Carmack: sorpreso dell'accordo con Facebook ma per Oculus era inevitabile

A sorpresa, John Carmack ha risposto a un post sul blog di Peter Berkman, espandendo il suo pensiero a proposito dell'acquisizione di Oculus VR da parte di Facebook.
di Rosario Grasso pubblicata il 31 Marzo 2014, alle 10:18 nel canale VideogamesIl CTO di Oculus VR, nonché una delle più acclamate leggende della storia dello sviluppo di videogiochi, è intervenuto, un po' a sorpresa, sul blog di Peter Berkman aggiungendo altre considerazioni rispetto a quelle che aveva scritto su Twitter nella scorsa settimana. Il topic, ovviamente, è ancora l'acquisizione di Oculus VR ad opera di Facebook.
Se in quell'occasione Carmack appariva più convinto dell'operazione portata a termine con Facebook, adesso sembra leggermente più titubante o, meglio, elabora più in profondità tutta la situazione. Per capire il suo post però bisogna partire da ciò che ha scritto Berkman, musicista e appassionato di tecnologia che evidentemente il genio che ha fondato id Software segue con costanza.
Dopo la notizia dell'acquisizione, la reazione istintiva di molti dei fan di Oculus Rift è stata quella di sentirsi in qualche modo traditi: una piccola società, creata praticamente attraverso il finanziamento del pubblico, infatti, veniva acquisita da un colosso del mondo della tecnologia moderna, entrando quindi a far parte di giochi di potere che non la riguardavano all'inizio.
Certo, non tutti i commenti sono negativi, anzi sembra che coloro che sono in qualche misura coinvolti nei progetti sulla realtà virtuale siano contenti dell'acquisizione. Michael Abrash, veterano di Valve, ad esempio, ha commentato così: "In due anni, una manciata di persone in due compagnie, delle quali nessuna veramente esperta nella realtà virtuale, è riuscita a ripescare la realtà virtuale dalla pattumiera tecnologica. Non è solo la piattaforma del futuro, ma anche la piattaforma definitiva. L'acquisizione di Facebook concretizzerà i piani di Oculus. Mi aspetto di impiegare il resto della mia carriera per perfezionare il più possibile la realtà virtuale".
Tornando a Berkman, nel suo post ha semplicemente scritto i motivi, giusti o sbagliati che siano, per essere scettici sull'acquisizione di Oculus VR da parte di Facebook. Berkman si preoccupa soprattutto di come Facebook potrebbe utilizzare i dati ottenuti tramite la tecnologia Oculus, magari inserendoli nel suo famoso calderone che attinge già a diverse reti, Whatsapp per esempio, oltre che lo stesso social network. Le tele-conferenze o il comportamento dei giocatori all'interno dei videogiochi, insomma, potrebbero essere dati preziosi per Facebook.
Insomma, Berkman è preoccupato che Facebook possa acquisire una posizione di monopolio assoluto nel panorama tecnologico. Vede l'acquisizione di Oculus come un "giorno di paga", pensando al consueto canovaccio che vede le startup ingrandirsi fino ad accettare un'acquisizione multimilionaria, o miliardaria in questo caso. Da notare, però, come questa regola non scritta non sia valsa per la stessa Facebook, visto che il gruppo di Zuckerberg ha rifiutato diverse offerte di acquisizione e oggi è diventato l'impero che tutti conoscono.
Carmack ha risposto proprio a questo blog, con alcune riflessioni su quanto scritto da Berkman, ammettendo che molte società sembrano esistere solo per essere acquisite. "All'inizio Oculus sembrava Valve, e sembrava poter riuscire a creare la realtà virtuale come Valve ha fatto con Steam. Questo è probabilmente ciò che tutti gli appassionati si sarebbero aspettati", sono le parole di Carmack.
Ma ha poi sottolineato come Valve non abbia avuto per anni dei veri rivali nello spazio in cui opera, e questo le ha consentito di avere il tempo per crescere e per innovare. "Per la realtà virtuale non sarà così", ha scritto ancora Carmack. "È un'esperienza troppo potente e capace di coinvolgere immediatamente. È inevitabile che i titani si interessino: quindi l'unica vera questione è perché scegliere uno di loro piuttosto che un altro?"
Quindi, per Carmack era inevitabile che Oculus VR venisse acquisita prima o poi da un grosso colosso del mondo della tecnologia. In realtà, questo pensiero emergeva anche dai precedenti Tweet, con Carmack che sembra riferirisi ai recenti problemi di produzione ai quali è andata incontro Oculus nell'ultimo periodo, che potrebbero essere superati grazie alla liquidità di Facebook.
