Wolfire Games denuncia Valve: Steam è un monopolio, sopprime la concorrenza
Wolfire Games, lo studio dietro giochi come Overgrowth e Receiver, ha intentato una causa antitrust contro Valve. La software house sostiene che Valve abusa della sua posizione dominante nel mercato dei giochi per PC e sopprime la concorrenza.
di Manolo De Agostini pubblicata il 30 Aprile 2021, alle 17:01 nel canale VideogamesValveSteam
23 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoFrancamente la vedo piuttosto problematica, tu vendi una chiave Steam su un altro sito, Valve non ci prende una mazza eppure ti mette ugualmente a disposizione il client e l'infrastruttura per distribuire il gioco, e ti lamenti di non poterla vendere a prezzo inferiore ?
Monopolisti si, fessi no.
La parola "monopolio" e la frase "abuso di posizione dominante" viene usata a sproposito. Steam non è un monopolio, nemmeno de facto, in quanto ha degli store concorrenti, alcuni anche molto forti come GOG ed Epic store (sebbene sono contrario alla politica di quest'ultima e non credo sia sostenibile).
L'abuso di posizione dominante e poi tutto da dimostrare, in quanto non mi sembra tanto dissimile da quello che fa epic che proprio nega l'approdo su altri store di alcuni giochi in esclusiva, anzi mi sembra peggio negare del tutto che un gioco possa essere venduto da un'altra parte rispetto al tuo store.
Questi sono accordi commerciali:
- Epic paga gli sviluppatori per far uscire il loro gioco solo da loro.
- Steam garantisce la distribuzione del gioco a patto che in store non affiliati a steam il prezzo non sia inferiore a quello che trovi su steam. Ciò significa che se cerchi un videogioco su Fanatical o Greenmangaming lo puoi trovare a prezzi più bassi che non su steam ed ho controllato io stesso durante gli ultimi saldi di steam quando ho comprato Shadow tactics su Greenmangaming piuttosto che su steam in quanto costava di meno.
Questo imho e' un punto centrale che molti sembrano sminuire in favore della comodità che gli store online indubbiamente portano, ma senza vederne il lato "materiale" che si perde.
Il comprare un supporto fisico, sia esso musica o gioco o film, comporta avere l'oggetto tra l'altro con scatola, manuali, etc.. e in qualsiasi caso essere il proprietario. Contratti o non contratti post-acquisto il videogioco era di propria proprietà. Ho ancora diversi videogiochi degli anni'90 senza contare quelli per le home console degli anni 80, originali con tanto di scatole e manuali appunto.
Capisco la comodità di trovare un titolo a cifre piu' basse e averlo subito installato e infatti non critico la logica degli store semmai noto quanto tutto resta legato a client, key, installazioni da remoto. Preferivo il concetto vecchio stile del supporto e della chiave nella scatola. Gia' ai tempi di Half Life 2 la questione era ben piu' discussa.
Se stai rivendendo una chiave che hai generato ripeto gratuitamente da Steam, puoi rivenderla dove vuoi ma devi venderla ad un prezzo non inferiore al prezzo steam, queste chiavi poi vengono riscattate su steam e si utilizzano tutti i servizi Steam anche se Valve non ci ha guadagnato nulla su queste chiavi.
Questi vogliono solo farsi un pò di pubblicità.
Sono andato a cercare e vendono i loro giochi solo su steam o siti come humble bundle che rivendono chiavi Steam, almeno prima di fare causa ad uno degli store vuoi provare a mettere in vendita il gioco su un altro store? I loro giochi non non sono presenti ne su uplay, ne su gog, ne su origin, ne su windows store e ne su epic store ( che da quello che so o sei già affermato o per gli indie solo se gli dai l'esclusiva te lo pubblicano il gioco, ecco quanto sono pro sviluppatori quelli di epic eheh )
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