Giochi controllati con il pensiero da Emotiv Systems

Giochi controllati con il pensiero da Emotiv Systems

Emotiv Systems rilascia i primi dettagli su “Project Epoc”, una periferica che consente di giocare tramite il pensiero.

di pubblicata il , alle 14:25 nel canale Videogames
 
45 Commenti
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Samuele8613 Marzo 2007, 00:21 #31
beh ke dire...potrebbe essere finalmente una cosa interessante è quello ke io sto aspettando da anni...poter usare il proprio corpo x giocare...xò se tokkasse usare tutto il corpo servirebbe un bello spazio...sennò ke dici te...c'hai una spada in mano colpisci un nemico e butti interra il vaso della mamma...e ti incula :P
cmq apparte skerzi...credo ke ci sarebbero sicuramente molte persone ke ci finiscono male con sto caschetto...ci stanno attaccate x ore e diventano epilettici...xò ovvio...sarebbe molto bello si potesse avere...presto magari prima ke mi sposi!!ahahah...
asdfghjkl13 Marzo 2007, 01:23 #32
Di certo non riusciranno a distinguere molto, però magari qualcosa di molto semplice, tipo capire qualcosa dello stato d'animo (tranquillo o agitato) magari riescono a farlo. Magari potrebbero creare un gioco d'azione dove col caschetto puoi attivare qualche potere particolare tipo trasformazione in demone se sei abbastanza agitato. O ti penalizzano se ti spaventi, se riuscissero a distinguere vagamente le emozioni. Oppure magari riescono addirittura a capire se all'improvviso ti concentri intensamente su qualcosa, e anche se di certo non capiranno cosa potrebbero associare il fatto di concentrarsi all'improvviso con il lancio di un incantesimo o simili. Mi senbrano cose difficilissime, ma se già riuscissero a fare cose così sarebbe un prodotto rivoluzionario. Certo pretendere di comandare tutto col pensiero mi senbra davvero troppo
fbros8313 Marzo 2007, 09:11 #33

Bene Bene Bene Bene Bene

Finalmente potranno godersi la nuova e le future generazioni di videogiochi anche chi purtroppo non può utilizzare gli arti superiori per giocare! Anche se magari le loro preoccupazioni sono altre...

; )
kolpo_8113 Marzo 2007, 09:22 #34
Originariamente inviato da: bartolomeo_ita
ma se mentre devo uccidere un orco penso alla mia ragazza in atteggiamento romantico, lo uccido lo stesso?


Si ma non si può fare ... è un cheat ...
kolpo_8113 Marzo 2007, 09:40 #35
Originariamente inviato da: Giallo77
Vorrei tanto sapere poi che cosa può succedere nel gioco se, la sparo, in Splinter Cell 6 mentre giochicchi col tuo bel caschetto pensi ad accenderti una sigaretta


Anche questo non si può fare ... è un cheat e vieni bannato da tutti i server di ngi .


gigi8813 Marzo 2007, 09:55 #36
Che storia!!
peronedj13 Marzo 2007, 10:02 #37
Voi parlate come se i giochi che useranno questo sistema permetteranno di fare TUTTO ciò che pensa il giocatore. Vi ricordo che in un gioco normale, non si possono fare infinite azioni diverse (vi immaginate bindare i tasti ), al massimo una ventina! Come scritto nell'articolo, agli sviluppatori verrà fornito un Emotiv Development Kit, che sicuramente farà distinzione tra un numero abbastanza limitato di pensieri. Tipo: per eseguire l'azione di default (vecchio tasto azione) pensa a <pensiero>. Quindi individuando un buon numero di pensieri ben precisi, magari i più facilmente riconoscibili, secondo me si può approntare un qualche tipo di dispositivo
El Niňo13 Marzo 2007, 10:07 #38
Originariamente inviato da: baronz
boh.. chissà se vedrà mai la luce questa periferica


speriamo di sì
oclla13 Marzo 2007, 10:09 #39
Originariamente inviato da: Keffo
io la vedo estemamente positiva come ricerca, ma + per le altre applicazioni future di questa tecnologia, i videogiochi possono essere una soluzione per far gavetta e fornire un buon mercato per farle sviluppare al meglio. Ci pensate ai portatori di handicap. quali benefici ne potrebbero trarre da una tecnologia simile?

mi auguro che arrivino a concretizzare questo progetto


Infatti è solo in questo campo che l'ho vista all'opera, (ma anche il campo militare non scherza)

Originariamente inviato da: quelarion
è tutto da vedere quanto sarà utilizzabile...
imparare a premere un pulsante sul joypad è una cosa, imparare ad utilizzare una cosa col proprio cervello è tutt'altro, visto che i segnali elettrici non sono "coscienti".
Non credo proprio che si riesca a distinguere, leggendo con degli elettrodi nemmeno applicati sulla pelle, il segnale "vai avanti" da "apri la porta".
Ci vorrebbe una calibrazione dai tempi infiniti per adattare il proprio cervello a controllare una periferica del genere.
Tempo fa leggevo di un esperimento in cui ad una scimmia sono stati impiantati NEL cervello degli elettrodi che gli permettevano di controllare una mano artificiale. Ma per ottenere la capacità di chiudere la mano, per esempio per afferrare oggetti, ci sono voluti mesi.

