Un pro player omosessuale di League of Legends ha criticato l'industria eSport perché troppo poco inclusiva
Il giocatore di eSport Biofrost si è dichiarato gay e tramite Twitter ha criticato l'industria per la sua mancanza di inclusività
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Maggio 2022, alle 14:42 nel canale VideogamesLeague of Legends
59 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoda come scrivi sembra quasi sia il lavoro a dover arrivare da te e non viceversa, probabilmente non troveremmo mai un punto di incontro ma no problem. rispetto il tuo punto di vista
Mi sembra che tu stia dicendo "se non trovi un lavoro adatto a te allora sei tu che non ti sei impegnato abbastanza per trovarlo", ma ti posso assicurare che ci sono moltissimi casi in cui non è così, al di là del fatto che la tua *personale* esperienza ti dica il contrario.
ho un team di 10 persone, per tutto il tempo del lavoro sono solo a contatto tra di loro, che passano il tempo a ruttare e scoreggiare.
ho un altro team di 10 persone, per tutto il tempo del lavoro sono solo a contatto tra di loro, che passano il tempo a bestemmiare e insultarsi.
ambedue i team hanno un rendimento ottimale. a vietargli tali libertà vedrei un rendimento calare del 50% con annesso mancato entusiasmo del team e sfaldamento dello stesso.
esempi divertenti per passare un messaggio: non è necessario appiattire il tutto per tutelare un ipotetico prossimo, ci sono infiniti posti di lavoro. che ognuno trovi il posto a lui più congeniale
Il problema non è valutare il rendimento e aver paura di modificarlo cercando di limitare comportamenti grotteschi delle persone.
Il problema è tutelare colui (coloro) che in mezzo a questi comportamenti grotteschi ci finisce ed è a disagio (cit. "sta male". Il diritto al lavoro non dovrebbe esser inficiato da situazioni in cui la gogliardia passa sopra alla sensibilità umana.
Qua si parla di minoranze e inclusività, non di reddittività di gruppi omogenei di persone che lavorano meglio assieme, che è proprio il contrario di inclusività e tutela, ossia escludo chi mi rallenta l'opera.
Non a caso abbiamo leggi in Italia (che spesso che non vengono fatte rispettare) per le assunzioni di quote di invalidi nelle aziende, la maggiorparte dei quali non vengono aihmè "inclusi" in tanti scenari lavorativi proprio per la loro invalidità.
Infine il lavoro giusto per una persona non lo devono dettare i colleghi e collaboratori con cui ti ritrovi. Quello è l'ambiente di lavoro, non tipo di lavoro.
Il problema è tutelare colui (coloro) che in mezzo a questi comportamenti grotteschi ci finisce ed è a disagio (cit. "sta male". Il diritto al lavoro non dovrebbe esser inficiato da situazioni in cui la gogliardia passa sopra alla sensibilità umana.
Qua si parla di minoranze e inclusività, non di reddittività di gruppi omogenei di persone che lavorano meglio assieme, che è proprio il contrario di inclusività e tutela, ossia escludo chi mi rallenta l'opera.
Non a caso abbiamo leggi in Italia (che spesso che non vengono fatte rispettare) per le assunzioni di quote di invalidi nelle aziende, la maggiorparte dei quali non vengono aihmè "inclusi" in tanti scenari lavorativi proprio per la loro invalidità.
Infine il lavoro giusto per una persona non lo devono dettare i colleghi e collaboratori con cui ti ritrovi. Quello è l'ambiente di lavoro, non tipo di lavoro.
si parlava di sessualità nell'articolo e non di invalidità. ci mancherebbe sia doveroso dare dignità a chi da solo non può farcela
L'esempio di inclusività è pertinente, a fronte di una gravità ben diversa.
Non è però così lontano il periodo in cui l'invalido veniva semplicemente accantonato in quanto non produttivo oppure non abbastanza produttivo.
Oggi, se escludi gli omo perchè gli etero da soli rendono di più, stai comunque levando la dignità ad una persona perchè diversa da altri.
Un genio della finanza non deve cambiare lavoro e cercarne un altro se è omosessuale perchè capita in uffici corporativi dove ogni volta che arriva al lunedì gli urlano "ciao buliccio, quanti ne hai presi sto weekend?"
Cosa fa apre una attività propria dove assume solo chi lo rispetta perchè altrove lo scherniscono?
