Activision si oppone al divieto di importazione di Xbox 360 negli Usa

Activision si oppone al divieto di importazione di Xbox 360 negli Usa

Continua la battaglia legale tra Motorola e Microsoft, accusata di aver infranto alcuni brevetti a proposito delle comunicazioni wireless e della trasmissione di video.

di pubblicata il , alle 14:20 nel canale Videogames
MotorolaMicrosoftXboxActivision
 

Activision Blizzard, come altri produttori di videogiochi, al fianco di Microsoft nella battaglia legale contro Motorola. Insieme a Cisco e a IBM, infatti, il colosso della produzione dei videogiochi sostiene che ci sarebbe un grosso danno commerciale in caso di divieto all'importazione delle console della famiglia Xbox 360 negli Stati Uniti, nazione in cui Microsoft vende il maggior numero di unità.

Motorola, che recentemente è stata acquisita da Google, sostiene che Xbox 360 infrange cinque brevetti riguardanti la sicurezza nelle comunicazioni wireless e la trasmissione di contenuti video, come abbiamo visto nel dettaglio in questa news.

Activision Blizzard ha inoltrato una richiesta diretta alla International Trade Commission (Ict) degli Stati Uniti presentandosi come "uno dei principali produttori di videogiochi negli Stati Uniti" e sostenendo di "avere speso e di essere intenzionata a spendere ingenti risorse per lo sviluppo di videogiochi e accessori indirizzati specificamente alle console di gioco Microsoft Xbox".

L'Ict rivedrà tutte le sentenze dei tribunali ed emetterà un giudizio definitivo sulle importazioni di Xbox negli Usa il prossimo 23 agosto.

19 Commenti
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alexdal12 Giugno 2012, 14:45 #1
Google mi sembra il diavolo o peggio. Vuole il monopolio del mondo
Sasuke@8112 Giugno 2012, 14:55 #2
ma adesso se ne accorgono???
la xbox ha 6 anni di vita
cmq in usa si stanno scannando mica male, apple vs google(samsung) poi google vs microsoft ecc.
mi sa che il sistema brevetti americano sta facendo più danni che altro
calabar12 Giugno 2012, 15:17 #3
Premesso che la notizia non è la battaglia legale per l'esclusione di xbox (nota da tempo) ma l'appoggio a MS delle case produttrici di videogiochi (ovvio... non sarebbero molto contente di vedersi portare via parte del loro mercato), direi che si tratta semplicemente di uno strascico del contenzioso che Microsoft ha aperto verso Android andando a chiedere soldi ai produttori dei dispositivi, tra cui Motorola.

Motorola non ha alcun interesse a bloccare la XBox in USA, semplicemente vuole avere qualcosa di peso nella battaglia dei brevetti che possa valere da contraltare nei confronti della richiesta di microsoft.

Tenendo conto che ora c'è dietro anche Google (ricordiamo che ha acquistato Motorola proprio per il suo portafoglio brevetti), non escluderei che l'intento possa essere proprio quello di far desistere MS dal "tassare" i produttori di telefoni Android.
Portocala12 Giugno 2012, 16:01 #4
Ma le Xbox non le fanno negli Stati Uniti? Di che importazione parlano?
Marci12 Giugno 2012, 16:07 #5
Originariamente inviato da: Portocala
Ma le Xbox non le fanno negli Stati Uniti? Di che importazione parlano?


Conosci qualche prodotto elettronio fabbricato negli USA? Saranno fatte in Cina
Spectrum7glr12 Giugno 2012, 18:31 #6
Originariamente inviato da: Sasuke@81
ma adesso se ne accorgono???
la xbox ha 6 anni di vita
cmq in usa si stanno scannando mica male, apple vs google(samsung) poi google vs microsoft ecc.
mi sa che il sistema brevetti americano sta facendo più danni che altro


nello specifico caso la situazione è differente rispetto al "ti chiedo dei soldi (royalties)".

Per spiegare in parole semplici quello che da altre parti viene più diffusamente elaborato qui abbiamo degli standard che sono diventati tali dietro l'impegno di Motorola a concedere a chiunque di poterli utilizzare (dietro pagamento di royalties ovviamente)...in pratica a suo tempo Motorola aveva accettato di concedere dietro pagamento di royalties l'utilizzo di brevetti e su questa promessa questi brevetti sono diventati parte di standard che poi sono stati accettati dall'industria (che GIA' paga royalties). Adesso Motorola vorrebbe cambiare le carte in tavola e dire "no, non voglio i vostri soldi, voglio che voi smettiate di vendere il prodotto X negli USA". In pratica prima ha beneficiato del fatto che un suo brevetto fosse integrato in standard internazionali e poi (quando ormai l'industria ha accettato lo standard) ha deciso che i soldi non gli interessano più e che non vuole che Tizio (in questo caso MS) importi X negli USA.

Insomma è situazione diversa da quella che vede MS chiedere a Motorola di versargli delle royalties: in quest'ultimo caso infatti Motorola si rifiuta di pagare le royalties per l'utilizzo di brevetti che di per sè non sono intergati in nessuno standard riconosciuto mentre nel caso in discussione c'è la situazione opposta e cioè Motorola non vuole più le royalties (fair and resoanable in gergo in quanto concesse secondo schemi che hanno permesso al brevetto di essere integrato in uno standard) e vuole bloccare l'importazione di un prodotto che ne fa uso.

