Arriva l'Humble Store, e limita le donazioni in beneficenza

Arriva l'Humble Store, e limita le donazioni in beneficenza

Il nuovo negozio online è più simile ai tradizionali Steam e Origin, e impone un massimo del 10% sui ricavi per le donazioni in beneficenza.

di pubblicata il , alle 15:01 nel canale Videogames
Steam
 
14 Commenti
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Giachi613 Novembre 2013, 16:18 #11
Originariamente inviato da: Framba
Io direi che si son fatti un nome soprattutto grazie al fatto che ti lasciavano decidere quanto pagare. La beneficenza l'ho sempre ritenuta un in più, molto onorevole, ma in secondo piano rispetto al fatto che i giochi fossero quasi sempre senza DRM e soprattutto multipiattaforma.


Certo, la possibilità di pagare pochissimo era l'attrattiva principale, però se ti vai a leggere i commenti alle varie news su questo argomento noterai moltissimi che elogiano il fatto che puoi dare tutti i soldi in beneficenza e che arrivano ad aggredire verbalmente, a volte anche a ragione, chi da pochi spiccioli proprio perché è considerato da stronzi "approfittarsi" quando c'è di mezzo la beneficenza.
Quindi il fatto che i soldi vadano in beneficenza è un gradissimo ritorno d'immagine ed infatti è indicato nella presentazione scritto bello in evidenza subito dopo il "pagare quanto vuoi" e prima di dirti quanti giochi ottieni, non è roba da sottovalutare ("pay what you want and help charity", ecco perché non trovo coretto quello che stanno facendo con questo store.


Originariamente inviato da: Framba
Gli accordi che riescono a fare con gli sviluppatori in caso di bundle limitati nel tempo (come le promo che durano un giorno o una settimana e che generano un bel passaparola, portando molta visibilità in pochissimo tempo) sono sicuramente diversi quelli che possono ottenere come store più tradizionale.


Probabilmente è vero anche questo, però la distribuzione dei profitti rimane totalmente diversa da quella che mi aspettavo da un'iniziativa come questa.
Francamente il minimo sarebbe stato che la percentuale che si intascavano e quella devoluta fossero equivalenti, non che fosse l'ultima ruota del carro, giusto per poter continuare a dire di aiutare la carità.


Originariamente inviato da: Framba
Senza contare che, almeno per ora, stanno continuando con i bundle. Secondo me fanno bene a cercare di capitalizzare il nome, hanno sicuramente fatto investimenti e assunto rischi ed è giusto che ne traggano un profitto. Se poi i prezzi o le modalità di vendita non dovessero convincere peggio per loro: significherebbe solo perdere clienti e rovinarsi il nome.


Insomma, di rischi non so quanti se ne siano assunti, sicuramente hanno avuto una buona e (fino ad ora) lodevole idea, però di tasca propria non credo abbiano rischiato chissà che visto che sono solo un tramite, avranno certamente dei costi di gestione che però penso sarebbero ampiamente coperti con un 5% di trattenuta, che gli lascerebbe anche un buon margine di guadagno per ripagarsi dell'impegno, mentre trattenerne il 15% (cioè il 50% in più della parte data in beneficenza), che è molto di più della suddivisione standard di uno dei loro bundle tra l'altro, lo trovo un modo per guadagnarci e basta, e dopo aver fatto passare per mesi l'idea di aver messo su tutta la baracca per aiutare le opere di beneficenza sta svolta capitalistica la trovo parecchio in controtendenza e da parte mia deprecabile.



Originariamente inviato da: giuliop
Questo perché non hai idea di cosa voglia dire "onesto".


. Si, probabilmente hai ragione, perché non me lo spieghi tu?
giuliop13 Novembre 2013, 17:19 #12
Originariamente inviato da: Giachi6
Insomma, di rischi non so quanti se ne siano assunti [...] avranno certamente dei costi di gestione che però penso sarebbero ampiamente coperti con un 5% di trattenuta, che gli lascerebbe anche un buon margine di guadagno per ripagarsi dell'impegno


Cioè, non sai quanto abbiano investito, non sai quanto gli costi mantenere la struttura, non hai nemmeno la minima idea sui tipici margini (il 5% è una cifra tipicamente ridicola già come margine, figurati se gli devi sottrarre i costi) eppure "pensi" che ci guadagnino "troppo".

Originariamente inviato da: Giachi6
. Si, probabilmente hai ragione, perché non me lo spieghi tu?


Meglio ancora, perché non prendi un vocabolario e vedi cosa dice? Poi lo confronti con quello che tu reputi "non onesto".
Giachi613 Novembre 2013, 18:46 #13
Originariamente inviato da: giuliop
Cioè, non sai quanto abbiano investito, non sai quanto gli costi mantenere la struttura, non hai nemmeno la minima idea sui tipici margini (il 5% è una cifra tipicamente ridicola già come margine, figurati se gli devi sottrarre i costi) eppure "pensi" che ci guadagnino "troppo".


Non ci capiamo, anzi no, sei tu a non capire e non so se lo fai di proposito o se davvero non ci arrivi, ma un sospetto ce l'ho.......
Allora, primo, io ho spiegato il perché delle mie ragioni, tu invece non fai altro che quotare piccoli pezzetti dei miei interventi cercando di ridicolizzarli (ignorando tutto il resto), peccato che l'unica cosa in cui riesci è ridicolizzare te stesso dimostrando tutta la tua ignoranza e ottusità.
Secondo, ti posso assicurare che da quello che stai dimostrando qui, anche in coma la mia profondità di pensiero sarebbe migliore di quanto tu riesca a fare nei tuoi momenti di massima grazia.


Originariamente inviato da: giuliop
Meglio ancora, perché non prendi un vocabolario e vedi cosa dice? Poi lo confronti con quello che tu reputi "non onesto".


Fallo tu, così provi un'esperienza nuova .
Occhio però a non andare a leggere le definizioni di alcuni vocaboli "poco lusinghieri", potresti trovare tra gli esempi una riproduzione dei tuoi lineamenti facciali........
Framba14 Novembre 2013, 11:47 #14
Il motto, inizialmente, era "Pay what you want, DRM Free, cross-platform, Helps charity." Ora, spesso, vengono meno il secondo e il terzo requisito (a me dispiace, per qualcun altro può essere indifferente), e per questo la beneficenza è passata al secondo posto.

Io credo che mettere in piedi una piattaforma che permetta di raccogliere, in una settimana, 1.27 M$ attraverso 138,813 transazioni non sia uno scherzo (sono i dati del primo HB: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Humble_Bundles)
È stato un grosso successo, ma non era affatto scontato. Erano giochi indie, quindi con un richiamo relativamente debole, offerti senza DRM e a prezzo potenzialmente nullo, cioè senza nessuna garanzia né per gli sviluppatori né per chi gestiva la piattaforma. Inoltre non ho idea di come ci si possa muovere per ottenere chiavi per Steam e Desura (adesso c'è un minimo di 1 $, all'inizio non c'era).

Sono perfettamente d'accordo con giuliop: non conosciamo l'entità di costi ed investimenti, ma un margine del 15% è assolutamente bassissimo.

In ogni caso non vedo lo scandalo: è scritto in evidenza che "10% of proceeds go to charity". Beneficenza se ne può fare comunque tramite altri canali e se l'offerta non piace si compra da qualche altra parte. Stiamo parlando di videogiochi, non di medicine.

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