Nintendo: continua anche in Italia la battaglia contro i dispositivi R4

Nintendo annuncia due nuove significative vittorie nella lotta contro la pirateria: i tribunali di Roma e Palermo hanno confermato l'illegalità dei dispositivi che permettono l'utilizzo di giochi non originali
di Fabio Gozzo pubblicata il 25 Ottobre 2010, alle 08:13 nel canale VideogamesNintendo
34 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPer il resto del mondo i beni fondamentali sono altri.
Non può esistere un cartello su un bene così chiaramente di lusso: se il prezzo viene fissato verso l'alto l'industria dei videogames chiude, perchè la gente, diversamente da te, non è così dipendente.
Il tuo mi sembra più un problema personale...
Tutto questo senza offesa e con la massima cordialità!
Seconda cosa: io non so quanti anni hai tu, ma io vado verso i 40 e non ho mai avuto una console o un videogioco sul pc, non perchè non posso permettermeli, semplicemente perchè non mi interessano, come non mi interessa il "grande calcio" (che reputo un insulto alla gente che lavora, altro che pay-tv per vedere le partite...
Terza cosa: i beni primari, o fondamentali, sono quelli senza i quali non si può sopravvivere (per esempio cibo, acqua, casa, vestiario); tutto il resto rientra nei beni secondari, o non-fondamentali, dei quali si può fare a meno ma che, se uno se li può permettere, gli rendono migliore e più soddisfacente la vita.
Ovvio che ogni società ha dei beni che sono si secondari, ma che sono quasi fondamentali perchè uno possa vivere in quella determinata società (telefono, pc, automobile) in quanto sono cose che uno usa per svago, ma anche e soprattutto per lavoro (io per esempio non potrei fare a meno di auto, cellulare e portatile, in quanto sono gli strumenti con cui lavoro e con cui mi guadagno da vivere).
Ma non venire a dirmi che i videogiochi sono un bene fondamentale, perchè allora sei come quello che ha sposato una mia amica e che si è fatto sbattere fuori da casa dopo poco più di un anno, con addebito del divorzio, perchè era sempre attaccato ai videogiochi.
Se per te i videogiochi sono fondamentali... contento tu... contenti tutti, ma stai attento a non fare la fine di quello di cui ti parlovo sopra.
Sappi che, indipendentemente da quello che rappresentano per te, i videogiochi non sono un bene fondamentale, ma solo un bene tra i più superflui, quindi, se li vuoi, paghi e taci, accettandone il prezzo senza se e senza ma.
Scusatemi il lungo
Pur essendo un amante del calcio (ahimè, tutti hanno i loro difetti) quoto in toto quanto sopra riportato.
2) Anche io ho lavorato per qualche anno lontano da casa, quindi ho presente la situazione, solo che a differenza tua io di ore ne ho pochissime libere, pertanto le dedico a quello che per me è più importante, (puoi dirmi "come me"
3) qui la vedo male, secondo me hai qualche problema tu (senza offesa, ma io lo stress lo scarico facendo una bella camminata o giocando a pallavolo con gli amici), la vedrei molto male se io non potessi fare a meno dei videogiochi.
4) il discorso matrimonio o non matrimonio è una questione meramente etica, morale e personale, quindi rispetto il tuo punto di vista anche se non lo condivido.
5) Qui ti sei un po' incartato, perchè non puoi pretendere che siano considerati fondamentali dei beni che lo sono [COLOR="Red"]solo[/COLOR] per te, ma che in generale sono considerati assolutamente superflui, puoi chiedere agli altri di rispettare questa cosa, ma non imporla, perchè vale [B][COLOR="Red"]solo[/COLOR][/B] per te
6) si, è vero, te l'ho detto anche sull'altro post, che io non potrei fare a meno di certe cose perchè [B][COLOR="Red"]a me[/COLOR][/B] servono per lavorare, ma è una cosa mia personale, quindi il tuo discorso è certamente condivisibile, ma questo non significa che sia anche corretto.
Però ora meglio chiudere qui prima che i mod. ci
1) Niente da aggiungere.
2 e 3) Credimi dove sono ora già adesso la temperatura esterna è proibitiva. A meno di essere Messner (si scrive così?) puoi solo startene in casa. Ti dico solo questo da casa a lavoro sono circa 100 metri a piedi e ogni mattina devo bardarmi con giaccone invernale pesante, sciarpa, cappuccio ecc... ecc... quindi immagina che temperature avrò da qui a qualche mese. IMHO problema mio eh intendiamoci si fa per scambiare 2 chiacchiere e per farti capire che non è che ho una dipendenza da videogiochi ma che mi trovo in una situazione particolare per cui non ho grandi alternative possibili a prescindere dalla voglia di uscire o meno. (Fra parentesi ho raccolto due ballini di marroni.... mi sa che devo regalarli a qualche cliente che da quanti ne sto mangiando mi viene la nausea, tanto per dire che quando posso son uno che sta fuori anche io eh.... sennò sembra che vivo chiuso in casa).