In altri termini gli standard non avrebbero integrato il brevetto di Motorola se Motorola a suo tempo non si fosse impegnata a concederne l'utilizzo dietro pagamento di royalties (evidentemente "fair and reasonable" in quanto è di tutta evidenza che anche motorola avrebbe avuto da gudagnare dalla circostanza che questi brevetti fossero inclusi in standard ad ampia diffusione) e adesso Motorola pretende di levare le "fondamenta" da uno standard per uno specifico produttore.
Non si è mossa solo Activision sulla specifica querelle comunque ed è per altro solo l'ultima in ordine di tempo ad aver voluto dire la propria sul blocco delle importazioni che Motorola vorrebbe imporre nel caso di speci: prima di Activision sulla stessa questione si sono mosse IBM, Cisco, Intel,HP,Nokia, la Federal Trade Commission e da ultimo AT&T...il punto che tutte queste aziende( più la FTC) contestano è che se si comincia a fare la guerra anche sui brevetti per i quali c'è stato un accordo preventivo affinchè le royalties fossero "reasonable, and non-discriminatory" (RAND in gergo) non si finisce più (ad esempio Dio solo sa quante cose di questo tipo sono in mano ad MS ed IBM)...
BLACK-SHEEP7712 Giugno 2012, 19:31 #7
scommetto 100€ che se google si buttasse nel mondo delle console nell'arco di un paio di anni dominerebbe il mercato videoludico sarei il primo a comprare una console google
coschizza12 Giugno 2012, 22:10 #8
Originariamente inviato da: BLACK-SHEEP77
scommetto 100€ che se google si buttasse nel mondo delle console nell'arco di un paio di anni dominerebbe il mercato videoludico sarei il primo a comprare una console google


hai appena buttato 100€ e non perche lo dico io ma perche hai detto una cosa impossibile, per entrare in un mercato come quello gia stra saturo dove google non esiste ci voglioni anni se non decenni come nel caso della MS che si è imposta sul mercato ma sono passati oltre 10 anni e investimenti da capogiro.
Hikaro12 Giugno 2012, 22:17 #9
Originariamente inviato da: coschizza
hai appena buttato 100€ e non perche lo dico io ma perche hai detto una cosa impossibile, per entrare in un mercato come quello gia stra saturo dove google non esiste ci voglioni anni se non decenni come nel caso della MS che si è imposta sul mercato ma sono passati oltre 10 anni e investimenti da capogiro.


Non sono completamente d'accordo con te. Certo che con una console da tavolo sarebbe più complicato per i motivi da te citati, ma una console portatile con sistema android based e qualche succulenta esclusiva potrebbe far decollare il tutto più facilmente... e più in fretta!
maumau13812 Giugno 2012, 22:34 #10
Originariamente inviato da: Spectrum7glr
nello specifico caso la situazione è differente rispetto al "ti chiedo dei soldi (royalties)".

Per spiegare in parole semplici quello che da altre parti viene più diffusamente elaborato qui abbiamo degli standard che sono diventati tali dietro l'impegno di Motorola a concedere a chiunque di poterli utilizzare (dietro pagamento di royalties ovviamente)...in pratica a suo tempo Motorola aveva accettato di concedere dietro pagamento di royalties l'utilizzo di brevetti e su questa promessa questi brevetti sono diventati parte di standard che poi sono stati accettati dall'industria (che GIA' paga royalties). Adesso Motorola vorrebbe cambiare le carte in tavola e dire "no, non voglio i vostri soldi, voglio che voi smettiate di vendere il prodotto X negli USA". In pratica prima ha beneficiato del fatto che un suo brevetto fosse integrato in standard internazionali e poi (quando ormai l'industria ha accettato lo standard) ha deciso che i soldi non gli interessano più e che non vuole che Tizio (in questo caso MS) importi X negli USA.

Insomma è situazione diversa da quella che vede MS chiedere a Motorola di versargli delle royalties: in quest'ultimo caso infatti Motorola si rifiuta di pagare le royalties per l'utilizzo di brevetti che di per sè non sono intergati in nessuno standard riconosciuto mentre nel caso in discussione c'è la situazione opposta e cioè Motorola non vuole più le royalties (fair and resoanable in gergo in quanto concesse secondo schemi che hanno permesso al brevetto di essere integrato in uno standard) e vuole bloccare l'importazione di un prodotto che ne fa uso.

In altri termini gli standard non avrebbero integrato il brevetto di Motorola se Motorola a suo tempo non si fosse impegnata a concederne l'utilizzo dietro pagamento di royalties (evidentemente "fair and reasonable" in quanto è di tutta evidenza che anche motorola avrebbe avuto da gudagnare dalla circostanza che questi brevetti fossero inclusi in standard ad ampia diffusione) e adesso Motorola pretende di levare le "fondamenta" da uno standard per uno specifico produttore.
Non si è mossa solo Activision sulla specifica querelle comunque ed è per altro solo l'ultima in ordine di tempo ad aver voluto dire la propria sul blocco delle importazioni che Motorola vorrebbe imporre nel caso di speci: prima di Activision sulla stessa questione si sono mosse IBM, Cisco, Intel,HP,Nokia, la Federal Trade Commission e da ultimo AT&T...il punto che tutte queste aziende( più la FTC) contestano è che se si comincia a fare la guerra anche sui brevetti per i quali c'è stato un accordo preventivo affinchè le royalties fossero "reasonable, and non-discriminatory" (RAND in gergo) non si finisce più (ad esempio Dio solo sa quante cose di questo tipo sono in mano ad MS ed IBM)...


Ma anche no, se MS avesse un accordo per le royalties allora non ci sarebbe storia. In questo caso Motorola asserisce che MS abbia usato i suoi brevetti senza pagare niente, cosa ben diversa. La richiesta di stop alla commercializzazione è inoltre un passo quasi obbligato nelle guerre di brevetti, ed è solamente un passo intermedio nel processo il cui fine è scucire un botto di soldi (e ottenere il riconoscimento delle royalties) all'avversario.

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