Assassin's Creed e le polemiche su Yasuke: il direttore del franchise definisce Elon Musk 'triste'
Marc-Alexis Côté, il direttore di Assassin's Creed, è intervenuto sul commento di Elon Musk in merito all'inserimento di un samurai africano nel prossimo capitolo della serie. Côté è stato piuttosto critico e ha spiegato che tutto risulterà chiaro nella prima sequenza di gioco.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 15 Giugno 2024, alle 09:01 nel canale VideogamesUbisoftAssassin's Creed
61 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl fatto è che, verosimilmente, il "potrebbe essere" è in realtà un "no" al 99%, a meno che non si abbia un forte bias sulla questione (razzisti ovunque, visione romantica di certe cose, ecc...) o che si abbia una concezione molto riduttiva del concetto di samurai che, come ho già scritto, non era un semplice spadaccino.
La dimostrazione che i razzisti nostrani dei "jappi" non sanno una fava.
http://www.iiclo.or.jp/100books/194.../frame050-e.htm
Cioè una fiaba per bambini è una fonte attendibile?
\Ma tu non hai ancora capito che io sto parlando di razzismo e non di storiografia?
I videogiochi devono tornare ad essere arte, divertimento puro e contenuti concreti. E' ora di finirla con l'attivismo woke e LGBT, stanno esagerando e ci hanno rotto i maroni. Musk - personaggio che io non ho mai amato - questa volta ha ragione.
Ho giocato sia a Baldur’s Gate 3 che Alan Wake 2.
Ho trovato la gestione delle tematiche sessuali e la caratterizzazione dei personaggi su Baldur’s Gate 3 sempre ben contestualizzati, intergrati e funzionali alla trama, molto riuscito da questo punto di vista il personaggio di Astarion.
Alan Wake 2 al contrario è fortemente influenzato (direi quasi corrotto) dalle più becere tematiche Woke e il DEI più tossico che è possibile immaginare.
La direzione dell’azienda Sweet Baby Inc. è fortemente presente e lo dimostra anzitutto con la scelta della co-protagonista, cambiata rispetto all’attrice presente nel trailer per AW2 all’interno di Quantum Break, la caratterizzazione debole di Alan Wake (che sembra quasi annullare ogni progressione compiuta nel primo AW), i testi trovati all’interno dei cestini del pranzo (quelli dei power-up per intenderci) raccolti da Saga, l’ambiguità sull’identità sessuale e di genere del figlio/a di Saga e la frase infelice che la stessa dice verso la fine del gioco mentre si trova all’interno del “Mind Place”. Ci sarebbe anche il discorso della popolazione di Bright Fall ma quello magari è più opinabile in quanto da un lato per una comunità rurale come è l’ambientazione del gioco stona trovare questa grande “eterogeneità” ma dall’altro bisognerebbe tenere conto che negli ultimi anni la popolazione americana si è molto “mischiata” quindi non mi esprimo su quel punto.
Detto questo, l’integrazione di queste tematiche è un problema? Ovviamente no ma tale integrazione deve essere contestualizzata e funzionale alla trama e la caratterizzazione dei personaggi, non basta assolutamente mettere queste tematiche come token solo per prendere “punti sociali” o questione di marketing se no poi è naturale che le persone si sentano prese in giro
Il razzismo e la xenofobia quando si parla di Giappone sono argomenti che vanno affrontati in un modo un po' diverso rispetto a come si farebbe per l'Occidente, oltre al fatto che sarebbe alquanto facile generalizzare, visto che si possono trovare argomenti a sostegno di qualsiasi cosa e del suo contrario.
No, tu dici che è razzista (!!) ritenere verosimile che Yasuke non sia affatto stato un samurai basandoci su quello che sappiamo della società giapponese del tempo (ed in assenza di fonti comprovate che ne attestino la reale "invesititura" a quel ruolo), mentre ti scrivi la storia a tuo piacimento perché VUOI che sia stato un samurai solo per fare uno sgarbo ai "razzisti". E, fra le due cose, è molto peggio raccontare la storia come si vorrebbe che fosse stata (e pretendere che sia stata così, piuttosto che fare ipotesi su personaggi/eventi poco conosciuti (e su cui si hanno poche fonti) basandosi su come era la società in cui tali eventi/personaggi sono accaduti/vissuti, modo di pensare che è tutto fuorché razzista
Che poi, chi non vuole davvero un samurai nero, mica è detto che sia perché è razzista... il 100% delle persone che si lamentano di queste cose, ce l'hanno e anche giustamente con i neo-nazisti del pensiero unico wokista, mica con il personaggio in se.
Infatti sono termini che si sono inflazionati tantissimo, se un valore ancora ce l'hanno, visto che ormai vengono comunemente utilizzati per il cosiddetto "avvelenamento del pozzo".
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