Laboratorio di Videogiochi: sviluppare giochi divertendosi con Nintendo Switch

Laboratorio di Videogiochi: sviluppare giochi divertendosi con Nintendo Switch

È possibile imparare le basi della programmazione con un "semplice" gioco? Sì, ed è molto più divertente di quel che sembra. Abbiamo sperimentato le lezioni di Laboratorio di Videogiochi, ultima produzione Nintendo realizzata per Switch, cogliendo l'occasione per sviluppare un videogioco tutto nostro. Vi raccontiamo la nostra prima esperienza!

di , Rosario Grasso pubblicato il nel canale Videogames
Nintendo
 

Tra i giganti dell'industria videoludica, Nintendo è uno dei primi produttori a sostenere lo sviluppo della creatività dei giovani giocatori. La compagnia nipponica lo ha dimostrato in più occasioni nel corso degli anni. Basta menzionare la serie Super Mario Maker, che dal 2015 offre ai fan dell'idraulico saltellante la possibilità di creare i propri livelli 2D in stile Super Mario. Come dimenticarsi poi di Nintendo Labo, il titolo toys-to-life che, con dei "semplici" fogli di cartone, ci ha insegnato che esistono tanti ingegnosi modi di videogiocare.

Partendo dalle stesse, solide basi del progetto Labo, la Grande N ci propone il suo ultimo colpo di genio: Laboratorio di Videogiochi. La nuova esclusiva per Nintendo Switch è un titolo innovativo, brillante, perché punta a tirar fuori dai più giovani la loro predisposizione alla programmazione. È perfetto per far giocare insieme genitori e figli e mette a disposizione degli strumenti che consentono ai papà e alle mamme di seguire i progressi dei ragazzi nel mondo della programmazione e a misurare le loro capacità logiche e analitiche. Il tutto avviene in modo divertente e coinvolgente, passando per una marcata componente ludica che ricompenserà gli sforzi dei giovani programmatori, garantendo ore d'intrattenimento e un'elevata rigiocabilità.

In occasione del recente lancio su Switch, abbiamo voluto sperimentare in prima persona le potenzialità di Laboratorio di Videogiochi. In che modo? Creando un videogioco tutto nostro!

Nel laboratorio di Nintendo: impariamo l'ABC della programmazione

Laboratorio di Videogiochi può essere paragonato a un tool, o meglio, a un kit di strumenti che ci permette di dare libero sfogo alla nostra fantasia. Prima di poter iniziare a creare, tuttavia, è necessario apprendere le meccaniche basilari del laboratorio: ecco dunque che intervengono Bob e Alice, gli "insegnanti" che ci guideranno nella lunga serie di lezioni volte a illustrare i passaggi fondamentali che portano alla creazione di un videogioco.

Il primo tutorial viene inaugurato dalla richiesta di raggiungere una mela su una piattaforma, ma con un personaggio che è incapace di saltare. Con questa iconica azione del mondo Nintendo ci viene trasmessa l'idea che ogni cosa in un videogioco, anche la più basilare, va programmata. È in questo frangente che entrano in gioco i Nodon, piccoli e caratteristici esserini che rappresentano gli ingranaggi, più o meno complessi, che muovono ogni gioco.

In Laboratorio di Videogiochi troviamo tanti Nodon differenti, ciascuno caratterizzato da un ruolo ben preciso: dovete far saltare un personaggio? Il Nodon Pulsante vi permette di assegnare l'azione del salto a un determinato tasto dei Joy-Con; volete farlo camminare? Il Nodon Stick vi offre la possibilità di controllare l'omino nella direzione che desiderate. Una volta collegati correttamente, i Nodon porteranno in vita il vostro gioco in maniera istantanea.

I tutorial di Bob e Alice si sono rivelati particolarmente utili per imparare le basi della programmazione. Mentre apprendevamo il funzionamento dei Nodon e delle altre meccaniche, tuttavia, ci eravamo accorti di un "piccolo" dettaglio: non stavamo solo imparando, stavamo realizzando nuovi giochi! Tra una lezione e l'altra, abbiamo quindi sviluppato un gioco con un inseguitore e un fuggitivo, uno sparatutto in cui controlliamo un'astronave che dà la caccia a degli alieni e persino un titolo di guida con tanto di intelligenza artificiale.

Laboratorio di Videogiochi non solo permette di animare gli oggetti virtuali, ma spinge i giovani programmatori a risolvere vari tipi di sfida legati allo sviluppo di un gioco. Non solo, dunque, l'esigenza di offrire al giocatore una ricompensa rispetto ai risultati conseguiti, ma anche la necessità di rendere il gameplay sfidante, non troppo semplice ma neanche così complesso da impedire il completamento del gioco. Il titolo per Nintendo Switch permette di realizzare videogiochi molto complessi, con la possibilità poi di condividerli online con la community, richiedendo ai giovani programmatori anche abilità logiche e matematiche.

Palla al centro: sviluppiamo un gioco di calcio!

Dopo aver assimilato le principali meccaniche di Laboratorio di Videogiochi, ci siamo catapultati nella modalità di Programmazione libera per mettere alla prova quanto imparato nelle lezioni di Bob e Alice. Abbiamo deciso: la nostra prima creazione sarà un gioco di calcio.

