Counter-Strike GO: perché i pro player giocano in 4:3

Counter-Strike GO: perché i pro player giocano in 4:3

Abbiamo fatto un viaggio nel mondo di Counter-Strike Global Offensive e degli eSport, alla ricerca delle migliori configurazioni usate dai pro player, delle impostazioni che permettono di avere vantaggi competitivi e di ciò che vuol dire eSport oggi, tra pubblico in crescita e sponsorizzazioni sempre più forti. Per aiutarci a districarci in questo articolato mondo abbiamo contattato Guglielmo Carraro, in arte "GUGLi", leader del team di CS GO di TeS Gaming, e Mauro Lucchetta, psicologo dello sport e dell'eSport.

di , Rosario Grasso pubblicato il nel canale Videogames
 

Gli eSport nell'epoca dello streaming

Twitch e, in misura ancora più netta, YouTube sono probabilmente i due media più al centro del processo di cambiamento a cui è andata incontro internet nell'ultimo periodo. Sempre più gente ama guardare eventi online, live streaming, sessioni di giocato di altri, tornei, e così via. È un fenomeno molto più dirompente di quanto si possa credere a una prima superficiale disamina, capace di muovere quantità considerevoli di denaro. All'interno di questa tendenza si iscrive la risalita degli eSport, sempre più preponderanti e sempre più meta di investimenti importanti da partner non necessariamente appartenenti all'industria dei videogiochi. Gli eSport, con ogni probabilità, sono il veicolo in assoluto migliore per capitalizzare i nuovi media video.

Quello che si verifica è un cambiamento nei punti di riferimento: per i cosiddetti Millennials non sono più la televisione e i suoi personaggi, ma proprio ciò che YouTube e Twitch veicolano. Con annessi e connessi, tra cui una rivoluzione del processo di formazione delle idee. I nuovi media introducono nuovi punti di riferimento e figure da seguire, anche e soprattutto nell'ambito sportivo, ed ecco che per i più giovani, e non solo, certi pro player diventano i beniamini così come una volta avveniva per i calciatori o i piloti di Formula 1.

Gli eSport sono il veicolo in assoluto migliore per capitalizzare i nuovi media video
"Noi ragazzi che siamo cresciuti giocando a questi giochi ora abbiamo la possibilità di vederli giocati al massimo livello, ed un po' ci rivediamo in loro, e si vede nei numeri di spettatori che nell'ultimo Major hanno superato i 2 millioni", ci ha detto Guglielmo "GUGLi" Carraro, che abbiamo raggiunto per percorrere insieme questo viaggio nel mondo di Counter-Strike e degli eSport.

GUGLi è un giocatore di esperienza e leader del team di Counter-Strike Global Offensive di TeS Gaming, una delle più famose multigaming italiane nata con Starcraft 2 ma poi espansa a molti altri giochi. Lui gioca dai tempi di Counter-Strike Source quando, insieme ai suoi compagni, è riuscito ad arrivare ai margini della Top 10 europea. Prestazioni che permisero a GUGLi di entrare a far parte dei dignitas per poi, con Global Offensive, approdare ai TeS nel ruolo di coach e di player.

Lui si descrive così: "Sono oramai 10 anni che gioco ai vari titoli di Counter Strike, partendo dal Source per poi continuare in Global Offensive. In Italia ho sempre giocato per il miglior team in Italia, o per uno dei due team che si contendeva il podio. Ed ho vinto tornei come le Esl Pro Series ed il Milan Games Week. Per quanto riguarda l'Europa invece sono l'unico player ad aver giocato in un team estero, per i Dignitas (inglesi), oltre ad aver fatto un buon piazzamento a tornei come il Copenhagen Games per Counter Strike Source. Ultimamente mi alleno dalle 3 alle 4 ore con la squadra tutti i giorni (Venerdì e Sabato esclusi) e credo che la pratica sia fondamentale. Principalmente per migliorare il gioco di squadra ma anche per prepare le varie granate da usare, per le tattiche prefissate sulle varie mappe".

"Esport ora come ora vuol dire stadi da basket pieni e biglietti che finiscono in 2 ore, tutto per vedere i propri beniamini vincere un torneo per millioni di euro. Per CSGO ogni torneo Major (Sponsorizzato dalla Valve) ha 500 mila euro di montepremio che si aggiungono a tutti i soldi ricavati dai vari sticker e firme per le armi", ha scritto ancora GUGLi.

GUGLi

Guglielmo "GUGLi" Carraro
GUGLi è uno dei migliori giocatori italiani di Counter-Strike Global Offensive
E allora è la solita questione del "tutto cambia, niente cambia". Se una volta gli appassionati si recavano in sala giochi e formavano i capannelli intorno al giocatore bravo di turno, ammiravano le sue gesta e continuavano a seguirlo e ad osannarlo, in un'epoca in cui è sempre più difficile per alcuni uscire di casa e socializzare di persona i capannelli delle sale giochi si trasformano nella chat di Twitch.

I giochi di riferimento una volta come oggi sono sempre pochissimi. Se ci pensate bene, il fenomeno eSport si traduce sostanzialmente in League of Legends, DOTA 2, qualche titolo Blizzard, e Counter-Strike Global Offensive. Il videogioco che risale sostanzialmente allo sparatutto creato nel 1999 come mod del primo Half-Life, dopo alcune rivisitazioni grafiche, è ancora un cardine ben solido per gli appassionati di sport elettronico: addirittura in assoluto il secondo titolo più giocato su Steam dopo DOTA 2. Se una volta il cambio di cabinato da parte del gestore rappresentava un momento di spaesamento per tutta la "community" degli appassionati dei videogiochi, anche oggi si fa "capannello" intorno a pochi titoli che assurgono a punti di riferimento e si vuole cambiare il meno possibile.

"Counter-Strike è cambiato tanto ma allo stesso tempo la base del gioco è la stessa", ci dice ancora GUGLi. "Sulle prime versioni da 1.0 alla 1.6, quasi tutti i muri erano fatti praticamente di carta pesta, il che vuol dire che si poteva sparare attraverso e uccidere la gente senza neanche vederli, da un muro all'altro. Ora come ora invece è molto più difficile siccome solo alcune porte ed altri elementi si possono trafiggere con i proiettili. Oltre questo nelle varie edizioni sono state aggiunte armi e granate nuove, come la molotov o la tec-9 che ora come ora sono usate tantissimo su Global Offensive, oltre ad alcune mappe che vengono aggiunte o rifatte ogni anno. Io oramai gioco da 10 anni e credo che nel futuro a Counter-Strike troveremo ancora un paio di armi nuove, ma sopratutto vedremo moltissime mappe nuove che ciclicamente verranno aggiunte per diversificare lo stile di gioco".

Counter-Strike Global Offensive è un rifacimento della versione originale di Counter-Strike e Valve ha voluto variarlo pochissimo, proprio per preservare lo stesso feeling di gioco e contenere lo spaesamento dei giocatori al cambio di versione. È per questo che nasce da una filosofia di gioco vecchia e da una concezione delle meccaniche ormai in disuso: per esempio non si può andare in ironsight. Proprio per aderire il più possibile a questa filosofia i giocatori di CS GO, e anche i pro player, usano dei settaggi ormai superati. Molti di loro, ad esempio, amano giocare con l'aspect ratio di 4:3. Ma si tratta di una mera scelta filosofica o questo può consentire di ottenere vantaggi competitivi?

 
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