F1 Race Stars: la Formula 1 come Mario Kart

Codemasters intende sfruttare fino in fondo i diritti sulla Formula 1 e lo fa spostandosi sul target più giovane. Si tratta di un pubblico interessato al mondo della Formula 1? F1 Race Stars avrà contenuti a sufficienza per mantenere interessati i giocatori sul lungo periodo? Scopriamolo nella recensione.
di Rosario Grasso pubblicato il 13 Novembre 2012 nel canale VideogamesNon si può rinunciare a Kers e DRS
Subito nelle prime gare il giocatore impara tre aspetti fondamentali. Principalmente, che bisogna evitare in ogni caso le collisioni, perché producono sempre una perdita di tempo, che può risultare determinante ai fini del piazzamento finale. Oltretutto queste collisioni non sono ben riprodotte nel gioco arcade di Codemasters Birmingham, e spesso gli urti sono approssimativi e non gradevoli alla vista. Poi, bisogna evitare l'erba a bordo pista, perché provoca praticamente l'arresto della vettura. Si possono invece sfruttare i cordoli, che emettono un suono simile a quello del fratello maggiore di F1 Race Stars, F1 2012, e che aiutano nell'affrontare le curve più difficili come nella Formula 1 reale.
Ma più di ogni altra cosa è importante l'uso dei power up. Come nella tradizionale struttura Mario Kart, a intervalli regolari sulla pista si trovano i power up da raccogliere e utilizzare in corsa. È più importante essere dotati in qualsiasi momento del power up più adatto piuttosto che guidare in maniera pulita. Ci sono poteri di ogni tipo, ma principalmente F1 Race Stars si basa sulle bolle. Si tratta di vere e proprie armi di distruzione di massa, che bloccano gli avversari per qualche secondo. Ma ci sono bolle di colore diverso, ognuna delle quali con uno specifico effetto.
La bolla rossa, ad esempio, va automaticamente a cercare il pilota che ci precede, e quindi sostanzialmente non può fallire. Per questo è la più forte. La bolla gialla, invece, rimbalza contro gli angoli della pista, fino a centrare un altro pilota. Questa bolla, a seconda dei rimbalzi, può anche tornare indietro e quindi finire per bloccare il pilota stesso che l'ha lanciata. La bolla blu, poi, è una sorta di mina, visto che verrà rilasciata verso dietro e il primo che vi incapperà dovrà scontare la penalità in termini di tempo perso.
Anche i power up sono geniali così come la trasposizione visiva di piloti e circuiti, principalmente perché anch'essi riproducono aspetti della Formula 1 vera. Ad esempio c'è la massima velocità: l'alettone di dietro si apre ed ecco che possiamo sfruttare l'effetto di riduzione della resistenza all'avanzamento (il DRS insomma). Ma potremo utilizzare anche il power up che innesca una fitta pioggia: nel momento in cui viene lanciato la vettura che lo attiva si alza per qualche frazione di secondo. Il tempo per un pitstop praticamente istantaneo in cui il giocatore vede andare via le gomme d'asciutto e comparire quelle da bagnato, con le scanalature. Quel pilota, alla fine, sarà l'unico con le gomme appropriate in funzione delle nuove condizioni climatiche, la sua auto sarà più guidabile (in caso contrario c'è una lieve perdita di aderenza nelle curve più complicate) e soprattutto notevolmente più veloce. Bisogna rimarcare anche l'effetto visivo che si innesca in queste circostanze: la pista risulta completamente bagnata e il cielo si oscura. Un cambiamento dinamico dei colori e della grafica interessante, che si conferma come uno dei principali vertici della grafica di F1 Race Stars.
Un altro power up, poi, consente a chi lo lancia di mandare verso la prima posizione la Safety Car. Questa si piazzerà davanti al primo classificato e ne limiterà la velocità, consentendo a chi sta dietro di avvicinarsi. Ma si possono anche trasformare i pneumatici in ruote di acciaio, in modo da recuperare le posizioni velocemente e impattare brutalmente gli avversari, che verranno letteralmente spazzati via. Una commistione tra fantasia e realtà molto gradevole, in definitiva.
Ma ci sono anche power up che non riguardano il mondo della Formula 1. Ad esempio, ci si può trasformare in razzo e guadagnare posizioni velocemente o essere immediatamente teletrasportati in una delle posizioni di testa o, ancora, emettere un'onda d'urto che manda in tilt le vetture vicine o usare un congegno che disturba le comunicazioni radio e impedisce di continuare a usare i power up per qualche secondo.
Le piste vanno al contempo interpretate. Ci sono, infatti, tre livelli di difficoltà: 1000cc, 2000cc e 3000cc. All'ultimo livello i motori delle vetture risulteranno maggiormente competitivi e questo influirà sulla velocità dell'azione. I giocatori hanno meno tempo per pensare e, soprattutto, devono dosare l'accelerazione e agire sul freno in prossimità delle curve più secche. A 1000cc, invece, il gioco è maggiormente rilassato: sembra quasi di giocare al rallentatore e questo rende questa modalità adatta per quei giocatori che vogliono semplicemente godersi gli scenari, senza impegnarsi molto nella sfida.
Ma i circuiti presentano tanti spunti che vanno sfruttati se si vogliono ottenere le massime prestazioni. In prossimità delle curve secche, infatti, si può notare come l'asfalto si tinga di strisce blu e bianche. Vuol dire che in quelle zone possiamo sfruttare il Kers. Nella parte con le strisce bisogna per tre volte rilasciare l'acceleratore e poi premerlo per qualche frazione di secondo. Vedremo che la batteria che compare nella parte posteriore della vettura si riempirà progressivamente. Alla fine del tratto in blu e bianco, infine, potremo sprigionare la rinnovata potenza del motore, consentita dal recupero di energia in fase di frenata, e avere un boost abbastanza consistente, anche se non quanto quello del DRS.
Le vetture, d'altra parte, possono rompersi. Ciò accade con le collisioni ma anche quando vengono brutalmente riportate a terra dopo essere state catturate da una bolla. I danni sono concreti, visto che le vetture possono perdere gli alettoni e le gomme possono allentarsi. In questi casi si perdono prestazioni e bisogna andare ai box per ripristinare lo stato ottimale dell'auto. A intervalli regolari nei circuiti si trovano, infatti, delle strade alternative: sono proprio i box e basta percorrerli per riparare l'auto. Imboccare queste strade produce una lieve perdita di tempo, perché allungano la strada da fare rispetto al circuito normale, e quindi scopo del giocatore deve essere quello di ricorrere il meno possibile alla riparazione dell'auto.