L'Ue dà ragione a Nintendo: i suoi sistemi anti-pirateria sono legali

PCBox, a cui è stata proibita da tempo la distribuzione di dispositivi come R4, puntava il dito contro Nintendo, accusata di bloccare la diffusione di produzioni homebrew, ovvero realizzate da sviluppatori indipendenti e diffuse senza l'autorizzazione della stessa Nintendo.
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Gennaio 2014, alle 08:52 nel canale VideogamesNintendo
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emesso la sua decisione sul Caso C-355/12 (Nintendo v PC Box), che vede il colosso nipponico della produzione di console domestiche e portatili uscire vincitore. Secondo la sentenza, quindi, Nintendo utilizza sistemi legali per accertarsi che i sistemi anti-pirateria presenti nelle sue console non vengano elusi.
"Nintendo continuerà la propria azione di fronte al Tribunale di Milano, da cui è sorto il rinvio alla CGUE, al fine di raggiungere una decisione ponderata nel giudizio civile tra Nintendo e PC Box", si legge nel comunicato stampa diramato da Nintendo subito dopo l'emissione della sentenza. "Nintendo conferma che la commercializzazione di dispositivi di elusione viola la legge sul copyright così come altre leggi sulla proprietà intellettuale e che continuerà a perseguire i soggetti coinvolti nella distribuzione di tali dispositivi".
La diatriba Nintendo Italia/PCBox è iniziata nel 2009, quando Nintendo depositava un ricorso cautelare presso il Tribunale Civile di Milano contro PCBox, una società di Firenze che si occupa di distribuzione di videogiochi. A marzo Il Tribunale di Milano ordinava il ritiro dal commercio dei dispositivi R4, ma assegnava a PCBox il compito di attivare gli organi competenti a livello nazionale e comunitario.
Secondo PCBox i sistemi anti-pirateria adottati da Nintendo impediscono l'utilizzo di giochi homebrew, ovvero realizzati da sviluppatori indipendenti e diffusi senza l'autorizzazione della stessa Nintendo. Ma, secondo Nintendo, se da una parte è vero che R4 consente di eseguire questi prodotti, che sono del tutto legali, dall'altra è anche vero che favorisce ampiamente la circolazione di giochi piratati per Nintendo DS e 3DS.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOra che il DS classico è agli sgoccioli, e che il 3DS ha venduto millamila pezzi mi pare ottimo XD
Lo so che non è una situazione realistica perchè la maggior parte dei consumatori non ha voglia/interesse a cercare documentazione tecnica che descriva il sistema di anticopia usato nella agognata console e regolarsi di conseguenza.
Lo so che non è una situazione realistica perchè la maggior parte dei consumatori non ha voglia/interesse a cercare documentazione tecnica che descriva il sistema di anticopia usato nella agognata console e regolarsi di conseguenza.
Cioè se so che non si può copiare non devo comprare?
No, tu compri quello che vuoi ma in modo consapevole.
Nessun software è senza errori: se ad un certo punto ti legge male il supporto e decide che quello non è originale, cosa fai?
Era proprio quello che intendevo io.
Che poi, c'è modo e modo di fare le cose. ESEMPI:
1)Google e Samsung permettono di moddare software i loro Chromebook mantenendo la garanzia, mentre non sono permesse le modifiche hardware per il primo anno di vita del prodotto, altrimenti salta la garanzia. Questa [B][I][U]per me[/U][/I][/B] è una politica abbastanza giusta e infatti non mi sono fatto troppi problemi nell'acquisto.
2)Altro esempio: un distributore di musica e libri mi blocca sul suo formato, mi consente di usare quei libri e quella musica su un numero limitato di dispositivi scelti dal produttore, usa formati proprietari con DRM etc etc etc... beh, piuttosto me la scarico che di comprarmelo originale mi passa la voglia.
3)Vie di mezzo: ad esempio però non è tutto bianco o nero. Steam non permette di condividere i giochi, ma mi lascia fare i back up (cosa per me fondamentale) e i giochi costano quattro soldi ---> il prezzo vince sulle politiche restrittive.
In generale però rimane che un prodotto con politiche restrittive io non lo compro.
Se non compri il prodotto x lo fai perchè non sei realmente interessato.
Non hai tutti i torti ma qui siamo in un campo particolare, lo sappiamo tutti qual è il vero scopo di certe cose anche se ovviamente non si puó fare di tutto un fascio l'erba (lol, what?).
Sono d'accordo anche se ho un iphone ma è difficile applicare lo stesso discorso a tutti gli oggetti.
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