Oppure cambia uffici come calzini finchè non trova dove sono tutti pro-inclusività e rispettano la sua sensibilità?
Il discorso vale per qualunque altro ambiente di lavoro.
Il troglodismo non è giustificazione di niente e l'emarginazione è un problema grave.
Negli esports (ma anche in altri sport) se non si tutela chi può eccellere in tali attività, decade il concetto stesso di competizione.
Vessare chi la pensa diversamente è una cosa tra le più meschine di cui la mente umana è capace.
Con i due team hai fatto un esempio molto calzante [SIZE="1"](giusto per informazione, mi troverei benissimo in entrambi)[/SIZE]
Come ho detto prima in certe situazioni ti capita di agire o parlare in un certo modo senza poi "intenedere davvero" ciò che dici.
E' un modo di imprecare o comportarsi che ci viene inculcato inconsciamente da un insieme di elementi culturali e che semplicmente richiede tempo per andare via..
Basti pensare ad esempio che quando ero bambino era normale insultare qualcuno con "frocio" o "handicappato".
Gia oggi le generazioni più giovani (se non influenzate negativamente) non usano più "handicappato" perchè è entrato nella logica culturale che usare quella parola come insulto è di pessimo gusto e vieni subito schifato da tutti.
Idem gli insulti razziali.
Adesso la battaglia per il progresso è incentrata su "frocio".. questione di tempo e la sensibilità cambierà anche su quello.
[SIZE="1"]Certo, streminando in modo sistmeatico specifiche categorie di ritardati ciucciacristi si farebbe tanto tanto prima.. ma quello sarebbe il modo ideale dove vorrei vivere io.[/SIZE]
Non è però così lontano il periodo in cui l'invalido veniva semplicemente accantonato in quanto non produttivo oppure non abbastanza produttivo.
Oggi, se escludi gli omo perchè gli etero da soli rendono di più, stai comunque levando la dignità ad una persona perchè diversa da altri.
Un genio della finanza non deve cambiare lavoro e cercarne un altro se è omosessuale perchè capita in uffici corporativi dove ogni volta che arriva al lunedì gli urlano "ciao buliccio, quanti ne hai presi sto weekend?"
Cosa fa apre una attività propria dove assume solo chi lo rispetta perchè altrove lo scherniscono?
Oppure cambia uffici come calzini finchè non trova dove sono tutti pro-inclusività e rispettano la sua sensibilità?
Il discorso vale per qualunque altro ambiente di lavoro.
Il troglodismo non è giustificazione di niente e l'emarginazione è un problema grave.
Negli esports (ma anche in altri sport) se non si tutela chi può eccellere in tali attività, decade il concetto stesso di competizione.
Vessare chi la pensa diversamente è una cosa tra le più meschine di cui la mente umana è capace.
una femmina farà più fatica a fare l'operaio in quanto geneticamente più debole e il maschio farà fatica a fare il babysitter in quanto le femmine sono più predisposte? la mia risposta è SI e se mi chiedono di interesserami a queste problematiche (inclusività gli rispondo CHISSENE.
ovviamente questo CHISSENE è basato sulle mie esperienze lavorative, come dicevo prima non ricordo di discriminazioni di alcun tipo nell'assumere gente e ho assistito a outing con nessun tipo di conseguenza.
nei posti di lavoro in cui una persona dovesse venire presa di mira (mobbing) devono venire presi provvedimenti, ma è qualcosa già detta da me più volte in questo thread
Magari sarebbero più contenti se non li insultassi (del resto uno può essere più o meno sensibile, ma un insulto è un insulto), e sarebbero ben contenti di fare a meno delle due risate (che magari sono solo di circostanza).
Giusta osservazione, anche se in realtà probabilmente è l'opposto: di mio sono poco portato all'offesa e alla goliardata, ma a volte capita di adeguarmi. Ripeto, solo con pochissime persone al mondo (saranno 3-4, non di più, che conosco da 30 e più anni e con cui ho condiviso parecchio.
Se non ne fossi assolutamente certo, eviterei.
By(t)e
Sarebbe un mondo noioso, inoltre un mondo senza insulti sarebbe il luogo ideale dove pronunciare il primo insulto
Ma che te ne frega di dire a tutti che sei gay, e di sapere chi è gay tra i giocatori?
Ma gioca e basta, invece di rompere le palle pure agli organizzatori degli eSport?
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".