responsabile di alcuni dei giochi appartentni al genere Massively Multiplayer Online Game di maggiore successo in Europa come NavyField, BlackShot e Blitz 1941.

Shanda non è l'unico produttore cinese a guardare all'estero. Perfect World, una software house di Pechino specializzata in MMORPG, ha visto salire al 30% i ricavi provenienti dall'estero, contro il 10% registrato nel precedente anno fiscale. Perfect World, inoltre, ha già sussidiarie negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone.

Tencent l'anno scorso ha acquisito Riot Games, lo sviluppatore di videogiochi statunitense, per 231,5 milioni di dollari, e sta aiutando Activision a lanciare Call of Duty Online in Cina. Infine, la stessa Shanda ha comprato un altro team di sviluppo statunitense nei mesi scorsi, ovvero Mochi Media.

Il mercato dei giochi online in Cina è estremamente avanzato: nel trimestre conclusivo del 2011, ad esempio, Shanda ha registrato 20,4 milioni di utenti attivi sui propri giochi. Una media per mese di 4,5 milioni di questi utenti paga per acquisti in-game, consentendo a Shanda entrate per poco meno di 15 euro per utente al mese. Rispetto all'anno precedente, inoltre, Shanda ha visto un incremento dell'89% per quanto riguarda le vendite effettuate fuori dal territorio cinese.

"Zynga ha aiutato gli sviluppatori cinesi di videogiochi a espandersi nei mercati esteri", ha detto qualche settimana fa Andy Tian, General Manager di Zynga China, preannunciando oltretutto che altri giochi cinesi saranno lanciati sul mercato occidentale nei prossimi mesi. Per Zynga, che è uno dei principali produttori di online game in occidente, il rapporto con la Cina potrebbe rivelarsi cruciale.

D'altronde se i produttori cinesi hanno vita facile in occidente, non può dirsi vero il contrario. Le aziende americane ed europee, infatti, faticano enormemente a creare business validi che attecchiscano in Cina. Principalmente, trovano una barriera enorme in entrata a causa delle protezioni imposte dalle autorità locali. Poi, differenze culturali e mancanza delle conoscenze imprenditoriali legate al territorio costituiscono altre due ragioni che hanno fino ad oggi sancito il fallimento dei produttori occidentali in questo territorio.

3 Commenti
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kisono30 Luglio 2012, 16:00 #1
Sarebbero da isolare -.-"
elevul30 Luglio 2012, 17:54 #2
Omg, Dn in europa...
Lo rovinano.

Ossessione mia a parte, Shanda mi sa che diventerà molto presto un colosso enorme.
nostradamus191530 Luglio 2012, 23:24 #3
E fu così che la cina inquinò anche il settore videoludico.

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