Mousetrap, il nuovo sistema di Ubisoft contro i cheater di Rainbow Six Siege

Mousetrap, il nuovo sistema di Ubisoft contro i cheater di Rainbow Six Siege

Ubisoft ha annunciato ufficialmente Mousetrap, un nuovo sistema contro i cheater di Rainbow Six Siege su console che rende impossibile giocare in maniera scorretta grazie a un aumento spropositato della latenza.

di pubblicata il , alle 06:01 nel canale Videogames
UbisoftXboxPlaystation
 

Ubisoft ha escogitato un metodo piuttosto creativo per frenare i giocatori illeciti sulle console: aumentargli a dismisura la latenza. In questo modo, utilizzare dispositivi come Chronus Zen, XIM APEX o ReaSnow S1 su Rainbow Six Siege sarà praticamente impossibile e i giocatori non avranno altra soluzione che scollegarli.

Il problema risiede nell'uso di mouse e tastiera laddove il gioco su console prevede solo l'uso del controller. I giocatori che sfruttano periferiche PC ottenevano un vantaggio in termini di reattività e sensibilità ovviamente impossibile da pareggiare con un controller. Ma non è tutto.

I dispositivi indicati consentivano di adottare dei veri e propri trucchi: mira assistita (il cosiddetto "aimbot"), la ricarica automatica o l'annullamento del rinculo. Tutti vantaggi rinnegati tanto dalla comunità quanto dal regolamento del gioco stesso, poiché escludono completamente le abilità del giocatore rendendo la competizione - alla base del titolo in questione - del tutto inesistente.

Il nuovo sistema che prende il nome di Mousetrap è in uso già da qualche tempo, durante il quale Ubisoft ha provveduto a ottimizzare il codice e migliorare il riconoscimento dei giocatori scorretti. Adesso, la software house dispone di un vero e proprio database che consente di individuare da subito i dispositivi di terze parti e intervenire.

In sostanza, quando viene individuata una scorrettezza, il giocatore vedrà salire drasticamente la sua latenza di input, impedendogli di utilizzare con efficacia eventuali trucchi o vantaggi. Per ritornare a giocare regolarmente, il giocatore dovrà disconnettere il dispositivo e affrontare alcuni round a latenza estrema prima che questa si normalizzi.

"Sappiamo esattamente quali giocatori stanno barando e quando hanno barato. Sappiamo anche che ai gradi più alti il numero di spoofer aumenta" ha dichiarato Jan Stahlhacke, responsabile del team di programmazione del gameplay di Rainbow Six Siege.

La società, tuttavia, è a conoscenza che questi dispositivi sono frequentemente utilizzati anche da giocatori diversamente abili. Per tale ragione, l'azienda ha chiesto a questi giocatori di contattare tempestivamente il servizio di assistenza indicando quali siano i problemi riscontrati nel loro caso specifico così da aiutare ad affinare il sistema.

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