Blizzard punta ancora su Diablo III: arriva la versione per console
Dopo aver testato a lungo la demo di Diablo III su PS3 possiamo offrire le nostre prime considerazioni su quello che sembra un porting molto coraggioso e arduo. Certo, Diablo III risulta su console completamente stravolto rispetto alla versione originale, ma è proprio il nuovo tipo di esperienza di gioco che può attrarre i fan di giochi di ruolo veloci, per non dire velocissimi. Come vedremo nel corso dell'articolo, inoltre, Diablo III per console permette di giocare fino in quattro sullo stesso schermo all'interno della nuova modalità co-op in locale.
di Rosario Grasso pubblicato il 25 Luglio 2013 nel canale VideogamesBlizzardDiablo
Si torna a Sanctuarium
Quando sembra che hai finito di parlare di Diablo III, quando sembra che non ci sia più niente da dire, quando sembra ormai un filone esaurito, ecco che Blizzard tira fuori dal cilindro una rivisitazione pressoché totale del suo action rpg che ha suscitato così tanti commenti, certo non tutti positivi, da parte della community storica della serie. Ma con questa nuova versione Blizzard non si rivolge esclusivamente a chi già conosce Diablo, anzi vuole allargare questa community, facendo rivivere il suo action rpg in un modo quasi totalmente nuovo.
Da un punto di vista filosofico, il gameplay di Diablo riguarda anche il modo con cui si interagisce. È un'azione velocissima, tutta strutturata intorno al mouse, che pertanto richiede al giocatore di cliccare tantissime volte. Proprio la frenesia di intervento sul mouse, sostenuta ovviamente dalla rapidità dell'azione sullo schermo, rende Diablo unico. Ma se togliete mouse e tastiera cosa resta? Dov'è quella precisione? Dov'è quella frenesia di click? Dov'è la velocità?
Blizzard ha dovuto sopperire a tutte queste lacune, riscrivendo pressoché totalmente il metodo di interazione come vedremo nel corso dell'articolo. E non si tratta semplicemente di "rimappare" in maniera diversa i tasti, ma di ripensare a tutte le meccaniche di movimento e alla grafica dei vari menù. Insomma, Diablo III per console non è meramente un porting da questi punti di vista, anche se ovviamente rimane la struttura delle queste e delle mappe originale, con la classica generazione casuale dei mondi di gioco, rimangono le stesse classi e rimane la stessa storia.
A proposito di storia faccio un breve riassunto su cosa è Diablo III per coloro che si avventurano per la prima volta nel mondo ideato da Blizzard nell'ormai lontano 1996. Non mi dilungherò nei dettagli perché siete sempre su un sito la cui community è cresciuta a forza di pane e Diablo, giocatori ai quali quello che sto per dire risulterà ridondante, come l'ABC del videogioco.
I giochi della serie di Diablo si ambientano nel mondo di Sanctuarium e riguardano l'eterna lotta tra bene e male, vista dalla prospettiva della gente più umile. La storia di Diablo III parte dalla cittadina di Nuova Tristram vent'anni dopo l'uccisione di Baal, il Signore della Distruzione e fratello di Mephisto e di Diablo. Baal corruppe la Pietra del Mondo, la quale garantiva l'ordine su Sanctuarium. Usando El'Druin, la sua spada incantata, L'arcangelo Tyrael frantumò la Pietra: era infatti l'unico modo per salvare l'umanità dall'inesorabile fine verso la quale andava incontro.
Gli eroi che avevano affrontato gli eserciti dell'inferno però non poterono comprendere il senso del gesto di Tyrael, e non potevano certo accettarlo, e per questo impazzirono. Essi ora vivono ai margini del mondo, sull'orlo della follia, dando spazio a nuovi eroi, che fanno parte di nuove classi. La trama di Diablo III coinvolge Paradisi Celesti e Inferi Fiammeggianti, mentre gli umani sono presi in mezzo al conflitto tra forze così potenti. Molto spesso si tratta di spunti pensati per portare i giocatori a esplorare nuove parti di Sanctuarium alle quali fino a ora si era solo accennato, fino all'inevitabile scontro finale con Diablo.
Nel mondo console si tratta di un'universo per certi versi inesplorato, un dark fantasy già di per sé molto profondo e coinvolgente, e poi pressoché inedito se si considera anche il tipo di gameplay che gli viene abbinato, ovvero quello di un gioco estremamente veloce e caotico. Diablo III, come sanno bene i giocatori PC, offre una grandiosa rigiocabilità, perché solamente ripetendo più volte l'esperienza di gioco principale si è in grado di sbloccare gli oggetti leggendari e i tesori che Blizzard ha nascosto nel mondo di gioco, fino a raggiungere il demoniaco livello di difficoltà finale, Inferno.