Assassin’s Creed Odyssey: ritorno allo splendore in Antica Grecia
Ubisoft si conferma maestra della contestualizzazione storica. Dopo aver condotto gli appassionati nella terra dei faraoni, la casa francese è andata ulteriormente a ritroso nel tempo e ci ha resi partecipi dei fasti della Grecia Antica, quando Atene e Sparta si contendevano il dominio assoluto del Peloponneso. Con due protagonisti alternativi, una pericolosa setta da sconfiggere e un’immersione totale tra tradizioni, uomini eruditi e mito, Assassin’s Creed Odyssey ha tutto il necessario per tenere i giocatori impegnati molto a lungo. Dopo quasi settanta ore di gioco vi spieghiamo perché
di Davide Spotti pubblicato il 13 Novembre 2018 nel canale VideogamesUbisoftAssassin's Creed
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'idea di semplicemente rivivere fatti già avvenuti come un sogno, mi toglieva tutto il coinvolgimento.
Anche io Origin l'ho giocato solo una mezz'oretta sull'account di mio fratello, ho apprezzato il fatto che (almeno all'inizio e GUI a parte) non si vedesse l'animus, ma comunque il gioco non mi ha preso abbastanza da continuare a giocarlo.
Anche se lo scoglio peggiore è che avrei voluto prima finire il 3 e giocare il 4 (comprato ai saldi e nemmeno mai installato) e il 5, ma temo che non troverò mai la voglia di farlo.
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