Cina: obbligati a giocare su internet
In Cina la pratica del lavoro carcerario a vantaggio delle guardie è ancora molto diffusa. Nell'ultimo periodo si sta allargando anche sul 'gold farming'.
di Rosario Grasso pubblicata il 26 Maggio 2011, alle 15:01 nel canale Videogames
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon credo sia facile poter arginare un mercato del genere.
Peraltro non è possibile impedire il passaggio di "moneta virtuale" poiché non è proibito vendere gli oggetti ...senza considerare che in alcuni casi il passaggio avviene tra pg dello stesso giocatore ... controllare il tutto non mi pare facile.
Poi, imho, credo che la Blizzard (e le altre case) non vogliano che scompaia del tutto questo fenomeno ... in una certa misura contribuisce a mantenere gli account .. infatti i "pigri" che preferiscono comprare piuttosto che ottenere gli oggetti secondo le meccaniche dei giochi, in questo modo continuano a giocare e mantengono gli account .. e quindi sono soldi (questi si veri) che continuano ad intascare le case produttrici.
All'interno c'è la possibilità di acquistare con moneta reale sia oggetti sia cavalcature ecc. ed in alcuni casi anche gold.
Per quel che ne so nessuno mmorpg per il quale devi pagare un canone mensile attua quel modello.
.. ed a mio modesto modo di vedere mi pare corretto.
Nei "free to play" quel sistema viene utilizzato per reperire risorse economiche per pagare lo sviluppo ed il mantenimento del gioco.
Peraltro alcuno oggetti li puoi ottenere SOLO se li acquisti.
In questo modo tutto il gioco cambia e, chi frequenta tali mmorpg, sa fin dall'inizio che le cose vanno così; il bilanciamento non è una prerogativa di tali tipi di gioco. Ne il fatto di premiare che più si impegna.
Là dove si paga un canone la regola è diversa; il bilanciamento e il "premio" per essere riusciti ad ottenere quel pezzo, quindi a superare le difficoltà "create" dai programmatori /sviluppatori è l'unica regola ( o più propriamente la principale).
Non si ammettono "scorciatoie" (almeno ufficialmente).
Per ottenere quei pezzi o li ottieni superando le difficoltà imposte dal gioco o, se hai sufficienti "monete virtuali" li puoi acquistare nelle case d'asta all'interno dei giochi.
Monete che puoi accumulare solo "farmando" (ovviamente escludendo l'acquisto di cui all'articolo, sottintendo pure che più o meno tutti sappiano cosa significa "farmare".
Altra caratteristica è che non tutti i pezzi si possono acquistare nelle case d'asta ... una gran parte si devono comunque ottenere seguendo le dinamiche di gioco.
Questo, imho, per garantire che non vi siano diseguaglianze ..chi più (e meglio) gioca più ha.
Qui ci voleva il bottone "mi piace" per Red Baron 80: quoto!
Buona letteratura comunista a memoria per tutti quanti.
Beh, se consideri obbligare con punizioni corporali dei detenuti a farmare un modello di business allora va bene, ma mi pare che la schiavitù sia stata abolita da un po.
Be' grazie, se ti prendessi a bastonate pure io per farmi lavare casa e auto da te, lo faresti eccome
Il fatto che i cinesi farmassero gold per i siti che te li vendono a soldi reali gia' si sapeva da anni su WoW (e altri giochi) ma non sapevo che ci fosse una vera e propria schiavitu' di questi livelli.
Poi, per quanto sia contrario a questa cosa... Ma semplicemente far lavorare normalmente le persone? Se gli facevano fare turni semplici (coprendo 24h al giorno con piu' persone) non ci sarebbe stato niente di male. Era un servizio pagato, di "illegale" non c'e' nulla (o almeno cosi' la penso io).
E quoto anch'io.
La Blizzard se la ride davanti a queste situazioni che riguardano i diritti umanitari. Anche se il discorso è un altro, Starcraft 2 uscirà in tre mandate nell'arco di cinque anni. Questi mica so stupidi, l'industria dei videogiochi ha sorpassato quella del cinema. Fortuna che esistono i to.....
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