Grafica e fisica di nuova generazione: Mafia II

Grafica e fisica di nuova generazione: Mafia II

Illusion Softworks, oggi 2K Czech, migliora l'originale Mafia in ogni aspetto. Si ritorna negli Stati Uniti al tempo della mafia con un prodotto che si colloca a metà strada tra film e videogioco.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Guida e sparatorie

Il modello di guida è decisamente realistico e divertente. Le macchine si scompongono a seconda delle condizioni meteo, perdendo aderenza quando c'è neve o pioggia, e il giocatore sente le sconnessioni dell'asfalto o la presenza di eventuali marciapiede o di altri elementi sulle strade. Inoltre, le varie auto che si trovano sulle strade di Empire Bay hanno un comportamento sempre differente, che obbliga il giocatore ad acquisire il giusto feeling con il mezzo prima di poterne avere le migliori prestazioni.

Vito può rubare qualsiasi delle vetture che si trovano sulle strade. Lo si può fare in tre modi: se la vettura è in movimento basta colpire il conducente e scagliarlo fuori dal veicolo, mentre se è parchieggiata a bordo strada si può rompere il finestrino e portarla via, e quindi causare dei danni, oppure forzarne la serratura. In quest'ultimo caso, si dà il via a un piccolo mini-gioco, in cui bisogna sbloccare la serratura della macchina con un grimaldello.

In Mafia II si possono guidare macchine sportive o utilitarie, camion, taxi, furgoncini, e così via. Le vetture del 1945 sono sensibilmente differenti rispetto a quelle del 1951, sia come modello di guida sia come fattezze esteriori. Quando si va in giro per le strade di Empire Bay bisogna stare attenti a restare dentro i limiti di velocità e a non causare danni agli altri veicoli e alla città. La polizia è infatti molto sensibile e se ci vede mentre stiamo compiendo un'infrazione ci seguirà con fare insistente. Bisogna guidare, dunque, in maniera pulita, soprattutto se si è all'interno di una missione, e in questo ci viene in aiuto l'opzione del limitatore di velocità.

La componente di guida è molto presente nella storia di Mafia II, e probabilmente è la meglio riuscita, ma un'altra componente importante è ovviamente quella da sparatutto. Quest'ultima è basata sulle coperture: le sparatorie infatti coinvolgono spesso un numero molto alto di gangster rivali, e solo proteggendosi con gli oggetti che si trovano sulla mappa si può contenere il numero di danni ricevuti. Nelle battute finali del gioco, le sparatorie sono molto difficili: personalmente, sono riuscito a finire il gioco solo memorizzando il comportamento dei gangster nemici, che è sempre uguale tra una rigenerazione e l'altra.

Il feedback delle armi è molto buono nel caso delle pistole e del fucile a pompa, mentre il Thompson, che è l'arma a cui si ricorre maggiormente, ci semba un po' "leggero". Il numero di armi a disposizione del giocatore, inoltre, è abbastanza basso, e questo rende i combattimenti leggermente ripetitivi a lungo andare. Le energie vitali del protagonista si ricaricano nel momento in cui non si ricevono più colpi, ma questa ricarica è molto lenta, e spesso genera dei punti morti durante le sparatorie poco gradevoli.

Altre due componenti piuttosto presenti sono quella da picchiaduro e la componente stealth. La prima è molto deludente. Basta, infatti, tenere premuto un tasto perché Vito eviti automaticamente gli attacchi del nemico. Ci sono poche combo e spesso sono inefficaci senza che ciò dipenda dalla bravura del giocatore. C'è una fase piuttosto prolungata, circa a metà della campagna, in cui si combatte esclusivamente con i pugni, che genera non poca frustrazione nel giocatore.

La componente stealth è classica, senza spunti realmente innovativi. Si usano le coperture e si procede al buio. Si possono avvicinare gli avversari alle spalle e stordirli o ucciderli senza farsi notare dalle altre guardie. Si rivela interessante soprattutto grazie agli scenari, sempre ottimamente ricostruiti e adeguatamente variegati.

 
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