Back 4 Blood: incontro ravvicinato con l'erede spirituale di Left 4 Dead
Dopo aver dato i natali alla serie Left 4 Dead, Turtle Rock Studios realizza un nuovo sparatutto co-op a tema zombi. Ecco Back 4 Blood, ambizioso shooter post-apocalittico in arrivo su console e PC: lo abbiamo provato in versione Open Beta, restando colpiti dalla qualità del gameplay - di stampo più o meno tradizionale - e dall'ottimizzazione tecnica.
di Pasquale Fusco pubblicato il 23 Agosto 2021 nel canale VideogamesWarner Bros.
Presentato in occasione dei The Game Awards 2020, Back 4 Blood ha mostrato sin da subito la sua vera natura. Il nuovo gioco prodotto da Warner Bros. Interactive Entertainment è uno sparatutto co-op per quattro giocatori, un'esperienza coinvolgente e viscerale che strizza l'occhio al mai troppo lodato Left 4 Dead. Non è un caso che dietro questo first-person shooter si celi proprio Turtle Rock Studios, ex Valve South e, dunque, autori originali del celebre survival.
Back 4 Blood vuole riesumare il glorioso passato degli sparatutto cooperativi proponendo una solidissima formula di gioco e qualche gradita novità di natura ruolistica. Abbiamo avuto la possibilità di provarlo in anteprima in vista del lancio previsto per il prossimo ottobre su console e PC. Le prime impressioni sono estremamente positive: ci troviamo davanti a quello che, con ogni probabilità, sarebbe potuto essere il capitolo conclusivo della trilogia di Left 4 Dead.
In 4 contro l'apocalisse: un assaggio della campagna PvE
Un virus di probabile origine aliena ha messo in ginocchio l'umanità: il parassita ha contagiato la maggior parte delle persone trasformandole in mostruose creature affamate di carne umana. Come si può notare, il background narrativo di Back 4 Blood non si discosta molto dai classici racconti post-apocalittici e, almeno durante la prova della campagna PvE, non offre memorabili colpi di scena. Dove stupisce, tuttavia, è nella resa scenografica degli scontri con i non-morti, una vera e propria discesa agli inferi: i superstiti dovranno farsi strada tra le orde di zombi nel tentativo di completare l'obiettivo designato e, alla fine, raggiungere il rifugio più vicino.
Prima di catapultarsi nelle battaglie con gli Infestati, i giocatori partiranno da un campo d'addestramento che funge da hub di gioco. In quest'area dalle dimensioni piuttosto generose è possibile organizzare il proprio inventario, gestire i vari potenziamenti messi a disposizione e acquistare perk aggiuntivi e oggetti cosmetici con i punti accumulati nelle partite. Potrebbe essere inoltre una buona occasione per familiarizzare con gli NPC e "godersi" il doppiaggio italiano realizzato per Back 4 Blood - di buona fattura, tutto sommato.
Tornando a parlare della campagna, nella versione di prova abbiamo potuto giocare l'Atto 1 dell'avventura confezionata da Turtle Rock. Per portare a termine tutte le otto missioni che compongono il primo atto abbiamo a disposizione tre tentativi: in parole povere, se i quattro giocatori (umani e/o bot) dovessero morire tre volte, questi non avranno altre chance per completare la partita e, a quel punto, occorrerà ripartire dalla prima missione. Abbiamo scoperto questa peculiare meccanica a nostre spese, tuffandoci nella mischia senza curarci degli alleati e sprecando, così, il nostro ultimo tentativo.
La curva di difficoltà di Back 4 Blood è molto equilibrata, ma il gioco punisce spesso e volentieri i giocatori che peccano di egoismo. È dunque fondamentale collaborare - e, possibilmente, comunicare - con i propri compagni, pianificando i movimenti nelle labirintiche arene della campagna e, cosa essenziale, evitando di allontanarsi dal gruppo. Altrettanto importante è la gestione delle risorse: può capitare di restare a corto di munizioni, soprattutto se si sparerà all'impazzata, così come si rischia di finire a un passo dalla morte in assenza di kit medici.
