World of Warcraft Cataclysm: uno sguardo alle novità
Fa un po’ impressione, a distanza di sei anni dalla release ufficiale, trovarsi a parlare ancora di World of Warcraft. E’ proprio questo però lo straordinario punto di forza del mmorpg Blizzard: la sua capacità di essere ancora sulla cresta dell’onda dopo un lasso di tempo che avrebbe mandato nello sgabuzzino qualsiasi altro videogioco. Un punto di forza che si regge su basi granitiche, a cominciare dalla cura maniacale di ogni dettaglio che costituisce il mondo di Azeroth e dall’attenzione costante che la Blizzard ha sempre avuto per le sue decine di milioni di giocatori.
di Jonathan Russo pubblicato il 06 Dicembre 2010 nel canale VideogamesBlizzardWorld of Warcraft
Conclusioni
Amatelo o odiatelo, World of Warcraft resta il mmorpg per eccellenza. Questa terza espansione segna una svolta per il gioco targato Blizzard e un coraggioso addio al passato: si cambia pagina, il mondo di Azeroth è più vivo e in guerra che mai, e l’esperienza di gioco non è mai stata così rapida, divertente e comoda. Con nuove razze, nuove combinazioni per le classi, una mappa di gioco tra il livello 1 e 60 quasi interamente riscritta, più i cinque nuovi livelli, l’introduzione di un nuovo sistema di Pvp e dei rated battlegrounds, Cataclysm è senza ombra di dubbio l’espansione più corposa e rivoluzionaria che si sia mai vista nei sei anni di vita del mmorpg.
Di più: è una nuova lezione data all’intera industria del videogaming su come si crea e porta avanti un mmorpg, una lezione di business, di capacità nel soddisfare gli utenti e soprattutto una lezione di coraggio nel prendere il gioco che tutti hanno amato per 6 anni e rivoltarlo come un calzino per ammodernarlo e renderlo ancora più fruibile. Nessun altro mmorpg si è mai spinto così in là, e dopo sei anni la Blizzard dimostra di avere ancora tutto da insegnare alla concorrenza.
Spiace solo che questa rivoluzione non vada a toccare anche le meccaniche in senso stretto del gioco, che restano fondamentalmente invariate. Ma è un dispiacere opinabile, che dipende ovviamente da cosa uno si aspetta. Certo è che la manovra fatta con il Path of the Titans ha lasciato un po’ di amaro in bocca, e l’impressione che nonostante la sua indiscutibile bravura la Blizzard abbia ormai grosse difficoltà a intervenire sul core del suo gioco, preferendo mantenere lo status quo delle cose piuttosto che rischiare di compromettere le meccaniche di un prodotto che appassiona oltre dodici milioni di giocatori.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon vedo l'ora di iniziare col Worgen
Fortunatamente gli è passata, ma quando un 17enne comincia a stare le ore, trascurando lo studio non mi sta bene. Il computer lo rivede fra tre mesi se va bene.
I giochi che non hanno mai un inizio e una fine, orientati molto nell'On-line sono pericolosi riguardo le ludopatie, in particolare sui minori..
Blizzard per questo è micidiale con sti .azzi di WoW e Starcraft II
vince chi riesce a trattare con le pinze questo "evento" di massa, (ma cmq a trattarlo) e a non farsi catturare troppo.
E' molto difficile riuscirci, ma approvo cosa dice Pier, però non proibirei categoricamente il MMORPG, poichè può sempre essere anche un modo per crescere. Più che altro, troverei un modo per evitare assuefazioni.
Fortunatamente gli è passata, ma quando un 17enne comincia a stare le ore, trascurando lo studio non mi sta bene. Il computer lo rivede fra tre mesi se va bene.
I giochi che non hanno mai un inizio e una fine, orientati molto nell'On-line sono pericolosi riguardo le ludopatie, in particolare sui minori..
Blizzard per questo è micidiale con sti .azzi di WoW e Starcraft II
Ludopatie? Bruciarsi il cervello? questi mi sembrano termini da giornalista... Io ho visto molti genitori e anziani bruciarsi il cervello davanti alla TV..
Tutto con moderazione è la regola... anche nel caso delle punizioni.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".