NBA 2K11: il miglior titolo sportivo di sempre?
In occasione dell'inizio della stagione dell'NBA, Gamemag offre la recensione dell'ultimo simulatore di 2K Games. Questa edizione è dedicata a Michael Jordan. Provata la versione XBox 360.
di Stefano Carnevali pubblicato il 27 Ottobre 2010 nel canale VideogamesXbox2K GamesMicrosoft
Come in televisione!
La serie di Visual Concepts, nelle sue ultime incarnazioni, ha raggiunto un livello di realismo ‘televisivo’ altissimo. Guardare –o giocare- una partita di Nba 2k ci mette nelle condizioni di seguire passo passo quanto avviene, nella realtà, sui network americani durante le trasmissioni dell’Nba. Ma con la versione 2011, si raggiungono inesplorati livelli di qualità audio-video. Inesplorati molto probabilmente da qualsiasi titolo sportivo.
Ogni partita è un tripudio per occhi e orecchie, tanto per quanto avviene in campo, quanto per tutto ciò che fa da contorno e supporto. Nba 2k11 supera di gran lunga per credibilità e varietà di situazioni anche i prodotti più curati da questo punto di vista (ad esempio Madden 11). La struttura segue di pari passo quanto avviene nelle trasmissioni televisive d’oltreoceano, con le telecamere che seguono i giocatori in ogni momento del pre-gara, dall’arrivo in bus, agli ultimi istanti nello spogliatoio. C’è un lavoro quasi maniacale dietro la realizzazione di numerosissime situazioni differenti: il vostro playmaker titolare è infortunato? Ecco allora le telecamere che si soffermano sul suo probabile sostituto, mentre scende dal pullman.
Nel pre-gara, a seconda delle volte, avremo scorci dall’esterno del palazzetto o dal chiuso degli spogliatoi. Oppure gustosi primi piani delle mascotte o delle cheerleaders. Il tutto supportato da un commento vario e profondo (numerosi riferimenti tattici, sorprendenti richiami alle partite precedentemente giocate DA NOI e interessanti approfondimenti sul background di giocatori e squadre), supportato dai collegamenti live da bordocampo, con gli inviati pronti a darci gli ultimi aggiornamenti a proposito di allenatori e giocatori. L’ottimo lavoro ‘giornalistico’ continua anche a gara in corso, quando il commento prosegue, pertinente e divertente.
Anche a livello di grafiche, si è al top: a seconda della data in cui si gioca avremo, come nella realtà, sovraimpressioni a tema (le zucche e il mostro di Frankestein ad Halloween, neve e addobbi a Natale e così via…), ci saranno le immancabili statistiche sponsorizzate, tra un quarto e l’altro avremo highlights e persino spot di gare future. Il culmine si raggiunge nel post partita, dove saranno a disposizione statistiche, sintesi, foto gallery e commenti d’approfondimento magistralmente realizzati.
Nessuno, mai, si era così avvicinato alla realtà.
La fedeltà prosegue anche sugli spalti: il pubblico si comporta come è lecito aspettarsi. Distratto e ‘calmo’ nei primi quarti (ma reattivo se la squadra di casa subisce torti arbitrali o gioca molto bene o male), si scalda verso la fine della partita, arrivando anche - se il match è particolarmente combattuto - a seguire gli ultimi minuti in piedi e facendo un gran baccano, rendendo il palazzetto una vera e propria bolgia. Perfetti anche suoni e musiche artificiali che accompagnano le azioni. Per la prima volta sono un fattore, visto che risaltano nel caos della partita, dando ‘ritmo’ alla squadra di casa o infastidendo gli ospiti. Ben fatto anche il vociare dei giocatori, così come le reazioni di allenatori, panchinari, staff, cheerleaders e mascotte.
Insomma: Nba 2k11 è dannatamente bello da vedere e ascoltare. Si tratta della più fedele trasposizione videoludica di uno sport.