Blizzard punta ancora su Diablo III: arriva la versione per console
Dopo aver testato a lungo la demo di Diablo III su PS3 possiamo offrire le nostre prime considerazioni su quello che sembra un porting molto coraggioso e arduo. Certo, Diablo III risulta su console completamente stravolto rispetto alla versione originale, ma è proprio il nuovo tipo di esperienza di gioco che può attrarre i fan di giochi di ruolo veloci, per non dire velocissimi. Come vedremo nel corso dell'articolo, inoltre, Diablo III per console permette di giocare fino in quattro sullo stesso schermo all'interno della nuova modalità co-op in locale.
di Rosario Grasso pubblicato il 25 Luglio 2013 nel canale VideogamesBlizzardDiablo
Scendiamo all'Inferno, anche su console
Abbiamo terminato la pagina precedente parlando del livello di difficoltà Inferno, che viene riproposto anche su PS3 e Xbox 360, ma bisogna dire che globalmente l'esperienza di gioco su console sarà più accessibile. Blizzard ha rivisto buona parte delle meccaniche di gioco e dei menù proprio per guidare maggiormente il giocatore verso le decisioni giuste in termini di equipaggiamento così come di forgiatura. La struttura classica di Diablo III, come di quest e trama, rimane immutata, ma l'esperienza sarà più fluida, con meno morti soprattutto ai livelli di difficoltà più bassi.
Sono state inserite nuove meccaniche di movimento, alcune delle quali molto interessanti e che faranno piacere anche ai giocatori PC, mentre la modalità co-operativa che consente di giocare in quattro sullo stesso schermo semplicemente ridefinisce il concetto di party di gioco per Diablo III. Approfondiremo meglio questi aspetti, ma per il momento dobbiamo dire che, nonostante le aggiunte, Diablo III su console perde ovviamente dal punto di vista dell'interazione, soprattutto se si è abituati a giocare con mouse e tastiera, diventando meno immediato e gratificante. Voglio dire che Blizzard sembra aver pensato soprattutto a un nuovo pubblico, mentre ci risulta difficile suggerire l'acquisto della nuova versione a chi ha già giocato Diablo su PC o su Mac.
Negli uffici di Legnano di Activision Blizzard abbiamo avuto modo di giocare la stessa demo mostrata da Blizzard all'E3. Era stato, però, rimosso il blocco dei 20 minuti della versione originale della demo e ovviamente si è avuta la possibilità di giocare con calma, analizzando ogni singolo aspetto, il che è pressoché impossibile in quella bolgia infernale, tanto per rimanere in tema, dell'E3!
Si poteva giocare con qualsiasi delle classi originali di Diablo III (barbaro, cacciatore di demoni, mago, monaco, sciamano), con personaggi portati al livello 34 di esperienza, quindi con equipaggiamento già interessante e alcuni pezzi leggendari indossati. La mappa proposta è quella delle Highlands, probabilmente non il migliore scenario di Diablo III, ma comunque gradevole e in grado di far sperimentare l'alto livello di spettacolarità e di epicità dell'azione dell'action rpg di Blizzard, migliorato rispetto al capitolo precedente della serie anche grazie alla presenza della fisica dinamica e di piani di gioco differenti disponibili sulla singola mappa.
Come prima cosa ci viene spiegato l'uso che va fatto dello stick analogico destro, che sarà cruciale all'interno del gameplay di Diablo III su console. Sostanzialmente agendo su questo stick saremo in grado di schivare e rotolare via dal fulcro dell'azione. E questo vale per tutte le classi. Lo stick destro va usato in tantissime circostanze e finisce per sopperire all'impossibilità degli ampi movimenti che su PC vengono impartiti premendo con il tasto sinistro del mouse verso un punto della mappa distante dal fulcro dell'azione. Rotolare, infatti, consentirà anche di spostarsi velocemente e, ad esempio, di raggiungere dei barili da distruggere o altri punti sensibili dello scenario.
L'interfaccia di gioco, rispetto al PC, è chiaramente ridotta all'osso, ma non per questo si perde qualcosa in termini di profondità ruolistica o reperibilità di oggetti di valore. Ci sono dei triangolini che ci suggeriscono l'efficacia di un oggetto rispetto a quello già indossato, e questi permettono immediatamente di prendere delle decisioni senza entrare nello specifico. I triangoli sono visibili nella stessa schermata principale, perché basta premere la croce direzionale per mostrare le informazioni sugli ultimi oggetti raccolti, oppure nella schermata dell'inventario, in cui vediamo il dettaglio del personaggio stesso.
Bisogna premere "select" (abbiamo provato Diablo III su PS3) per entrare in questa schermata, che appunto ci suggerisce informazioni immediate su armature, armi, copricapo, amuleti, e così via, in maniera immediata attraverso i triangolini. Ma, attenzione, perché il livello di profondità ruolistica in termini di statistiche e attributi della versione PC non è andato perso, perché basta premere il "quadrato" per entrare in una sotto-schermata in cui vedremo tutte le informazioni che ci servono nel dettaglio, esattamente come nella versione originale. I triangolini corrispondono alle tre voci classiche associate agli oggetti, ovvero attacco, difesa e vitalità.
Il personaggio è circondato da una corona che si costituisce dei vari pezzi di equipaggiamento indossati, mentre sulla parte sinistra della schermata di inventario abbiamo a destra gli oggetti equipaggiati e sulla sinistra quelli raccolti equipaggiabili.
Nella schermata principale invece possiamo vedere a quali magie sono assegnati i vari tasti di selezione del gamepad. Avremo, quindi, X ad esempio per i calci o il quadrato per una magia ad area e triangolo per l'evocazione. In questa stessa parte della schermata ci si rende conto anche dei tempi di cooldown delle magie.
Con i dorsali R1 ed R2 si lanciano, poi, le abilità speciali, mentre con L1 si ricorre alle pozioni. C'è poi la possibilità di "lockare" il bersaglio, inesistente su PC, che permette di continuare a far male a uno specifico target senza spostarsi sugli altri. L'analogico sinistro, ovviamente, consente di muovere il personaggio sulla mappa e offre una feature in più rispetto al PC, visto che è possibile spostarsi lentamente premendo con delicatezza l'analogico stesso. Questo permette di muoversi con precisione nelle aree piene di veleno o nei luoghi in cui si trovano le trappole.
Insomma, l'impostazione scelta da Blizzard da una parte serve a non perdere la profondità del gioco originale, ma dall'altra anche a rendere il tutto ancora più veloce e, se volete, più superficiale. Chi gioca solitamente su console non ama perdersi fra troppi numeri e non ama interrompere continuamente l'azione di gioco per dover accedere a complicati menu pieni di statistiche. Quindi, chi vuole tutti i numeri sa dove andare a ripescarli, ma chi vuole rinunciare a questo tipo di profondità, e ovviamente giocare ai livelli di difficoltà più bassi, può tranquillamente farlo.