Il settore videoludico italiano continua a crescere: nel 2024 sfiorati i 2,4 miliardi di euro

Nel 2024 il mercato videoludico italiano è cresciuto del 3%, raggiungendo 2,36 miliardi di euro. Aumentano imprese, occupati e fatturato. Cresce anche il numero di giocatori, soprattutto tra le donne. Il digitale domina il mercato.
di Manolo De Agostini pubblicata il 19 Aprile 2025, alle 10:01 nel canale Videogames
18 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMossa peraltro comprensibile in ogni caso, che Enotria sia un buon prodotto o un pessimo prodotto, rimane una produzione doppia AA di una SH semi-sconosciuta, che a livello commerciale sarebbe stata annientata da quella From Software. Non è neanche la prima volta che capita una cosa del genere.
Ciò non toglie che resta un prodotto insufficiente, aggravato anche dalla comunicazione e un supporto sostanzialmente orribile e da dilettanti. Magari c'erano pure problemi di natura economici, ma dubito che con quelli avresti risolto in questo caso, si sarebbe solo allargata la natura del fallimento.
Non entro nel discorso generale, anche perchè i problemi sono numerosi, di varia natura e correlati tra loro. Dico solo che non siamo mai stati, e soprattutto in questi ultimi 15-20 anni (che dovrebbero essere invece quelli ideali vista la storia dei videogiochi e di come si sono evoluti fino ad oggi), un paese capace di realizzare produzioni videoludiche quanto meno decenti. Al di là ovviamente di casi estemporanei e isolati (tipo Assetto Corsa).
Nei calcoli sono inclusi i mobile games.
E questa è la classifica di vendite in italia nel 2024
EA Sports FC 25.
EA Sports FC 24.
GTA V.
Hogwarts Legacy.
Dragon Ball Sparking Zero.
Call of Duty Black Ops 6.
Red Dead Redemption 2.
F1 24.
Questo chi lo dice ? Come fai a dire che abbiamo grandi talenti ?
Magari è vero ma come per tutte le cose emigrano e vanno a lavorare per grandi studi e in italia rimangono appunto chi è meno competente.
Ad ogni modo, il discorso è troppo lungo e sfaccettato per un commento, ma spero di aver reso l'idea.
Oggi Enotria lascia ugualmente a desiderare sotto tutti i punti di vista.
Per altro ricordo che Enotria è un souls like,[B][COLOR="Red"] un genere probabilmente scelto a tavolino[/COLOR][/B] per evitare un comparto narrativo degno di tal nome, una regia cinematografica, un interazione significativa con l'ambiente ed una mappa troppo complessa. Probabilmente per semplificare al massimo la politica di sviluppo.
Tuttavia l'unico fattore significativo in quanto souls like in Enotria anch'esso fallisce miseramente.
Tecnicamente poi poco ottimizzato oltretutto.
Questo chi lo dice ? Come fai a dire che abbiamo grandi talenti ?
Magari è vero ma come per tutte le cose emigrano e vanno a lavorare per grandi studi e in italia rimangono appunto chi è meno competente.
Lo dico io. Una mia opinione conoscendo il settore e numerosi sviluppatori nostrani che sanno il fatto loro. Poi per quanto riguarda se effettivamente rimangono in Italia, avevo infatti detto "Eccezioni ce ne sono state, ma tutte con base estera (basti pensare ad Andrea Pessino o Massimo Guarini)." Bastava continuare a leggere.
Concordo.
Ma no!
Oggi Enotria lascia ugualmente a desiderare sotto tutti i punti di vista.
Cosa per te sia esattamente "inaccettabile" mi lascia un po' confuso, comunque sì, sono d'accordo con te che Enotria sia ancora un progetto azzoppato in modo clamoroso.
Beh, insomma... non è proprio così, ma presumo non sia il tuo genere preferito, quindi soprassiedo per evitare spiacevoli confronti di gusti non compatibili.
Tecnicamente poi poco ottimizzato oltretutto.
È vero.
Posso concordare sul fatto che queste persone che tu conosci abbiano una grande formazione ma bisognerebbe fare un confronto con altri per poter dire che siano effettivamente figure lavorative altrettanto valide.
"Massimo Guarini" ad esempio io leggo che ha lavorato in Ubisoft ma a parte Rayman negli anni 90 ha partecipato poi solo a produzioni minori.
Mi fa piacere che tu lo conosca ma non so se possa essere considerato altrettanto valido di un Game Designer di Guerrilla Games o Santa Monica Studio.
