Verificare l'età dei bambini in tempo reale nei videogiochi con l'analisi del volto: l'idea della ESRB

Verificare l'età dei bambini in tempo reale nei videogiochi con l'analisi del volto: l'idea della ESRB

La ESRB, l'ente statunitense per la classificazione dei videogiochi, vorrebbe analizzare i volti dei giocatori, soprattutto i minori, per evitare che accedano a titoli classificati per un pubblico "maturo" o "esclusivamente adulto".

di pubblicata il , alle 13:49 nel canale Videogames
 

La ESRB ha sottoposto alla FTC un documento di 24 pagine in cui viene descritto un nuovo metodo per verificare l'età degli utenti in modo da accertarsi che abbiano accesso a contenuti adatti a loro. Per realizzare questa funzione sarà necessario analizzare il volto del giocatore, anche e soprattutto nel caso dei bambini.

Si tratta di una soluzione che ha già scatenato un'accesa discussione, come ogni contesto che coinvolge i minori. In sostanza, al giocatore viene richiesto di caricare una foto o scattarla attraverso la webcam o fotocamera integrata nel dispositivo. In questo modo vengono analizzati i dati biometrici dell'utente per determinarne l'età. Per fare ciò, la ESRB si avvarrebbe dei sistemi di Yoti, una società specializzata proprio nella verifica dell'età.

Successivamente, viene verificata la presenza umana dal vivo per confermare che il soggetto nella foto sia lo stesso che sta accedendo al contenuto in quel momento. La proposta è stata presentata insieme a SuperAwesome, una sussidiaria software di Epic Games facente parte dell'ente di classificazione.

Naturalmente, l'idea che i bambini vengano ripresi e fotografati ha immediatamente scatenato la polemica, in quanto la società raccoglierebbe milioni di loro foto ogni giorno. Tuttavia, la ESRB ha chiarito che queste foto verrebbero cancellate in maniera permanente subito dopo la verifica e non verrebbero utilizzate da Yoti per scopi di apprendimento. Secondo la ESRB i vantaggi sono nettamente maggiori rispetto ai rischi.

Il motivo di una procedura così complessa è piuttosto semplice: tenere i contenuti "M" (Mature) e "A" (Adult Only) fuori dalle mani dei minori. D'altro canto, sappiamo tutti che titoli come Call of Duty sono maggiormente frequentati da minori, nonostante abbiano una classificazione "M" o "A".

La ESRB, quindi, sostiene che questo sistema le consentirebbe di conformarsi al regolamento sulla protezione della privacy online dei bambini (COPPA) applicato dalla FTC nel lontano 1998. Il problema è che alcuni servizi possono essere distribuiti tra i bambini di età superiore ai 13 anni, ma altri sono strettamente riservati a un pubblico adulto, eppure facilmente accessibili da chiunque.

Una proposta che senza dubbio fa riflettere, ma che potrebbe effettivamente tamponare un problema che da anni affligge il mondo di internet mettendo talvolta in pericolo i minori. Cosa ne pensate? Mettereste a disposizione i dati biometrici dei vostri figli per evitare che accedano a contenuti non adatti alla loro età?

7 Commenti
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Jack.Mauro26 Luglio 2023, 14:17 #1
Che bell'idea.... di 💩 (peccato non si veda l'emoji sul sito, solo nel forum)
cignox126 Luglio 2023, 14:33 #2
--Mettereste a disposizione i dati biometrici dei vostri figli per evitare che accedano a contenuti non adatti alla loro età?

Certamente! Quello, il dna, l'impronta vocale, digitale e le foto delle vacanze.
belta26 Luglio 2023, 14:40 #3
Nell'89 a 5 anni andavo nella videoteca dell'amico di mio padre uscendo di casa da solo a piedi e rientravo con un film horror al giorno.

A una festa di compleanno delle elementari ho traumatizzato mezza classe con l'Esorcista, mia madre sobillata di telefonate il giorno dopo dai vari genitori incazzati, un mio amico non si è lavato per una settimana perché aveva paura a stare in bagno da solo.
Hiei360026 Luglio 2023, 14:49 #4
Distopia portami via
Saturn26 Luglio 2023, 15:00 #5
Originariamente inviato da: belta
Nell'89 a 5 anni andavo nella videoteca dell'amico di mio padre uscendo di casa da solo a piedi e rientravo con un film horror al giorno.

A una festa di compleanno delle elementari ho traumatizzato mezza classe con l'Esorcista, mia madre sobillata di telefonate il giorno dopo dai vari genitori incazzati, un mio amico non si è lavato per una settimana perché aveva paura a stare in bagno da solo.


RESPECT !
Sandro kensan26 Luglio 2023, 15:02 #6
Mettere il volto dei bambini in un data base per il loro bene. Manco fossero criminali...
giovanni6926 Luglio 2023, 23:15 #7
Piuttosto una eGame IDcard gestita dal governo che mettere dati biometrici online per proteggere i minori da parte di una società privata. La proposta mi sembra un pretesto per schedare i bambini.

Quando leggo di queste cose, vorrei vedere analisi di avvocati che si leggono le privacy policy e terms of use per spiegare alle associazioni di genitori come funziona davvero .. come tutta la storia si regge, dove, come, chi ha accesso ai dati, come si monetizza un business del genere, ..ecc
Come verificare che "We make money by charging businesses to check the identity details of their customers.
Our systems are built in a way that means only the user can access their data, which means we cannot mine or sell user data to third parties." sia vero....

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