Sleeping Dogs, come un film sulle arti marziali

Sleeping Dogs, come un film sulle arti marziali

Abbiamo giocato la prima parte della campagna di Sleeping Dogs, il nuovo gioco d'azione di United Front Games la cui versione definitiva è prevista per agosto. Ecco le noste impressioni su un gioco che punta deciso sul suo sistema di combattimento corpo a corpo.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Una straordinaria atmosfera

Cinematograficità, personaggi che si muovono come gli attori dei film sulle arti marziali, uno scenario orientale finemente riprodotto, violenza e una fitta storia di polizia e di criminalità. Sleeping Dogs introduce diversi elementi di innovazione, legati principalmente al sistema di combattimento corpo a corpo e allo scenario, all'interno di una struttura classica, quella dei giochi d'azione free roaming alla Grand Theft Auto.

Il gioco, che è basato su un progetto che affonda le radici nella serie True Crime, è ambientato a Hong Kong ed è sviluppato da United Front Games, una software house finora conosciuta per la serie rivolta ai più giovani ModNation Racer. È formata da alcuni ex-dipendenti di EA Black Box, che ha curato alcuni dei capitoli più arcade di Need for Speed, e ciò risulta chiaro anche dal modello di guida impiegato nello stesso Sleeping Dogs. Risulta, infatti, più realistico rispetto ad altri giochi in stile Gta visto che le auto non sono un semplice strumento di morte, ma possono essere controllate con maggiore precisione.

Nella sequenza di introduzione di Sleeping Dogs un gruppo di poliziotti segue tramite una telecamera il tentativo di aggressione di alcuni criminali a un venditore ambulante, al quale evidentemente vogliono estorcere del denaro. I poliziotti parlano in cinese, mentre il giocatore può seguire i dialoghi grazie ai sottotitoli in italiano. Si tratta di una complessa operazione di polizia volta a catturare Wei Chen, che presto scopriremo essere il personaggio controllato dal giocatore.

Subito dopo il tentativo di cattura, il giocatore infatti prende il controllo di Wei Chen, nel tentativo di fuggire dalla polizia. C'è una sequenza di inseguimento piuttosto rocambolesca in cui il giocatore deve premere con tempismo sul tasto A (siamo su Xbox 360) per evitare gli ostacoli e arrampicarsi sugli elementi dello scenario. Si nota subito una certa profondità del motore fisico, visto che si può interagire con la quasi totalità degli elementi, mentre l'inseguimento richiede una certa dose di abilità per rimanere lontani dai poliziotti che inseguono, visto che non è immediato e pre-configurato come può essere in altri giochi.

In queste prime battute di Sleeping Dogs si nota subito un evidente taglio cinematografico. Abbiamo la sequenza d'azione appena descritta prima dei titoli, complessi dialoghi e inquadrature cinematografiche una volta che la scena si sposta nella prigione, subito dopo che la fuga di Wei Chen non è andata a buon fine e la polizia lo ha catturato.

Nel dialogo successivo apprendiamo come la polizia intenda utilizzare Wei Chen come infiltrato, dandogli molta libertà d'azione come misura estrema per contrastare la criminalità dilagante di Hong Kong. Wei Chen deve conquistarsi la fiducia delle varie organizzazioni criminali della città, agire dall'interno e riferire alla polizia i piani dei cattivi. Per far questo ha completa libertà, anche di compiere atti illegali se strettamente necessario.

Sleeping Dogs offre una completa immersione nella società orientale in cui è ambientato. Hong Kong è riscotruita con dovizia di particolari sia nei grandi palazzi che nei vicoli più angusti e bui. Le persone che popolano la città sembrano vive, hanno una loro consistenza e fungono anche da ostacolo quando Wei Chen si trova a dover fuggire da qualcuno o da qualcosa, mentre travolge praticamente ogni cosa gli si ritrovi davanti. I colori, il fumo che fuoriesce dai tombini, le grida dei venditori ambulanti, la guida a sinistra, sono tutti elementi che finiscono per ricreare una straordinaria atmosfera, vera e propria protagonista di questa produzione Square Enix.

 
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