4) Niente da aggiungere
5 e 6) Il punto è proprio qua. L'evoluzione della società ha portato ognuno ad avere dei suoi beni fondamentali e aggiungerei che fondamentali non esprime più il concetto giusto perchè come ho detto siamo passati da sopravvivenza a fondamentali alla qualità della vita. Ad esempio quando torno a casa per me è fonamentale il bene "mezzo di trasporto", il bene "campo di calcio" per fare la partita con gli amici, il bene "vialetto tenuto bene" per fare una passeggiata. Ma IMHO altri potrebbero volere il campo da tennis o altri una tv e stare in poltrona. Di conseguenza oggi come oggi si dovrebbe garantire un equo mercato di tutti i beni che siano o meno necessari alla sopravvivenza perchè le esigenze della massa son diventate singole e personali e non più condivise e di massa. Da qui il discorso improntato sulla questione di una seria politica di controllo dei prezzi perchè a me sta benissimo che mi si imponga di non fare tassi usurai ma nemmeno vorrei che quando vado a comprare l'oggetto X dove la natura dell'oggetto non ha importanza mi possano imporre un prezzo esagerato. Ripeto io non pretendo che la software house debba morire di fame o far prezzi da fame ma credo ci sia una via di mezzo equa tra fare decine di milioni di euro di utile e fallire. Una via di mezzo che ricompensa largamente il creatore/produttore e che allo stesso tempo permette al consumatore di avere un mercato che sia reale e rispecchi il valore del bene altrimenti diventa come i crack finanziari.... prendo una penna la divido in 100 pezzi e dico che ogni pezzo vale un euro ma poi alla fine sempre una penna è che varrà 1€ reale e gli altri 99 che ho venduto??
Per i giochi ovviamente non ha impatti sociali così netti, ovvio, però reputo che oggi come oggi i prezzi siano al limite della truffa e dire "scaffale" non cambia niente perchè il mercato è tale per cui chi produce sa benissimo che può tenere determinati prezzi e solo una minima parte non comprerà per protesta al prezzo, una minima parte che con tutta probabilità piraterà il gioco e al produttore va benissimo così perchè così accontenta anche l'estremista che comunque gioca, salva la faccia e non deve render conto a niente e nessuno. Allo stesso tempo ahimé chi voleva protestare si ritrova il gioco a costo zero e lascia perdere.
IMHO credo che andando avanti così si perde il senso della legalità e dei giusti mezzi per ottenere una giustizia superflua forse ma pur sempre giustizia nel comprare qualcosa al giusto prezzo e non venir cordialmente beffati quando il vicino di casa poi ti ride in faccia e ti dice "io ce l'ho a costo zero" e qua parliamoci chiaro sappiamo tutti che quello non rischia una mazza.
Ti sbagli e di grosso ma nemmeno ti immagini quanto. Anzi è proprio vero il contrario. La gente compra a prescindere del reale valore dipende solo dalla confezione e dalla bravura del venditore.
Sui giochi il meccanismo è quasi uguale. Compro oggi a 70€, domani mi vale 40€ solo perchè ho aperto la scatola, dopo un po' 25€ e se aspetto troppo a meno che sia un titolone epico non vale che pochi spicci. Adesso ti dico una cosa libero di crederci o meno: Ci scommettiamo in amicizia eh.... una pizza più birra che se vai in un qualsiasi paese/città dove nelle immediate vicinanze non c'è un negozio di giochi e vendi i giochi che normalmente stan a 70€ a 100€ e li vendi uguale?!
Ciò perchè la gente compra in base a ciò che reputa un affare, di gente che si documenta o legge come chi sta qua rappresenta l'1% del totale una percentuale che a chi commercia interessa ben poco. La stragrande maggioranza compra nel posto più vicino in cui trova disponibile quel titolo e guarda questo non lo dico io..... ci han detto all'ultimo corso marketing la stessa cosa per i mutui.
2 mutui su 5 vengono stipulati nella banca più vicina a casa e laddove viene percepito il personale come "simpatico" a prescindere dalle condizioni. Ora ti rendi conto che 2 persone su 5 fanno un debito di 30 anni in base a simpatia e vicinanza senza nemmeno capire le condizioni contrattuali?!?!?!
E ti stupiresti se comprano un videogames a qualsiasi prezzo?!
Eh quante te ne potrei raccontare..... ho visto gente far cose che ti assicuro che se non fossi vincolato al segreto e le raccontassi stenteresti a crederci. Gente che s'inguaia perchè "eh ma quello è un grande non c'è bisogno manco di leggere" e poi.....