Ma è difficile pensare che l'Italia che NON è esattamente un paese del terzo mondo possa essere più carente da questo punto di vista rispetto ad esempio alla Polonia che sforna Metro, Witcher e Cyberpunk.
Enotria e Steel Seed sono souls like, mentre Soulstice un Hack&Slash in stile DMC, tutti titoli votati quasi unicamente su una skill.
Posso concordare sul fatto che queste persone che tu conosci abbiano una grande formazione ma bisognerebbe fare un confronto con altri per poter dire che siano effettivamente figure lavorative altrettanto valide.
"Massimo Guarini" ad esempio io leggo che ha lavorato in Ubisoft ma a parte Rayman negli anni 90 ha partecipato poi solo a produzioni minori.
Mi fa piacere che tu lo conosca ma non so se possa essere considerato altrettanto valido di un Game Designer di Guerrilla Games o Santa Monica Studio.
Ehm...
https://www.mobygames.com/person/53306/massimo-guarini/
E chi ha mai detto che non ricevono formazione? Da dove ciccia fuori questo discorso? Cos'è, sei un'IA e stai allucinando?
Ma è difficile pensare che l'Italia che NON è esattamente un paese del terzo mondo possa essere più carente da questo punto di vista rispetto ad esempio alla Polonia che sforna Metro, Witcher e Cyberpunk.
Cito un paragrafo dell'articolo in questione per farti notare come l'affermazione evidenziata sia già parte del mio discorso, che appunto verteva sull'inefficacia delle "misure pubbliche" italiane.
Che i finanziamenti possano arrivare anche dai privati mi sembra ovvio, ma essi sono spesso corredati da pressioni contrattuali più severe di quelle statali, cioè proprio quello che un team alla sua prima vera prova internazionale non dovrebbe subire.
Enotria e Steel Seed sono souls like, mentre Soulstice un Hack&Slash in stile DMC, tutti titoli votati quasi unicamente su una skill.
Convinto tu...
https://www.mobygames.com/person/53306/massimo-guarini/
Mentre se guardi la colonnina di sinistra NON c'è alcun tripla A di valore, tutte opere minori meno complesse di quelle che possono essere produzioni odierne tripla A.
Ho capito male ?
Che i finanziamenti possano arrivare anche dai privati mi sembra ovvio, ma essi sono spesso corredati da pressioni contrattuali più severe di quelle statali, cioè proprio quello che un team alla sua prima vera prova internazionale non dovrebbe subire.
Proprio oggi è uscito Expedition33, realizzato da uno studio di 30 persone.
Larian fino a prima di BG3 contava un numero analogo quando faceva uscire DOS.
Mentre se guardi la colonnina di sinistra NON c'è alcun tripla A di valore, tutte opere minori meno complesse di quelle che possono essere produzioni odierne tripla A.
Parlavamo di competenza ed expertise nell'ambito videoludico. Se ti sei fermato alle "colonnine" senza leggere la bio, con la speranza di riconoscere "gioconi tripla A"... allora parliamo due lingue diverse, mi spiace. Giochi come Last day of June per me sono capolavori di inarrivabile bellezza. E spesso e volentieri i tripla A che molti grandi nomi interzaionali possono vantare sono solo puzzette fragorose ma con scarso valore intrinseco.
Ad ogni modo, mi sembra inutile focalizzarsi su un mio veloce passaggio dove facevo semplicemente un paio di esempi. Oltre a Guarini e Pessino, avrei potuto citarti Cangini, Soliani, Venturi... insomma, non mi sembra di dover star qui a fare la lista della spesa. Se l'argomento è di tuo interesse, sono convinto che la rete saprà offrirti più informazioni a riguardo. Ancora, il mio era un semplice esempio di come menti brillanti (videoludicamente parlando) il nostro paese ne abbia.
Ho capito male ?
A quanto pare sì.
Mai parlato di formazione, ma di risorse. La formazione è un fattore eternamente secondario se dopo non ci sono aziende con risorse (economiche) per poter assumere i "formati".
Proprio oggi è uscito Expedition33, realizzato da uno studio di 30 persone.
Larian fino a prima di BG3 contava un numero analogo quando faceva uscire DOS.
Sappiamo benissimo che queste eccezioni non sono la regola. Spesso si omettono fasi di crunch, o ancor peggio, si cerca di far passare progetti che richiederebbero il triplo della forza lavoro impiegata come esempi di normalità, laddove sono miracoli pagati a suon di fatica, sudore, e notti insonni.
Non ci penso proprio. De gustibus non disputandum est.
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