Come ogni progetto che si rispetti, la prima fase coincide con quella di progettazione. Che genere di gioco vogliamo realizzare? Qual è la formula più adatta per coinvolgere i giocatori e tenerli incollati allo schermo? Per il nostro gioco ci siamo liberamente ispirati a Sensible Soccer, con ogni probabilità uno dei titoli più iconici nella storia del genere calcistico. Prima di mettere mano ai già menzionati Nodon, decidiamo di adottare la visuale dall'alto: questa ci permette di avere una visione più chiara dell'azione del gioco, oltre a garantire un controllo più accurato dei personaggi e delle altre dinamiche che caratterizzano il nostro piccolo simulatore calcistico.

Tuttavia, dietro il più "semplice" gioco di calcio - come quello che abbiamo ideato - si cela qualcosa di molto più complesso. Le sfide da affrontare sono numerose, e tutt'altro che semplici: dobbiamo fare in modo che il gioco recepisca che la palla è entrata in rete e aggiorni automaticamente il risultato; abbiamo inoltre la necessità di animare i personaggi, permettendo a chi gioca di controllare liberamente i calciatori, e di trasporre su schermo l'atmosfera di un'autentica partita di calcio, con il manto erboso e i tifosi che festeggiano alla segnatura di una rete.

Il primo passaggio del nostro progetto consiste nella creazione di due Nodon Persona, che rappresentano i due calciatori: vogliamo che ciascuno di loro possa essere controllato con un Joy-Con; il nostro gioco, almeno in questa prima versione, sarà dunque focalizzato su un match 1v1. I Nodon Persona sono fondamentali per poter gestire il personaggio, così come i Nodon Stick: una volta creati bisogna unire le loro proprietà Destra/Sinistra per poter muovere il calciatore con lo stick analogico. Nodon Schermo di gioco, invece, intercetta l'area di gioco, il che significa che tutti gli elementi che fuoriescono dalla schermata non saranno visibili al giocatore.

A questo punto serve un pavimento, che possiamo gestire tramite un Nodon Oggetto squadrato: disattivando la proprietà mobile di quest'ultimo faremo in modo che il personaggio e il pavimento non cadano giù dall'area visibile. Abbiamo inserito dei Nodon Oggetto per aggiungere le pareti che contrassegneranno i limiti del campo, così come le corrispondenti porte; con un Oggetto complesso sferico, invece, abbiamo potuto rappresentare il pallone. È necessario tenere traccia delle reti eseguite e, dunque, del punteggio: abbiamo così aggiunto due Sensori contatto sensibili alla palla, al fine di far capire al gioco quando deve incrementare il computo dei gol fatti e a chi assegnarli.

Con nostra sorpresa, scopriamo che Laboratorio di Videogiochi ci permette di aggiungere un'animazione al personaggio in modo da simulare l'azione del calciare. Apriamo dunque la schermata dell'editor, passando dalla visuale del gioco al "dietro le quinte" del nostro progetto: ci è bastato selezionare il Nodon associato a uno dei personaggi, selezionare l'icona dell'ingranaggio e personalizzare il comportamento del calciatore, abilitando così l'azione del calcio. Questa è solo una delle svariate opzioni che è possibile sperimentare con i personaggi giocabili.

L'animazione è stata implementata, ma manca un passaggio fondamentale: come facciamo a innescare l'azione del tiro? Non basta aggiungere il semplice movimento della gamba, abbiamo anche bisogno di un sistema di collisione che possa gestire e regolare la fisica del pallone. Si tratta indubbiamente di uno dei passaggi più complessi e, pertanto, preferiamo rimandarlo alle fasi più avanzate del progetto, dopo che avremo perfezionato le meccaniche appena implementate.

Quando saremo soddisfatti del risultato, potremo decidere di aggiungere degli effetti speciali, ad esempio facendo "esplodere" la palla al contatto con uno dei personaggi o con la rete della porta. Laboratorio di Videogiochi incita il giocatore a personalizzare la propria creazione, rendendola unica e riconoscibile: possiamo colorare l'ambientazione 2D o 3D che abbiamo progettato e decorarla aggiungendo elementi di ogni tipo, scegliendo uno dei numerosi elementi disponibili nell'editor. Ricordiamo, dopotutto, che potremo sempre condividere i nostri progetti online.

Per adesso abbiamo fatto solo i primi passi nella creazione del nostro gioco, ma quel che abbiamo imparato è che ogni singolo elemento va programmato, qui come nel mondo della programmazione reale. Abbiamo i singoli tasselli del puzzle, ma dobbiamo capire come incastrare le varie parti. Nelle prossime settimane cercheremo di capire come proseguire lo sviluppo del nostro gioco e come finalizzare le dinamiche di gioco e ottimizzarle. Vi aggiorneremo sui nostri progressi, sulle sfide che restano da affrontare e su quelle risolte!

2 Commenti
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Housello02 Luglio 2021, 12:16 #1
"Nintendo è uno dei primi produttori a sostenere lo sviluppo della creatività dei giovani giocatori"

Soprattutto quelli che fanno gratuitamente giochi ispirati ai loro
tommy78102 Luglio 2021, 19:20 #2
ecco un gioco che andrebbe consigliato, altro che spara tutto o simili

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