Caso sale eSport e LAN: ADM, chiuse perché prive di autorizzazioni e licenze

Caso sale eSport e LAN: ADM, chiuse perché prive di autorizzazioni e licenze

L'Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli ha fornito dei chiarimenti sul caso della chiusura delle sale eSport e LAN che ha tenuto banco nello scorso fine settimana. Solamente 3 sale sono state chiuse, e sempre per gravi irregolarità burocratiche

di pubblicata il , alle 10:55 nel canale Videogames
 

In seguito a un esposto partito dal gruppo Led, una società che gestisce sale da gioco tradizionali, l'Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli ha messo sotto sequestro alcune delle più importanti sale eSport italiane, come abbiamo visto nel fine settimana. Secondo questa azienda, le sale in questione non rispetterebbero le normative vigenti per l'uso di apparecchi da gioco come PC e postazioni racing, assimilati ai normali dispositivi delle sale da gioco tradizionali, messi a disposizione della clientela previo un pagamento, accomunato alle più classiche gettoniere.

Il caso ha suscitato molto clamore sui social, e non solo, fino alla reazione ufficiale dell'Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli, con questa nota. "Giova evidenziare che le notizie diffuse in merito alla chiusura di tutte le sale Local Area Network (LAN) del territorio nazionale sono totalmente destituite di ogni fondamento".

Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli

"L'attività, a seguito di esposto/denuncia, è stata sviluppata al fine di verificare l'osservanza delle imposizioni tributarie in materia di gioco e con riguardo alla corretta applicazione della normativa volta alla tutela e alla salute dei minori" si legge ancora nella nota dell'ADM. "Ha interessato, esclusivamente, 4 esercizi commerciali all'interno dei quali, a titolo oneroso, venivano messe a disposizione del pubblico apparecchiature da intrattenimento tra cui rientrano anche i c.d. videogiochi".

In particolare, in uno dei casi "lo stesso operatore, all'atto della presentazione della segnalazione certificata d'inizio attività all'Ente comunale, dichiarava di installare videogiochi che, tuttavia, erano completamente privi di certificazione e titoli autorizzatori. In ragione di quanto sopra comunicato, ne deriva che tutte le manifestazioni di settore, comprese le fiere tematiche e l'esercizio del gioco nelle stesse sale LAN, non sono in alcun Ufficio eventi e relazioni esterne modo pregiudicate se svolte nel rispetto delle regole di settore e che le notizie diffuse non rispondono alla realtà dei fatti".

Dunque l'ADM evidenzia che non si tratta di un provvedimento a macchia d'olio rispetto a tutte le sale eSport e LAN italiane, ma solo per specifici casi in cui gli operatori sono risultati privi di certificazione e titoli autorizzatori. Inoltre, il provvedimento non si estende alle fiere e agli eventi come Milan Games Week, dove molte postazioni di gioco sono messe a disposizione dei visitatori.

Ma c'è un ulteriore risvolto a questa storia, decisamente inaspettato. L'azione dell'ADM è partita da un esposto di Sergio Vittorio Milesi della Led S.r.l., e lo stesso Milesi ha inoltrato all'ADM un ulteriore interpello in cui rivela la sua intenzione di dotare le proprie sale di giochi di "postazioni pc, simulatori di guida e altra attrezzatura messi a disposizione della clientela per praticare "esports" "sport elettronici" su videogiochi competitivi".

Il primo esposto del Gruppo Led nascondeva quindi solo l'intenzione di sondare il terreno in vista di un impegno più grande in termini di dotazioni eSport. Ecco qui l'interpello nella sua forma completa.

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9 Commenti
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phmk03 Maggio 2022, 11:38 #1

La solita "italianata" ...

Del tanto rumore per nulla ...
Jova1803 Maggio 2022, 13:24 #2
Sarò stato in una dozzina di sale lan e tutti avevano ovviamente le versioni normali, è qualcosa all’ordine del giorno e normale per noi ma burocraticamente romperanno il ….
fabius2103 Maggio 2022, 14:04 #3
Alla fine era come dicevo io, alcune hanno utilizzato l'inquadratura come sale da gioco, quando invece alla fine dei conti tu affitti un pc.
alebrescia03 Maggio 2022, 14:24 #4
Fin da subito non mi ha convinto tutto il siparietto che si è creato, con youtuber &co indignati.... Spiace per i ragazzi di ak... ma stica22i se ci sono delle leggi o delle norme da rispettare è giusto che vengano fatte rispettare.
fabius2103 Maggio 2022, 14:28 #5
Originariamente inviato da: alebrescia
Fin da subito non mi ha convinto tutto il siparietto che si è creato, con youtuber &co indignati.... Spiace per i ragazzi di ak... ma stica22i se ci sono delle leggi o delle norme da rispettare è giusto che vengano fatte rispettare.


Come ho scritto nell'altro thread, definire quel locale una sala giochi, è sminuire ciò che è.
The FoX03 Maggio 2022, 15:46 #6
in realtà il comunicato crea solo ancora più dubbi, perché non spiega quali autorizzazioni e/o certificazioni tali locali ed apparecchiature necessiterebbero per operare.
Quindi preparatevi che questo è solo il principio.
Perché se è vero che c'è un vuoto normativo... quando qua si norma non è mai per il meglio ma sempre per il peggio e per il vietare e reprimere.
Per fare un parallelismo, in USA tutto ciò che non è vietato è permesso.
Anche in mancanza di norme specifiche.
Da noi è l'opposto, tutto ciò che non è permesso con specifiche norme è vietato.
noc7703 Maggio 2022, 17:20 #7
La risposta dell'agenzia delle dogane suona strana anche a me...
Sicuramente le macchine non avevano installati giochi pirata perché sono le basi per giocare online, se no vieni messo fuori, quindi che spiegassero quali sono le fantomatiche autorizzazioni che mancavano?
Se alla fine sono andati lì a rompere e visto che non trovavano nulla si sono appellati ad una qualsiasi cosa burocratica per farli chiudere, non potevano tornare in ufficio facendo una figura barbina, che lo dicessero chiaramente... in italia purtroppo succede anche questo
piwi03 Maggio 2022, 18:11 #8
[QUOTE=noc77;47830057non potevano tornare in ufficio facendo una figura barbina[/QUOTE]

Non credo che interessi molto, ad un qualunque organo deputato alla sorveglianza, di tornare in ufficio "a mani vuote". C'è un esposto, si fa un controllo; se è tutto a posto, il controllore è ben contento di chiudere la pratica con un rapportino che attesta la negatività. Se non è tutto a posto, procede, ed il sanzionato ha vari strumenti per opporsi, anche in tribunale.
BulletHe@d04 Maggio 2022, 07:50 #9
la risposta dell'agenzia delle entrate mi suona come un "metto le mani avanti" in modo da non essere attaccato dai media sapendo quanto fra i giovani i videogiochi fanno presa, in realtà tutta la storia è una barzelletta perché alla fine si è dimostrato solo un tentativo di sondare cosa succederebbe nel limitare le sale da e-sport. Comunque spero che in tuta sta storia almeno vengano prese le misure per aggiornare le leggi esistenti per far esistere nella legalità le sale e-sport

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