World of Warplanes e l'incrocio tra MMO e simulatore di volo
Al Games Week di Milano Wargaming.net ha portato una nuova versione di World of Warplanes, il suo simulatore di volo che espande il concetto di gioco già visto alla base di World of Tanks. Vediamo quali sono le caratteristiche principali del progetto e come si espande rispetto al gioco precedente.
di Rosario Grasso pubblicato il 09 Novembre 2011 nel canale VideogamesUn mondo di aerei da guerra
World of Warplanes, pertanto, riprende la stessa impostazione di base di World of Tanks. Ancora una volta ci sono sessioni di gioco con 30 partecipanti e l'obiettivo è eliminare i 15 aerei avversari o tutte le basi del nemico. Le sessioni di gioco hanno una durata massima di 15 minuti. Il motore grafico impiegato, inoltre, è lo stesso BigWorld che sta alla base di World of Tanks: lo sviluppatore dice di averlo ampliato, e ciò consentirà di avere una grafica migliore e un dettaglio poligonale più sostenuto, e di averlo adattato ai combattimenti con gli aerei.
Il modello di guida degli aerei sarà una via di mezzo tra la simulazione pura e l'approccio immediato. Wargaming.net vuole coinvolgere il maggior numero di giocatori e quindi ha evitato di implementare un modello di comportamento degli aerei troppo ostico. Si potrà però giocare con quattro sistemi di controllo differenti: joystick, per i giocatori hardcore appassionati dei vecchi simulatori di volo; mouse e tastiera; tastiera; e gamepad. Quest'ultimo sistema è pensato per i giocatori occasionali, che non badano molto alla precisione nei movimenti.
World of Warplanes includerà veicoli militari di diverse epoche storiche fedelmente ricostruiti a partire dagli esemplari originali. Ci saranno aerei degli anni '30 o aerei che hanno partecipato alla Guerra di Corea, che sono i progenitori degli attuali aerei militari. Come nel caso di World of Tanks ci si può schierare dalla parte di una delle tre fazioni disponibili: Stati Uniti, Unione Sovietica o Germania.
Ci sono tre classi di base tra cui i giocatori possono scegliere: fighter aircraft, heavy fighters e storm trooper. I primi sono i più adatti nel combattimento aereo ravvicinato, i secondi per il fuoco pesante dalla distanza e gli ultimi per i bombardamenti al suolo. Scegliere un tipo di aereo piuttosto che un altro dunque comporta una specializzazione e l'acquisizione di un preciso ruolo nel combattimento. Per ogni tipo di aereo, inoltre, si ha accesso a specifiche armi e una certa serie di opzioni per personalizzare la scocca e i motori.
Durante la fase di beta testing ci saranno 60 aerei diversi divisi tra Usa, Urss e Germania. Wargaming.net parla dell'introduzione delle fazioni Gran Bretagna e Giappone prima del rilascio della versione definitiva, mentre nel corso del gioco includerà gradualmente altri modelli di aerei. In quest'ultimo caso non si tratterà di fazioni a sé stanti, ma di singoli modelli appartenenti a eserciti del passato, tra cui quello italiano, che combattono insieme agli alleati.
Ci saranno diverse mappe di gioco, circa 10 nella versione iniziale, con altre mappe che verranno aggiunte dopo il rilascio, e condizioni meteo variabili che avranno un effetto sulla manovrabilità dell'aereo. Come World of Tanks, anche questo secondo capitolo avrà un approccio immediato con un modello di volo divertente. I combattimenti saranno conditi da una serie di effetti speciali, che governeranno ad esempio le esplosioni, e si potranno compiere manovre spericolate. Gli scenari sono dettagliati, con la presenza di montagne, agglomerati urbani attaccabili e distese di liquidi su cui ci possono essere delle navi.
Nel momento in cui si raggiunge la parte finale della mappa il sistema prende automaticamente il controllo dell'aereo e lo spinge a tornare verso il fulcro dell'azione. La stessa cosa non succede se si va troppo in alto o se si cade in mare: in questi casi l'aereo si distruggerà.
Wargaming.net ha pensato di introdurre un sistema economico condiviso tra World of Tanks, World of Warplanes e il futuro World of Battleships. In dipendenza dal successo nelle battaglie, infatti, i giocatori acquisiscono crediti che possono essere spesi nella ricerca o nell'acquisto di nuovi moduli ed equipaggiamento. Allo stesso modo si ottiene del denaro, che quindi può essere condiviso con gli altri giochi. Se si vincono battaglie con i carri, insomma, si può spostare il denaro nella parte dedicata agli aerei e comprare nuovi aerei ed espansioni per questi.
Purtroppo Wargaming.net non prevede l'impiego di aerei, carri e navi all'interno della stessa partita. Quando abbiamo chiesto il perché di questo limite ci è stato risposto che sarebbe stato inutile, perché comunque i carri non avrebbero potuto attaccare gli aerei. Insomma, lo sviluppatore bielorusso intende mantenere il prodotto immediato, senza troppi fronzoli.
Rimane invariato il sistema di gestione delle battaglie tra sfide casuali e sfide con i clan che abbiamo descritto nel caso di World of Tanks.