Arriva l'Humble Store, e limita le donazioni in beneficenza
Il nuovo negozio online è più simile ai tradizionali Steam e Origin, e impone un massimo del 10% sui ricavi per le donazioni in beneficenza.
di Rosario Grasso pubblicata il 12 Novembre 2013, alle 15:01 nel canale VideogamesSteam
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCerto, la possibilità di pagare pochissimo era l'attrattiva principale, però se ti vai a leggere i commenti alle varie news su questo argomento noterai moltissimi che elogiano il fatto che puoi dare tutti i soldi in beneficenza e che arrivano ad aggredire verbalmente, a volte anche a ragione, chi da pochi spiccioli proprio perché è considerato da stronzi "approfittarsi" quando c'è di mezzo la beneficenza.
Quindi il fatto che i soldi vadano in beneficenza è un gradissimo ritorno d'immagine ed infatti è indicato nella presentazione scritto bello in evidenza subito dopo il "pagare quanto vuoi" e prima di dirti quanti giochi ottieni, non è roba da sottovalutare ("pay what you want and help charity", ecco perché non trovo coretto quello che stanno facendo con questo store.
Probabilmente è vero anche questo, però la distribuzione dei profitti rimane totalmente diversa da quella che mi aspettavo da un'iniziativa come questa.
Francamente il minimo sarebbe stato che la percentuale che si intascavano e quella devoluta fossero equivalenti, non che fosse l'ultima ruota del carro, giusto per poter continuare a dire di aiutare la carità.
Insomma, di rischi non so quanti se ne siano assunti, sicuramente hanno avuto una buona e (fino ad ora) lodevole idea, però di tasca propria non credo abbiano rischiato chissà che visto che sono solo un tramite, avranno certamente dei costi di gestione che però penso sarebbero ampiamente coperti con un 5% di trattenuta, che gli lascerebbe anche un buon margine di guadagno per ripagarsi dell'impegno, mentre trattenerne il 15% (cioè il 50% in più della parte data in beneficenza), che è molto di più della suddivisione standard di uno dei loro bundle tra l'altro, lo trovo un modo per guadagnarci e basta, e dopo aver fatto passare per mesi l'idea di aver messo su tutta la baracca per aiutare le opere di beneficenza sta svolta capitalistica la trovo parecchio in controtendenza e da parte mia deprecabile.
. Si, probabilmente hai ragione, perché non me lo spieghi tu?
Cioè, non sai quanto abbiano investito, non sai quanto gli costi mantenere la struttura, non hai nemmeno la minima idea sui tipici margini (il 5% è una cifra tipicamente ridicola già come margine, figurati se gli devi sottrarre i costi) eppure "pensi" che ci guadagnino "troppo".
Meglio ancora, perché non prendi un vocabolario e vedi cosa dice? Poi lo confronti con quello che tu reputi "non onesto".
Non ci capiamo, anzi no, sei tu a non capire e non so se lo fai di proposito o se davvero non ci arrivi, ma un sospetto ce l'ho.......
Allora, primo, io ho spiegato il perché delle mie ragioni, tu invece non fai altro che quotare piccoli pezzetti dei miei interventi cercando di ridicolizzarli (ignorando tutto il resto), peccato che l'unica cosa in cui riesci è ridicolizzare te stesso dimostrando tutta la tua ignoranza e ottusità.
Secondo, ti posso assicurare che da quello che stai dimostrando qui, anche in coma la mia profondità di pensiero sarebbe migliore di quanto tu riesca a fare nei tuoi momenti di massima grazia.
Fallo tu, così provi un'esperienza nuova .
Occhio però a non andare a leggere le definizioni di alcuni vocaboli "poco lusinghieri", potresti trovare tra gli esempi una riproduzione dei tuoi lineamenti facciali........
Io credo che mettere in piedi una piattaforma che permetta di raccogliere, in una settimana, 1.27 M$ attraverso 138,813 transazioni non sia uno scherzo (sono i dati del primo HB: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Humble_Bundles)
È stato un grosso successo, ma non era affatto scontato. Erano giochi indie, quindi con un richiamo relativamente debole, offerti senza DRM e a prezzo potenzialmente nullo, cioè senza nessuna garanzia né per gli sviluppatori né per chi gestiva la piattaforma. Inoltre non ho idea di come ci si possa muovere per ottenere chiavi per Steam e Desura (adesso c'è un minimo di 1 $, all'inizio non c'era).
Sono perfettamente d'accordo con giuliop: non conosciamo l'entità di costi ed investimenti, ma un margine del 15% è assolutamente bassissimo.
In ogni caso non vedo lo scandalo: è scritto in evidenza che "10% of proceeds go to charity". Beneficenza se ne può fare comunque tramite altri canali e se l'offerta non piace si compra da qualche altra parte. Stiamo parlando di videogiochi, non di medicine.
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