Gotham City Impostors: ciarlatani in armi tra le strade di Gotham

Gotham City Impostors: ciarlatani in armi tra le strade di Gotham

Monolith e Warner danno alle stampe questo FPS multiplayer a squadre carico di ironia basato sul franchise di Batman: idea originale o bidone commerciale?

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Comparto tecnico

Passiamo ora al comparto tecnico. Data la firma dei Monolith, mi aspettavo due possibilità: un coraggioso investimento per un motore grafico performante capace di sfruttare le tecnologie attualmente disponibili (in passato la software house ha prodotto notevoli risultati in questi termini, si pensi al primo F.E.A.R.) oppure il banale riutilizzo di un engine già consolidato. La strada scelta dallo sviluppatore, anche per ragioni economiche (parliamo di un titolo budget) è stata la seconda: il motore è quello di F.E.A.R. 2, ma diciamo subito che non viene sfruttato come si potrebbe.

La grafica, come già detto, è in stile leggermente deformed, sul cartoonesco andante, dunque ogni elemento poligonale, dagli sfondi ai personaggi, non punta a vette di realismo, ma ad una resa funzionale che diverta il giocatore: le animazioni sono discrete, gli effetti grafici al minimo sindacale, la palette cromatica molto viva e allegra. Inutile parlare di fisica o di interazione con gli scenari, entrambe praticamente assenti.

Le mappe sono ricche di dettagli e lo sviluppo in verticale aggiunge davvero spessore al gameplay: oltre a correre in lungo e in largo gli scenari di gioco, infatti, grazie ai gadget in dotazione i giocatori potranno raggiungere i livelli superiori degli edifici rappresentati nelle varie mappe, dando così vita a strategie di gioco non possibili in titoli concorrenti dello stesso genere. Abbiamo però notato che non tutte le zone plausibilmente raggiungibili possono essere effettivamente raggiunte: ad esempio, nelle vesti di un perfido e infido cecchino, ho spesso cercato impervi ripari sulla cima delle strutture della mappa per freddare i nemici, ma spesso, pur puntando a zone visivamente accessibili (ad esempio il un tetto di una casa), nella scalata con il rampino siamo stati fermati da muri invisibili, rivelando così una fruibilità in verticale delle mappe solo parziale.

I menù (tutti localizzati in italiano) e le interfacce sono egregiamente realizzati, con una notevole cura del dettaglio, ed ogni schermata è sempre gradevolmente ricca di elementi. Ogni caratteristica del gioco è fornita di brevi introduzioni esplicative, spesso realizzate in forma di vignette o brevi cartoon con esilaranti versioni SD di Batman e Joker, sempre spassosi e gradevoli.

Insomma, la resa visiva è complessivamente discreta, non fa gridare al miracolo, ma fa il suo dovere per quanto necessario all'azione di gioco.

Il risvolto della medaglia di quanto fin qui esposto è certamente la fruibilità del titolo, che potrà girare su un'ampia fascia di configurazioni. Nelle impostazioni grafiche sarà possibile settare risoluzione, luminosità di base ed effettuare l'individuazione automatica delle best options, e nelle opzioni avanzate sarà possibile settare dettaglio degli effetti, anti-aliasing, dettaglio delle texture, attivazione delle ombre, filtraggio delle texture, dettaglio delle luci, dettaglio delle ombre, sincronia verticale, limite della quantità di suoni software consentiti.

Per la nostra prova abbiamo utilizzato un desktop di medie prestazioni:

  • Processore: AMD Phenom 9600 Quad-Core Processor 2,33 GHz
  • RAM: 4 GB
  • Scheda Video: NVIDIA GeForce 9800 GTX/9800 GTX
  • O.S.: Microsoft Windows XP SP3 32bit
che ci ha consentito di giocare fluidamente tenendo impostate al massimo praticamente tutte le opzioni grafiche.

Il comparto audio è ridotto all'osso, funzionale al gioco ma senza conferire valore aggiunto. Accanto ad una discreta collezione di effetti sonori, si segnalano battute, commenti ed insulti esclamati a pieni polmoni dai personaggi del gioco (ma solo in lingua inglese), che dopo un certo numero di partite rischiano però di suonare ripetitivi e meno divertenti dei primi ascolti. A parte qualche musichetta introduttiva, il commento musicale è invece praticamente assente.

 
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