Square Enix continuerà a creare titoli single-player, il concetto di gioco come servizio non è univoco

Square Enix continuerà a creare titoli single-player, il concetto di gioco come servizio non è univoco

Yosuke Matsuda, presidente e CEO di Square Enix, ha confermato che la sua compagnia non smetterà di dedicarsi ai titoli single-player

di pubblicata il , alle 19:01 nel canale Videogames
Koch MediaSquare Enix
 

Nei mesi scorsi Square Enix ha espresso l’intenzione di mettere da parte le esperienze di gioco narrative a favore dei cosiddetti “giochi come servizio”, quei titoli incentrati esclusivamente sulla componente multiplayer online e perciò idonei di garantire introiti e copertura mediatica per un lasso di tempo più esteso rispetto alla maggior parte dei prodotti tradizionali.

Lo scorso anno il tema dei giochi come servizio ha generato molto dibattito in seno alla community dei giocatori, specialmente a seguito alle polemiche che hanno investito Star Wars: Battlefront II a causa dell'uso aggressivo delle microtransazioni da parte di Electronic Arts.

Yosuke Matsuda, presidente e CEO di Square Enix, ha recentemente rilasciato una nuova intervista nella quale cerca di correggere il tiro rispetto alle precedenti dichiarazioni rilasciate dai vertici aziendali. Nello specifico, il dirigente giapponese ha osservato che il concetto di gioco come servizio non abbia un significato univoco, ma anzi sarebbe proprio l'opposto.

"Gioco come servizio ha un'accezione molto ampia, può significare molte cose! Recentemente le persone hanno discusso delle casse premio e di chi non le utilizza in modo adeguato, credo sia tutto legato a una cattiva percezione che la gente ha per il mondo dei giochi come servizio", spiega Matsuda.

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"Il modo in cui ci stiamo rapportando alla materia prevede di tenere le persone occupate con i nostri giochi per periodi di tempo più lunghi. È esattamente così che ci rapportiamo al problema. Il modo in cui usiamo questa espressione... l'intera idea, in particolare per un gioco single-player, è che si debba pubblicare il gioco e continuare ad aggiungere nuovi contenuti per tenere gli utenti coinvolti”.

“Ciò aiuta a rendere i titoli più completi e porta più giocatori ad avvicinarsi al gioco originale. Questo è grossomodo l'approccio che abbiamo rispetto al concetto di gioco come servizio, ed ecco perchè descriviamo i giochi come servizio in questo senso", ha proseguito.

Accennando alle polemiche sorte sulle casse premio, Matsuda ha aggiunto che questi strumenti, pur facendo ormai parte del mercato attuale, non dovrebbero essere d’impedimento alla corretta fruizione del gioco da parte degli utenti. "È una pessima cosa avere casse premio che agiscono in questo modo sull'esperienza del giocatore, o che la riducono in qualche modo. È chiaramente una cosa negativa. Bisogna pensare a cosa aggiungono all'intera esperienza di gioco e a come si adattano rispetto al design. Credo che sia questo il modo di approcciarsi alla questione".

Nella parte finale dell’intervista Matsuda ha confermato che Square Enix non smetterà di dedicarsi ai titoli single-player. "Sicuramente continueremo a realizzare giochi single-player. Attualmente abbiamo a disposizione ancora più piattaforme e opportunità per proporre questo tipo di titoli alle persone", ha concluso. "Ad esempio su mobile, non stiamo semplicemente cercando di creare giochi free-to-play, ci stiamo occupando di titoli single-player, di ripubblicare vecchi titoli e di proporne nuovi. Switch è un'altra grande piattaforma su cui proporre giochi single-player, pertanto abbiamo un sacco di opportunità e vogliamo davvero continuare su questa strada".

1 Commenti
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GiGBiG06 Febbraio 2018, 21:30 #1
E' preoccupante che sia necessario dirlo...

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