Hack PS Vita, ma solo per gli homebrew
L'exploit è di tipo browser-based e richiede l'installazione del firmware 3.60. Funziona solo per il software homebrew.
di Rosario Grasso pubblicata il 01 Agosto 2016, alle 10:31 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Alcuni hacker hanno ottenuto l'accesso alle funzionalità di base del sistema operativo di PS Vita per consentire agli sviluppatori di software homebrew di fare una serie di esperimenti, senza però abilitare l'esecuzione di contenuti pirata. Lo riporta Digital Foundry, che rimarca come l'exploit sia molto facile da usare tramite browser web.
Fin dal lancio avvenuto nel 2011, il sistema di protezione di PS Vita ha resistito praticamente a tutti gli attacchi. C'è stato qualche emulatore di giochi per la precedente PSP e un exploit più serio che però funzionava solamente con vecchie versioni del firmware di PS Vita e collegando la console portatile a un PC. Il nuovo hack del Team Molecule, invece, mette a disposizione degli sviluppatori homebrew l'accesso completo al sistema operativo di PS Vita, consentendo loro di sfruttare pianamente l'hardware della console.
Per installare HENkaku basta semplicemente assicurarsi di aver precedentemente installato il firmware 3.60 per la console portatile e poi recarsi su un sito web per l'attivazione. Il codice presente sul sito rimuove il file system originale di PS Vita e permette agli utenti di accedere via FTP. Da questi, i software homebrew possono essere trasferiti sulla memoria della console portatile ed eseguiti.
L'hack permette anche di modificare il funzionamento di alcune componenti hardware e sfruttarle a un livello che prima era inibito agli sviluppatori. Inoltre, funziona anche con PlayStation TV e riabilita il funzionamento di alcune app e di certi giochi che Sony inspiegabilmente ha recentemente bloccato.
Per il momento non ci sono molti giochi che sfruttano HENkaku, al di là di qualche emulatore e di una versione di DooM capace di girare su PS Vita. Ma è augurabile che l'exploit spinga molti nuovi sviluppatori a sperimentare e a realizzare software capaci di sfruttare PS Vita in maniera innovativa.
"Il nostro exploit non consente di installare materiale pirata", specifica Yifan Lu, lo sviluppatore di HENkaku. "Non disabilita, infatti, il sistema DRM di PS Vita e non permette di decriptare giochi crittografati. La mia posizione sulla pirateria è semplice: non mi interessa e non giudico chi fa pirateria. Allo stesso tempo, non mi sostituirò alla polizia per cercare di fermare i pirati. Semplicemente non scrivo software che in qualche modo possano contribuire alla pirateria. È una mia scelta come è una scelta del pirata quella di rubare un contenuto".
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCioè ti scassino la macchina, però non te la rubo.
Un genio
credo poi che la causa di un mercato così feroce e dedito alla pirateria sia la ricerca continua di qualità visiva con uno stadio di sviluppo dei giochi sempre più impegnativo anche finanziariamente: i giochi costano sempre un botto rispetto a ciò che dovrebbero.
in ultimo i giochi diciamo "vintage" dovrebbero essere liberi da copyright ed essere eseguibili gratuitamente con gli emulatori su qualsiasi console; non mi sento certo in colpa perchè gioco a Bubble Babble (Taito 1987) o a Pang (Mitchell 1989) nel 2016
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