È fondamentale precisare che Back 4 Blood offre tre diversi livelli di sfida: Superstite, Veterano e Incubo. Le tre difficoltà si differenziano per determinate variabili, partendo dalla quantità di salute e munizioni e dalla resistenza di cui sono dotati i personaggi giocabili fino ad arrivare al numero di tentativi disponibili. Si passa inoltre per il fuoco amico, del tutto assente dal primo livello di difficoltà e presente, invece, in Veterano: colpendo inavvertitamente un compagno gli infliggeremo il 35% dei danni; questo "malus" sale al 60% in Incubo, modalità che riduce a 2 il numero di tentativi e che incrementa sensibilmente salute e danni degli Infestati.
Sul fronte del gameplay, Back 4 Blood richiama non poco il suddetto Left 4 Dead, in particolare quando si osservano le fasi di shooting. Ciononostante, il nuovo gioco di Turtle Rock vanta una giocabilità più dinamica e, per certi versi, moderna: banalmente, la sola presenza del mirino meccanico rende questo titolo ancora più appetibile per i fan degli sparatutto in prima persona. Rispetto alla produzione targata Valve c'è inoltre una maggiore libertà nell'esplorazione degli scenari e nei movimenti: per i giocatori di Back 4 Blood sarà più facile raggiungere i ripari naturali e artificiali offerti dall'ambientazione, così come eventuali luoghi sopraelevati.
Il maggiore punto di distacco tra Left 4 Dead e la più recente opera di Turtle Rock riguarda però la gestione dei personaggi. Il roster di Back 4 Blood è composto da otto superstiti, ciascuno dotato di uno o più bonus: alcuni vantano una maggiore resistenza ai danni nemici (Holly), mentre altri possono infliggere più danni agli zombi (Walker) o contare su una rigenerazione più veloce della stamina (Evangelo). Ognuno ha in dotazione anche un perk di squadra, ovvero un'abilità che può essere condivisa con gli altri membri del team: parliamo di vite extra, un aumento della velocità di movimento o, ad esempio, caricatori più capienti per le nostre bocche da fuoco.
La vera peculiarità di questo sistema coincide con i mazzi di carte. Proseguendo nelle missioni della campagna si otterranno delle carte speciali, corrispondenti a bonus e abilità extra che semplificheranno le battute esplorative dei nostri operatori. Nell'hub centrale (il campo di addestramento) è possibile creare e gestire i propri mazzi, dando vita a variegate combinazioni di perk che potremo impiegare nella modalità PvE di Back 4 Blood; come vedremo, la modalità competitiva offre invece dei mazzi preimpostati al fine di garantire un migliore bilanciamento delle partite. Nella Open Beta abbiamo testato una discreta varietà di carte, ma siamo sicuri che sarà nell'endgame che la meccanica brevettata da Turtle Rock potrà fare la differenza.
Tirando le somme, l'esperienza PvE di Back 4 Blood si è rivelata estremamente appagante e, con nostra sorpresa, variegata. L'Atto 1 della campagna ci ha tenuto impegnati per un paio di ore, quanto basta per presentarci le varie tipologie di zombi e mostrarci i diversificati scenari del gioco: si passa dalle claustrofobiche strade della città ai più ampi spazi rurali, dove abbiamo esplorato foreste, fattorie e persino una nave abbandonata. Pur trattandosi di una semplice Beta, lo sparatutto appare già promettente sul fronte della rigiocabilità, complice l'ingegnoso sistema di carte che, in futuro, consentirà ai giocatori di ottenere perk sempre più rari.
Sterminatori contro Infestati: alle prese con il PvP
La modalità competitiva di Back 4 Blood, nota come Versus, consiste in match 4 contro 4 - fino a otto giocatori per lobby - in cui una squadra di superstiti (Sterminatori) affronta l'orda dei non-morti, guidati a loro volta da una squadra di zombi (Infestati). In entrambi i casi saranno i giocatori a controllare ciascun personaggio, affidandosi alle armi e ai perk disponibili. Esatto, proprio come in Left 4 Dead è possibile impersonare gli zombi e sperimentare le loro originali abilità offensive, che naturalmente includono attacchi ravvicinati e dalla distanza.
