Leoni marini e delfini videogiocano fino a tarda notte: il progetto della marina USA

Leoni marini e delfini videogiocano fino a tarda notte: il progetto della marina USA

La Marina Militare statunitense sta addestrando i leoni marini e i delfini a giocare con un videogioco con lo scopo di affinare le loro abilità. Il corpo militare ha anche condiviso un video in cui è possibile ammirare uno degli animali, Spike, all'opera.

di pubblicata il , alle 13:34 nel canale Videogames
 

Tra i vari progetti in sviluppo presso le forze armate degli Stati Uniti, quello promosso dalla Marina Militare è senza dubbio tra i più interessanti – a tratti perfino inquietante. Il corpo americano sta insegnando ai leoni marini e ai delfini a giocare con un videogioco appositamente sviluppato simile a un labirinto.

Ma perché insegnare agli animali marini come videogiocare? L'obiettivo è affinare i loro sensi per la ricerca e il recupero sottomarino. Si tratta di un sistema adottato da anni a partire dalla Seconda Guerra Mondiale, durante la quale i delfini e i leoni marini aiutavano a individuare le mine sott'acqua.

Nel caso specifico, il Marine Mammal Program nasce nel 1960. Il programma ha studiato per anni l'idrodinamica dei delfini per migliorare la progettazione dei siluri e dei sottomarini. Le creature sono state anche utilizzate per migliorare il rilevamento delle mine e il recupero di attrezzature militari disperse in mare.

Di recente, i ricercatori stanno studiando gli effetti dei videogiochi sulle capacità di questi animali. Oggi questi animali svolgono un numero molto più ampio di attività, tra cui aiutare i sommozzatori a tornare a riva in sicurezza. Un documento ufficiale della Marina descrive approfonditamente l'obiettivo del progetto e le modalità. È stato condiviso anche un video in cui viene mostrato uno dei otariini in azione.

Il leone marino si chiama Spike ed è alle prese con il videogioco in questione. Nel filmato è possibile osservare la configurazione utilizzata che prevede quattro pulsanti che l'animale può premere con il proprio naso. Questi corrispondono a una croce direzionale che gli consente di muovere il cursore. L'animale viene premiato con un'aringa ogni volta che supera un livello.

Naturalmente non si è fatta attendere la rabbia degli animalisti preoccupati dalle condizioni fisiche e psicologiche di Spike. Tuttavia, la Marina ha garantito che tutti i suoi animali sono in perfetta salute psicofisica. Lo stesso vale per i delfini che si avvalgono di uno schermo subacqueo e di un controller apposito da utilizzare in acqua.

In questo caso "quella che sembra un'inquietante serata cinematografica in spiaggia, sono solo delfini che giocano ai videogiochi fino a tarda notte". Siamo onesti, in questo momento ci stiamo sentendo tutti molto più vicini ai delfini.

Non rimane che lasciarvi al breve estratto condiviso dalla Marina Militare statunitense che, pur in assenza di gattini dolci (o imbranati), sarà probabilmente il più bello che vedrete oggi.

2 Commenti
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piv3z11 Maggio 2023, 15:37 #1
a me piacerebbe sapere, se una volta tolta l'aringa, si mettono a giocare per il gusto di giocare.
corgiov11 Maggio 2023, 16:45 #2
Nel 1989 provai a insegnare a videogiocare alla mia gatta. Lei comprese che doveva premere il pulsante sopra il joystick del Commodore 64, ma poi si spaventò quando l'immagine sullo schermo cambiò e cominciò a sentire dei "potenti" suoni.
Quando, invece, io videogiocavo, lei restava seduta al mio fianco, e osservava ...
L'epoca in cui i gameplay in diretta avevano spettatori, e non si registravano!

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