Xenonauts, il vero erede di Ufo Enemy Unknown

Xenonauts, il vero erede di Ufo Enemy Unknown

È da pochi giorni disponibile su Steam questo interessantissimo gioco di strategia a turni, che si conferma come un vero e proprio tributo al mitico Ufo Enemy Unknown della Microprose. Nota: per semplicità di discussione, all'interno di questa recensione ci riferiremo a “Ufo” per intendere il gioco “Ufo: Enemy Unknown” della Microprose (noto anche come “X-Com: Ufo Defense”; ci riferiremo invece a “X-Com” per intendere il suo erede spirituale sviluppato recentemente dalla Firaxis)

di pubblicato il nel canale Videogames
Steam
 

C'è qualcosa in più: il combattimento aereo

Xenonauts come dicevamo cerca di ispirarsi il più possibile a Ufo, ma sotto alcuni aspetti tenta invece anche il colpo di classe aggiungendo elementi di novità.

Pensare di doppiare la bellezza dell'originale gioco Microprose può già sembrare fin troppo ambizioso: addirittura superarlo sfiora la bestemmia. In realtà, le novità aggiunte in Xenonauts sono tutte benvenute. Quella più consistente riguarda la nuova enfasi sul combattimento aereo tra aerei e ufo, un aspetto che nel gioco originale era trattato molto superficialmente (si facevano decollare gli intercettori, li si mandava a inseguire i vascelli nemici e il combattimento era sostanzialmente automatizzato con esito favorevole o meno in base alla differenza di tecnologia e armi tra i due combattenti).

La cosa importante da sapere di Xenonauts è che la superiorità aerea è molto, molto più importante nella cornice generale di una partita. Per prima cosa, gli ufo nemici tendono ad apparire a ondate ogni tot giorni o settimane. Questo significa che avremo parecchi alieni da abbattare tutti insieme, e quindi servirà avere molti intercettori pronti il prima possibile.

Inoltre, mentre in Ufo aggiornare la tecnologia delle armi aeree era abbastanza scontato, in Xenonauts diventa un elemento molto più delicato da gestire. Ci sono molti più velivoli da ricercare e produrre, e molti più upgrade tecnologici con cui migliorarli; ma ci sono anche aerei con ruoli diversi (i Mig, ad esempio, sono armati solo con torpedini per abbattere le navi madri ma sono del tutto inutili contro i caccia).

Se non si presta molta attenzione al numero di aerei a disposizione, alla loro distribuzione e al loro livello di avanzamento tecnologico è molto facile arrivare al punto in cui gli alieni guadagnano una schiacciante superiorità aerea: non riuscire più ad abbattere gli ufo significa non essere in grado di fermarli nei loro atti di terrorismo e sabotaggio, e di conseguenza perdere rapporti con le nazioni che vengono minacciate e infine trovarsi in breve senza finanziamenti e prossimi a un triste game over.

Del resto, puntare tutto sulla superiorità aerea significa ritardare di molto, molto tempo lo sviluppo di armi e tecnologie per i combattimenti a terra, rendendo così ben più ostiche le missioni di recupero. Insomma, Xenonauts aggiunge un elemento di strategia e gestione in più che va tenuto in considerazione, specialmente per chi come il sottoscritto arriva da anni e anni di esperienza dell'Ufo originale e si è trovato davvero spiazzato dal dominio che gli alieni possono ottenere nei cieli.

A qualcosa che viene aggiunto, corrisponde anche qualcosa che viene tolto. In Xenonauts, per scelta degli sviluppatori, gli umani non possono accedere ai poteri psionici che restano per tutto il gioco prerogativa esclusiva degli alieni. In Ufo, come forse ricorderete, era possibile addestrare i soldati permettendo loro di controllare mentalmente gli alieni, indurli al panico e così via. Il fatto che in Xenonauts solo gli alieni abbiano questi poteri limita leggermente le opzioni a disposizione per il giocatore, ma tutto sommato serve anche a creare una netta distinzione tra le truppe umane e quelle nemiche; peraltro, le armi a cui potremo accedere sviluppando le tecnologie più avanzate colmano ampiamente questo gap.

 
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