Escludendo i comuni zombi, sono tre le classi speciali dedicate agli Infestati e per ciascuna di esse ci sono tre ulteriori sottoclassi. C'è l'Acuminata, uno zombi estremamente agile che è in grado di infliggere danni dalla distanza "sparando" degli aculei letali o proiettili appiccicosi che possono immobilizzare i nemici. Troviamo poi il Colosso che, come suggerisce il nome, vanta una maggiore resistenza ai proiettili, così come un abominevole braccio che sfrutta per devastare qualsiasi cosa gli si pari davanti. Il Maleolente, infine, è un gigantesco mostro dall'aspetto rivoltante: esploderà al primo contatto con il nemico, facendo piovere del pus appiccicoso che rallenterà tutti gli avversari presenti nel raggio d'azione.
Ogni partita si svolge al meglio dei tre round. Una squadra inizierà controllando gli Sterminatori e, al turno successivo, passerà al controllo degli Infestati: al termine del round, il team che sarà sopravvissuto più a lungo nei panni dei superstiti si porterà a casa il punto. C'è un altro importante dettaglio da specificare: in puro stile battle royale, nel corso del match l'area di gioco diventerà sempre più piccola, fino a chiudersi sull'ultimo giocatore rimasto in vita.
Coloro che avranno già affrontato le sfide della campagna PvE non avranno troppe difficoltà a far fuori gli zombi più pericolosi, anche se questi saranno controllati da altri giocatori. Va detto che la squadra degli Infestati può semnpre contare su respawn illimitati e sul supporto di centinaia di erranti che distrarranno il team degli Sterminatori. Il bilanciamento del comparto multiplayer si è rivelato piuttosto corretto e, salvo modifiche dell'ultimo minuto, può rendere questo titolo estremamente appetibile agli occhi dei giocatori più competitivi ed esigenti. Come nella campagna, anche nella modalità Versus è fortemente consigliato il gioco di squadra: agire di propria iniziativa porterà inevitabilmente alla sconfitta e, dunque, alla vittoria del team avversario.
Comparto tecnico: una marcia in più con il DLSS
Al netto di qualche evidente problema legato al netcode (lag occasionale e un paio di crash dai server), Back 4 Blood può già vantare una buona ottimizzazione sul fronte tecnico. Basato sull'Unreal Engine 4, lo sparatutto offre un colpo d'occhio alquanto godibile, almeno nella versione PC che abbiamo potuto testare: su un sistema dotato di processore Intel Core i7-9700K (@ 3.60Hz) e di scheda video NVIDIA GeForce RTX 2070, il titolo di Turtle Rock può garantire frame rate elevati anche dopo aver impostato al massimo i vari settaggi grafici.
Tocca precisare che, trattandosi del "classico" survival con zombi, anche Back 4 Blood può inciampare in perdite di frame nei momenti più concitati, ovvero quando le sterminate orde di non-morti riempiranno la schermata di gioco. Per fortuna, il titolo co-op è perfettamente in grado di girare anche sui sistemi più datati e offrire al tempo stesso delle ottime perfomance grafiche. La chiave è il supporto al DLSS (Deep Learnign Super Sampling) di NVIDIA. Abbiamo colto al volto quest'occasione e sperimentato le varie opzioni offerte dalla tecnica che, ricordiamo, sfrutta i Tensor Core per migliorare la qualità dell'immagine mantenendo prestazioni elevate.
Nel caso di Back 4 Blood, il DLSS è supportato tramite quattro diverse modalità: Qualità, Bilanciato, Prestazioni e Prestazioni Ultra. Optando per la prima modalità abbiamo ottenuto un piccolo boost delle prestazioni, preservando di fatto la qualità grafica; tuttavia, scegliendo Qualità ci siamo scontrati con gli stessi cali di frame rate che si verificano - tendenzialmente - durante le fasi più caotiche del gioco. Problema che abbiamo potuto evitare solo impostando il DLSS su Prestazioni, opzione che ci ha permesso di completare la missione senza incontrare alcun tipo di ostacolo. Neanche in questo caso si notano gravi compromessi grafici e solo dopo aver selezionato Prestazioni Ultra abbiamo osservato un livello di dettaglio leggermente più scarno.