Quindi che facciamo, un training di 2 mesi per aprire una porta in un FPS!?

E comunque mi sembra più intelligente spendere soldi per applicarlo a chi ha malattie degenerative del sistema nervoso, o è rimasto paralizzato...

(comunque sarei il primo ad utilizzare una cosa del genere!)


Appunto, si stanno studiando interfacce neurali per le persone paralizzate, per dargli la possibilità di continuare a vivere (nel vero senso della parola).
Parlo di malattie gravissime che portano alla paralisi completa, ma il cervello funziona ancora.
Ci vogliono lunghissimi tempi di addestramento per riuscire a caratterizzare 4 stati differenti (ad esempio muovere un puntino sullo schermo verso i 4 lati)

Originariamente inviato da: frankie
In effetti studiando neuroscienze cognitive, sono rimasto perplesso, o sono avanti anni luce oppure è una bufala.

Per spiegarci meglio: per capire il substrato neurologico rispetto ad una particolare attività (premesso che sia una e quella giusta) si possono fare sue cose principali:

Studi elettrofisiologici
Studi di imaging

Per quanto riguarda gli studi elettrofisiologici, non riesci MAI da uno stimolo a riconoscere una risposta elettrica, devi registrarne 100, pulirle dal rumore, sommarle, analizzarle e poi ottieni qualcosa, che, se hai messo gli elettrodi in modo preciso ottieni, altrimenti NO! (e basta poco)

Per gli studi di imaging la procedura è complessa all'ennesima potenza, Voxel, analisi SMP, Mathlab, standardizzazione, conversione in coordinate stereotassiche, analisi addittive, sottrattive, lesionali, VLSM e chi più ne ha più ne metta...

e loro vorrebbero farle con un caschetto...

Poi che bello, mi rapo a zero (tanti capelli contano) mi ungo di gel conduttore e gioco a quake 5

e dulcis in findus con che COSA si interfacciano? con i neuroni mirror per capire l'intenzionalità di aprire una porta...


Eh, appunto, come te rimango molto perplesso anch'io (bioingegneria ).
Non è possibile ricavare informazioni abbastanza dettagliate sulle intenzioni del soggetto...


Originariamente inviato da: yume the ronin
si è vero, ma siamo a livelli pioneristici, dall' identificare quali aree del cervello vengono interessate da una data operazione (che poi andrebbe scomposta in diverse operazioni infinitiesimali, nonchè "ripulita" da segnali elettrici contemporanei che invece hanno tutt' altra natura e che poi di "operazione" nn si tratta, quanto di "stato d' animo" ) a comandare coscientemente un software o un hardware ce ne passa parecchio

il caschetto che ti permette di giocare col pensiero nn esiste, c'è poco da fare, per questo continuo a dire che certe notizie andrebbero presentate nel modo corretto, con un minimo di critica oggettiva e costruttiva e non solo lasciate all' interpretazione delle persone che ci mettono un lampo a fraintendere una notizia

il sistema che permetteva di giocare a pong (oh, pong ragazzi, su e giù..) tramite il pensiero, in verità sfruttava i messaggi relativi al puntamento dell' occhio sullo schermo: in parole moooolto semplici risucivano a stabilire quali segnali elettrici erano collegati allo spostamento dell' occhio guardando uno schermo

diciamo che è un "movimento col pensiero" taroccato, ben distante da quanto è veramente il "pensare qualcosa e tradurla in ordine per una macchina"

il pensare di poter comandare un oggetto meccanico coscientemente con la sola formulazione del pensiero è e resterà fantascienza, credo, per almeno la durata della nostra intera vita, ergo ci vorranno decenni per sviluppare una conoscenza tanto approfondita sia del nostro cervello (la cosa più difficile) che dell' hardware necessario a fare una cosa del genere

frankie ne sa cmq sicuramente più di quanto posso saperne io


Quoto appieno.
BlackBug13 Marzo 2007, 23:00 #40

...

Prendiamo pes6.
Io ho il difensore davanti...mi immagino una veronica, pallonetto, sombrero e lui lo fa? e che priscio c'è? però impazzirei...la fine dei miei giorni è arrivata!

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