Tribunale tedesco respinge istanza su rivendita del software scaricato su Steam

Un'istanza di un gruppo tedesco per la difesa dei consumatori a proposito della rivendita del software su Steam è stata respinta dalla Corte Regionale di Berlino.
di Rosario Grasso pubblicata il 11 Febbraio 2014, alle 08:01 nel canale VideogamesSteam
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon so come funzioni di preciso, ma credo che Steam le licenze le paghi ai produttori.. Probabilmente deve versare ai vari produttori/distributori una percentuale di quello che guadagna dalla vendita dei loro giochi. Con il discorso dell'usato questo decadrebbe perché steam farebbe soldi offrendo un servizio (e non la vendita di un bene) su un prodotto per cui il produttore è già stato pagato.
Per il discorso degli sconti hai ragione ed infatti è il problema più grosso.. d'altra parte magari non tutti hanno voglia di aspettare un anno o due che il prodotto che hanno preso di mira venga scontato (io ho aspettato quasi un anno per prendere borderlands 2 per questo motivo).
Tipo è ridicolo che io e mio fratello ogni volta abbiamo problemi perché se io sloggo sul mio pc e lui logga sul suo è macello con la cache e tutto il resto...
Idem quando avevo sia portatile che fisso, alla fine il portatile lo tenevo sempre offline e ho rinunciato per un periodo a scaricare aggiornamenti o nuovi giochi perché altrimenti era una pena...
Anche solo una condivisione dei giochi fra 3/5 account "famiglia" cambierebbe radicalmente l'attitudine nei confronti di steam.
Lo stanno facendo, c'è il programma di condivisione dei giochi con membri della famiglia attualmente in beta. Puoi condividere la tua libreria con 10 persone, l'unica limitazione è che 2 persone non possono giocare contemporaneamente con giochi della stessa libreria (anche giochi diversi purtroppo).
mi piacerebbe che quando passerò a miglior vita che i miei figli abbiano la possibilità di ereditare il mio account steam, che ha un certo valore economico, così come tutti gli altri miei beni.
Lascia la password da un notaio con precise disposizioni (insieme a quella dell'account email collegato).
Al limite scrivi il tutto su un fogliettino e tienilo al sicuro, dovrebbe essere sufficiente: dubito che gli eredi inizino una battaglia legale o impugnino un eventuale testamento riguardo questo punto.
Certo l'utilità dei tuoi titoli tra parecchi anni credo sia nulla, riesco solo ad immaginare la gioia degli eredi per avere la possibilità di giocare a Team Fortess o COD o qualunque altro titolone odierno nel 2070 (o più tardi).
Comunque si può fare.
PS:
Steam è una società privata che potrebbe anche chiudere domani e cancellare tutto.
Inoltre c'è il discorso da fare sul possesso del bene e sulla licenza d'uso del bene.
mi piacerebbe che quando passerò a miglior vita che i miei figli abbiano la possibilità di ereditare il mio account steam, che ha un certo valore economico, così come tutti gli altri miei beni.
Più che altro mi piacerebbe avere delle tutele sulla licenza di uso del software, ovvero non che ieri l'ho comprato e domani me lo tolgono senza dire nulla... Cosa che non è mai specificata...
Metti che tirino su un market parallelo in cui puoi facilmente mettere e cercare giochi usati: il prezzo dei giochi è fisso al (per dire) 75% del prezzo del gioco originale, Steam si tiene un terzo del costo e lascia i 2/3 all'utente che ha venduto sotto forma di soldi nel wallet di steam (quindi comunque da riusare all'interno della rete steam).
Chi compra riceve un leggero sconto per un gioco che è perfettamente identico ad uno nuovo e l'unico disagio consiste nel trovare qualcuno che lo venda.
Chi vende recupera metà dei soldi che ha speso per prendere nuovi giochi (o giochi usati).
Steam guadagna su licenze che ha già acquistato per cui non ha di conseguenza alcuna spesa nei confronti degli sviluppatori. Oltretutto reimmette soldi nel circuito portando la gente a fare nuovi acquisti.
Gli unici a rimetterci sono quest'ultimi (salvo poi vedere fenomeni per cui il mercato maggiormente movimentato finisce per far bene pure a loro), ma del resto non è niente che non succeda già da una vita con i vari gamestop e simili.
Fra l'altro sono pronto a scommettere che la domanda supererebbe l'offerta visto che ci sono tante persone (me incluso) che prendono giochi con scopo quasi collezionistico e poi non vogliono separarsene, quindi non è che le vendite normali verrebbero affossate.
La sua utilità è comunque molto relativa.
Se per un Tomb Raider per PS4 da 70 euro capisco la necessità di cercare di rivenderlo per magari rifarci 30 euro, siamo veramente in zona pezzenti per un Tomb Raider per PC da 2,8€.
Si, che è sempre una percentuale delle vendite, solo quella maggioritaria anziché essere quella minoritaria e non mi pare di aver scritto il contrario.
Per questo dicevo che forse farebbero più soldi a prendersi il 33% di una vendita scontata che non l'x% di una vendita a prezzo pieno (non so quali siano le commissioni della Valve verso le software house, ma credo di aver letto da qualche parte che variano di caso in caso).
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