Occorre comunque ribadire che la versione di Back 4 Blood che abbiamo appena provato è una build preliminare e gli sviluppatori potrebbero effettuare eventuali modifiche. Una cosa è certa: NVIDIA ha intenzione di supportare appieno lo sparatutto, ottimizzando ulteriormente le prestazioni del gioco con le sue schede RTX. Che siate possessori di una scheda Turing o di una delle più recenti schede Ampere, avere a disposizione il DLSS su un gioco così adrenalinico e coinvolgente rappresenta senz'altro un enorme vantaggio.
Il verdetto finale è rimandato al 12 ottobre 2021, giorno in cui Back 4 Blood approderà su PC, PlayStation 5, Xbox Series X/S, PlayStation 4 e Xbox One.
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8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInfetti normali e speciali soffrono di un'ia penosa e non regalano quel senso di pericolo di l4d, questo contribuisce non poco a disintegrare l'atmosfera. L'ia dei bot nel caso in cui si sia costretti a giocare in solo o con un gruppo parziale è ai limiti del ridicolo. Non mi dilungo su cose specifiche ma ci sono dei bug (speriamo vengano fixati)che non permettono neppure di proseguire negli schemi.
Per il resto le armi con relativi upgrade, il feeling con le stesse,e la personalizzazione dei mazzi di carte sono fatti discretamente bene, ma non bastano se manca quasi del tutto l'atmosfera dei giochi precedenti.
Questo gioco non sembra fatto dalla solita gente di l4d.
Il 'mirino meccanico' come viene menzionato in questo articolo personalmente non lo sopporto. Ma al di la del gusto personale oggettivamente ha poco senso se non tapparti mezzo schermo perché è sovrapposto alla precisione che diminuisce col movimento (in stile L4D).
Il motore grafico/fisico mi piace meno del source engine. Molto sangue ma nessun gib e sensazione di movimento peggiore per me.
Il gioco ha perso un sacco dell'immediatezza e coninvolgimento di L4D. Le carte, i soldi da raccogliere, le partite che ci mettono un secolo ad iniziare a causa di queste cose, ecc... tolgono al gioco invece di aggiungere. E poi mi viene da pensare che possano diventare spunto per microtransazioni..
E negli sparatutto in prima persona non si può mischiare i giocatori da consolle col pad e la mira aiutata con quelli da PC col mouse. Dai!
Spero per i Turtle Rock Studios che gli vada bene e non faccia la fine del loro Evolve.
Peccato.
e sempre secondo me gli sviluppatori hanno voluto che lo valutassimo proprio così... e non hanno sbagliato nel non volersi discostare da eventuali critiche mosse dalla comparativa con l4d
hanno centrato il bersaglio
se lo valutassimo senza conoscere minimamente l4d e se lo valutassi astraendomi dal conoscere l4d, gli darei un bello 0
l'atmosfera della campagna è quella da campeggio, non mette ansia e non è claustrofobica
non ho paura ad aprire le porte, anzi con la mia uber arma le sfondo per far pulizia... in effetti mi pare un gioco votato a fare la pulzie degli alberghi
infetti speciali, speciali di che? mi sembrano quasi non pervenuti
utilizzandoli in VS sono lenti, comandi macchinosi, troppi bind da ricordare
hanno la loro bella skin ma non mi trasmettono nessun tipo di carattere, sono abbastanza neutri ed uniformi tra loro... nemmeno i boboni piu' grossi mi intimoriscono, anzi li aspetto per fargli "boom headshot"... peccato che l'input lag in questo gioco è veramente penoso
zero interazione con l'ambiente, zero fisica a parte le solite du stronzate scriptate
armi e munizioni ovunque, roba da raccogliere e due carte da droppare e giocare
non ho visto un gameplay corposo, non ho sentito ansia, anzi mi sentivo quasi immortale, infatti son morto 2 volte a pera perchè me ne andavo in giro come highlander - l'uomo delle montagne della levissima
l'impatto globale è quello che mi aspetterei da un gioco di 10 anni fa, na roba tipo world of world z
una menzione speciale per gli infetti "normali"
non camminano, al massimo girano su se' stessi come rincoglioniti, per poi diventare usain bolt non appena ti vedono... dico io ma c'è qualche chetone o neurone speciale che li attiva alla vista degli esseri umani?