Poi IMHO la discussione ha spaziato in ambiti molto larghi anche se secondo me è civile e quindi merita anche di essere discussa però qualora i mod ritengano che siamo troppo OT penso che prima di bannare chiederebbero di stoppare quindi finchè restiamo in toni civili reputo che possiamo continuare senza problemi.
Io questa lunga diatriba non l'ho capita.
Permettetemi,Pace a voi,
Vorrei solo sintetizzare alcuni punti che per me sono fondamentali.
1) Identificazione di "gioco".
Un gioco è un passatempo, un modo di passare il tempo in esubero che si accumula durante la giornata, oppure un ritaglio di tempo.
Ricordando che il "troppo stroppia", non significa che bisogna mettere in crisi un rapporto facendo i "NERD" (permettetemi il termine).
2) Identificazione del "Prezzo Giusto".
Come prezzo giusto noi videogiocatori, intendiamo un prezzo abbordabile per le nostre tasche, quindi qualcosa che si aggiri tra i 9-20 euro al massimo, e sforando in taluni casi anche i 40 se proprio è bello.
Ricordando che questo valore è riconducibile solo dalla parte del GP (Game Player), ma dobbiamo anche sentire l'altra campana, la ditta produttrice.
Visto che il software è Proprietario, la consolle è specificatamente progettata dalla ditta produttrice, e visto che il numero di giochi venduti nel mondo è altrettanto grande, non vedo perchè un game che potrebbe trovarsi in fascia medio bassa di prezzo, debba invece trovarsi in fascia alta.
Premesso che, tutte le cose seno coperte da coright, quindi ci si deve sommare:
Spese di produzione: SIAE, import, Tasse, costo dei supporti, stampa, libri di istruzioni, scatole di contenimento, copertine, chiusure nell'involucro, spedizioni.
Spese di progettazione: Ideazione gioco, preparazione scheletri, creazione personaggi che interagiscono (in alcuni vengono adottati veri e propri attori vedi serie CC), filmati di animazione 3D, creazione modelli tridimensionali, grafica e skin, audio e video, ambientazioni, creazione e sviluppo IA, motori grafici implementati, effetti speciali, e quanti altri.
Spese di vendita: Grandi catene, negozi specializzati.
Tutto sommato vedo con gran dispiacere giochi che acquistati con supporto 45€, su internet 10€. Come anche altri scaricabili 1-5€
Secondo me un game del genere dovrebbe essere ben valutato, sono contrario a prezzi stratosferici tipo 90€, per 6 mesi e poi 60€fino ad esaurimento. Ma sono altrettanto contrario a non dare 5€ a copia a tutti i programmatori.
Se guardate bene nei titoli di coda del gioco quando finite sono più di 200. Il gioco è stato scritto in 1 anno? Troppo? ok meno 6 mesi. 200 persone con no stipendio di programmatore/grafico/ingegnere medio 2000€/mese.
200 x 2000 x 6 = 2.400.000€ recuperabili a 5€ la copia in 480.000 copie e questo è solo lo stipendio del programmatore. A cui devi aggiungere le spese per la produzione sopra elencate.
Certo alcune volte è uno sproposito, ma vuoi mettere certi giochi veramente spettacolari?
Conclusioni:
Quindi PIRATARE è illegale e per me lo sarà sempre, che il gioco costa 1€ che 100€, e te lo dice un programmatore che lavora 2 mesi ad un programma che poi vende a 50€ la copia. e non parlo di giochi dove poveretti si fanno un mazzo tanto, e se non rendi ti buttano fuori.
Non è un bene di prima necessità, altrimenti ti presento una mia amica che ti può aiutare a disintossicarti, te lo dico perchè ci sono passato, anche il mio matrimonio era in crisi, ma ho fatto la mia scelta, la mia famiglia prima poi tutto il resto.
Quindi non parlo per partito preso, ma da una che ha una certa esperienza, inoltre ho sentito che c0è gente che si avvicina ai 40, fattelo dire io i 40 li ho giù fatti e continuo a giocare in MMorph, ma se voglio comprare un gioco che mi piace i soldi li trovo, li metto da parte, lo scarico da internet, cerco la copia argento (PS2 o pc), un modo lo trovo, che non incida sul conto di casa però, perchè se devo scegliere tra i miei figli e il pc, per me può arrugginirsi sotto un ponte, con tutto che so quanto ci ho speso, e quanto lavoro ci ho perso per farlo diventare una scheggia (li costruisco e riparo).
Detto questo rimando a voi per i commenti.
P.S. " i bambini del terzo mondo non metteteli in mezzo prego, anzi invece di comprare il game subito all'uscita aspettate un paio di mesi e poi compratelo, con la differenza, ci pagherete lo stipendio del padre del bimbo per 2 anni"
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