Ha poi rivelato di non essere stato coinvolto in nessuna parte della trattativa, ma di aver parlato con Mark Zuckerberg. "Ho parlato di tecnologia on Mark Zuckerberg per un intero pomeriggio, e la settimana successiva ho scoperto che aveva comprato Oculus", scrive Carmack.
Si dice poi preoccupato del data mining, anche se questo problema non costituisce il suo principale assillo al momento. "Non mi sento defraudato dal data mining, lo considero alla stregua di certe strategie di Amazon quando registra le mie preferenze e mi propone prodotti simili".
10 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoORA!!!
Mah, probabilmente qualcuno avrà detto la stessa cosa quando i VG iniziarono a diffondersi...
Personalmente lo trovo interessante, anche se:
- gli attuali visori mi sembrano scomodi - dopo un po' il peso si fa sentire;
- le periferiche di interazione dovranno essere completamente ripensate.
Di strada ce n'è ancora un po', anche se i finanziamenti di facebook sicuramente aiuteranno ad accelerare il processo...
a meno che voi due non siate così amici da perdere abitualmente pomeriggi vari a parlare insieme*, magari 1+1 ti vien da farlo no, John?
comunque tranquillo, ora avrete modo di parlare più spesso
ciao ciao
*[SIZE="1"](anche)[/SIZE] dei rispettivi lavori
Praticamente sono diventati soci di oculus (passatemi la semplificazione) ma senza i benefici di essere davvero soci.
Quindi : ti do 10, tu mi ringrazi, grazie a me TI VENDI per 99999 e io non prendo nulla ? Ma vaff..
Se fossero onesti, dovrebbero prendere qualche milione di euro (= spiccioli, vista la transazione) e qualche azioncina e REMUNERARE in quota parte chi ha investito su di loro quando ancora erano merdine con una idea amorfa.
Vergogna ! (si...di Lunedi' sono polemico...)
TheMac
Quel che è sicuro è che la ferita, a torto o a ragione, rimarrà aperta a lungo: possiamo solo augurarci, anche solo come semplici "spettatori", che la prima versione commerciale di Oculus sia effettivamente un ottimo prodotto gaming - anche solo grazie ai "danè" di FB
Praticamente sono diventati soci di oculus (passatemi la semplificazione) ma senza i benefici di essere davvero soci.
Quindi : ti do 10, tu mi ringrazi, grazie a me TI VENDI per 99999 e io non prendo nulla ? Ma vaff..
Se fossero onesti, dovrebbero prendere qualche milione di euro (= spiccioli, vista la transazione) e qualche azioncina e REMUNERARE in quota parte chi ha investito su di loro quando ancora erano merdine con una idea amorfa.
Vergogna ! (si...di Lunedi' sono polemico...)
TheMac
Che commento senza senso. Scusa, ma sul kickstarter c'era forse scritto che ti vendevano azioni della compagnia?
Kickstarter prometteva lo sviluppo e la consegna di kit di sviluppo per elmetti VR, cosa che c'é stata. Punto.
Anzi, ringrazia che dopo aver assolto ai propri impegni tirano dritto e producono il dk2 e la versione consumer - é grazie a loro se la realtá virtuale raggiungerá le nostre case prima invece che dopo.
No, i sostenitori iniziali non sono diventati soci, e non vedo proprio come, moralmente o anche solo logicamente, chi ha partecipato al crowdfunding sia in credito con Oculus; per come funziona Kickstarter, non gli dovrebbero niente nemmeno se non fossero riusciti a consegnare il devkit1, fintanto che ci abbiano provato.
Hanno costruito un'azienda che funziona, e i 2M$ di soldi inizialmente ricevuti sono peraltro spiccioli a confronto con i round di investimento ricevuti dopo - stiamo parlando di oltre 75M$, questi si che saranno stati forniti dietro promessa di una partecipazione nei futuri proventi della compagnia - é capitalismo, baby, e senza di esso oggi non avremmo nemmeno le fondamenta della tecnologia sulle cui spalle sono stati realizzati i componenti che un domani ci permeterrano di godere della realtá virtuale.
Organizzare la produzione di massa e la consegna di 60.000 kit di sviluppo ad alta tecnologia progettati e prototipati in sede e costruiti in Cina richiede un sacco di soldi, tempo, passione - non é stato certo con gli spiccoli iniziali del Kickstarter che si sono potuti permettere di stipendiare Carmack e l'altro giorno Abrash..!
Organizzare la produzione di massa e la consegna di 60.000 kit di sviluppo ad alta tecnologia progettati e prototipati in sede e costruiti in Cina richiede un sacco di soldi, tempo, passione - non é stato certo con gli spiccoli iniziali del Kickstarter che si sono potuti permettere di stipendiare Carmack e l'altro giorno Abrash..!
15 minuti di applausi.
CIAWA
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".