diventano iper attivi come quando vado al bagno dopo coca cola e latte... prima invece la calma assoluta non interagiscono con nulla, nemmeno se gli passa davanti la schiffer
in piu' di 30 anni di videogiochi non ho mai visto una regressione dell'A.I. così palese, forse va pari passo alla involuzione vettoriale del videogiocatore medio?
dopo tutta la pompa magna che han tirato su dietro a sto gioco, mi sarei aspettato uno scenario spettacolare nel senso di apocalittico, dove pure gli infetti se le dessero tra loro di santa ragione
no nulla, te ne puoi tranquillamente camminare nel bosco come cappuccetto rosso e aspettarti ogni tanto qualcuno dei tre porcellini che prova a palparti le chiappe o le zizze, ma a parte questo non c'è altro
lungo la campagna ci sono momenti così morti, in cui per minuti interi non arriva nessuna orda, che non sia scriptata, e tu ti interroghi con i compagni su che cespa fare...
tutto questo "facendo finta che" (cit. Biglino) io non conosca o abbia mai sentito parlare di l4d...
Credo comunque che il gioco potrà avere un discreto successo visto che si posiziona in quel buco lasciato da l4d e che in questi anni in pochi hanno saputo occupare e spesso se lo hanno fatto lo hanno fatto malamente, vedi Evolve.
Se devo essere sincero, se parliamo di fps cooperativi a questo punto mi ispira di più Deep Rock Galactic che non questo gioco che riprende palesemente l4d, dove perlomeno sembra esserci un'idea interessante dietro.
Credo comunque che il gioco potrà avere un discreto successo visto che si posiziona in quel buco lasciato da l4d e che in questi anni in pochi hanno saputo occupare e spesso se lo hanno fatto lo hanno fatto malamente, vedi Evolve.
Se devo essere sincero, se parliamo di fps cooperativi a questo punto mi ispira di più Deep Rock Galactic che non questo gioco che riprende palesemente l4d.
illuminami zio tom! dimmi cosa c'è che non ti convince senza liquidare in modo lapidario due commenti e senza nemmeno esprimere una tua opinione e di fatto dicendo: nulla
riguardo alla recensione o articolo di hwupgrade, oppure come lo si possa chiamare... Voi... non ci avete manco giocato, state copia incollando roba scritta da altri...
in primis "mirino meccanico", cos'è? fate troppo uso smodato di google translate... iron sight... mirino meccanico... LOL
poi, copiato dal vostro "articolo":
questa è una delle "descrizioni" piu' generiche che abbia mai letto, sembra quasi un copia incolla della propaganda dello sviluppatore
per non parlare della descrizione del VS
una roba così la scrivo in meno di un'ora, copia incolla, ci stampo due screenshot e il gioco è fatto
GG
riguardo alla recensione o articolo di hwupgrade, oppure come lo si possa chiamare... Voi... non ci avete manco giocato, state copia incollando roba scritta da altri...
in primis "mirino meccanico", cos'è? fate troppo uso smodato di google translate... iron sight... mirino meccanico... LOL
poi, copiato dal vostro "articolo":
questa è una delle "descrizioni" piu' generiche che abbia mai letto, sembra quasi un copia incolla della propaganda dello sviluppatore
per non parlare della descrizione del VS
una roba così la scrivo in meno di un'ora, copia incolla, ci stampo due screenshot e il gioco è fatto
GG
Non ho capito il tuo commento e perchè ce l'hai tanto con me.
Dicevo solo che leggendo i commenti che avete scritto sotto l'articolo, compreso il tuo, non mi sembra che le premese di questo gioco siano cosi soddisfacenti. Devo pure chiederti il permesso per scrivere un commento o posso farlo senza che mi contesti senza nessun motivo?
Quindi un eventuale aspitante "l4d3" deve garantire abbastanza novitá da attrarre i giocatori.
purtroppo ho provato poco ma sembra piu' un incrocio tra vari giochi non riuscito benissimo
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