Take-Two conferma i tagli al personale, ma non dovrebbero coinvolgere gli studi
Take-Two ha confermato i vociferati licenziamenti che sembrano colpire l'area organizzativa della società. Le possibili riduzioni del personale erano già state manifestate nella riunione con gli investitori del terzo trimestre 2022.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 08 Marzo 2023, alle 11:31 nel canale VideogamesTake-Two
Take-Two ha confermato le voci circolate sui licenziamenti ed emerse con un post su Twitter di Jason Schreier di Bloomberg. La società ha dichiarato che si tratta di "azioni necessarie a posizionare l'azienda per un altro lungo periodo di successo". Tuttavia, non ha fornito ulteriori dettagli sulle azioni intraprese.
Video game publisher Take-Two is laying people off today in its Private Division label and other divisions, sources tell Bloomberg. Spokesman Alan Lewis says the cuts "will better align our organization with our long-term priorities" and that the impact on dev teams is "minimal."
— Jason Schreier (@jasonschreier) March 7, 2023
Schreier ha scritto ieri che il publisher stava effettuando alcuni licenziamenti nell'ambito di Private Division, l'etichetta editoriale dietro titoli come OlliOlli World e Kerbal Space Program. Take-Two però non ha specificato quanti dipendenti siano coinvolti né in quali divisioni dell'azienda.
In una dichiarazione rilasciata a PC Gamer, il publisher ha affermato di aver fatto tagli mirati negli uffici statunitensi, e più specificamente nelle aree delle "operazioni aziendali e della pubblicazione di etichette", le quali avrebbero "un impatto minimo sugli studi di sviluppo". In sostanza, pare che il publisher stia solo rivedendo la parte organizzativa, mentre i progetti e gli studi di sviluppo non sarebbero stati colpiti.
Il tutto, però, pare non riguardare solo il contesto nordamericano: Take-Two ha sottolineato che ha avviato altre procedure in conformità con le legislazioni locali (al di fuori degli USA quindi) che potrebbero comportare ulteriori tagli. La ragione sarebbe un allineamento dell'organizzazione con gli obiettivi a lungo termine.
In realtà non si tratta di azioni inaspettate, in quanto l'editore aveva già discusso un piano di riduzione dei costi nel terzo trimestre dello scorso anno. Il piano prevedeva un risparmio di 50 milioni di dollari che avrebbe avuto un impatto su "personale, processi, infrastrutture e altre aree".
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