Fortnite: bannato a vita pro player sorpreso a usare cheat
Jarvis 'Jarvis' Kaye, membro FaZe Clan, uno dei più popolari nel mondo degli eSport, ha usato un aimbot, il che evidentemente contrasta con le politiche di Epic Games
di Rosario Grasso pubblicata il 05 Novembre 2019, alle 12:41 nel canale VideogamesEpicFortnite
118 Commenti
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Sicuramente sono gusti personali, ma nonostante ciò mi interrogo sempre sulla qualità di quello che mi viene proposto.
A me personalmente non interessa vedere ore di gioco frenetiche in cui posso solo apprezzare la rapidità di esecuzione, ma che non mi emozionano per niente.
Poi probabilmente ripeto che sono io un'anomalia
Ovvio che non è tutta salute, ma lavorare tipicamente avviene con la logica di crearsi un futuro o più semplicemente perchè si deve cercare di campare.
Qui parliamo spesso di ragazzi che vedono guadagni stratosferici in poco tempo e pensano che il mondo non potrà mai fare a meno di quel gioco e della loro presenza in esso.
Poi c'è un aspetto che seriamente mi da molto da pensare.
Ma se un giorno Epic Games decidesse, per assurdo, di chiudere Fortnite.
Tutti questi giocatori professionisti riusciranno a reinventarsi? O assisteremmo ad una sorta di isteria di massa dove orde di ex players inondano le strade per protesta?
Fatica e agonismo in ..... Fortnite ? Il gioco per i casual noobs ?
Se mi citi un arena o un simulatore automobilistico o un picchiaduro piuttosto che un RTS, & Co. o volendo anche giochi del tipo scacchi, dama, poker online e scarabeo, potevo capirlo benissimo, ma Fortnite ...... NO.
Il fatto che sia popolare tra i pistolini (e qundi associato a loro) non lo rende un gioco banale o stupido o facile.
A livello di difficoltà e impegno necessario non lo vedo diverso da PUBG o per estensione agli altri FPS.
Se ci giochi casual nulla di male, ma se vuoi arrivare tra i top, come in ogni cosa, devi sbatterti e pure tanto. E probabilmete neanche basta.
Da giocatore di Eve Online mi è capitato di assistere a casi di ban a vita, ma per ben altri motivi (es minacce fisiche) scatenati da cose ben più serie.
Lungi da me il volerli giustificare, però nel caso specifico si trattava del leader di una delle più grandi alleanze (con alle spalle più di 5000 players) che in preda alla rabbia ha minacciato fisicamente il suo vice che aveva appena distrutto l'intera alleanza.
Ripeto, la sua reazione è stata eccessiva e avvenuta a caldo (la cosa tra l'altro è stata organizzata nei minimi particolari per portarlo al limite e registrare l'audio della sua sfuriata), successivamente si è poi scusato, però in questo caso si trattava della distruzione di una organizzazione con migliaia di giocatori, risultato di attività decennale, un progetto a cui la leadership aveva dedicato una quantità di tempo difficilmente calcolabile.
PS: tra l'altro nel caso specifico di cui sopra io sono stato coinvolto direttamente essendo stato membro dell'alleanza quando è avvenuto il tradimento (se qualcuno è curioso qui trova un riassunto del cosiddetto "Judgement Day"
Qui parliamo spesso di ragazzi che vedono guadagni stratosferici in poco tempo e pensano che il mondo non potrà mai fare a meno di quel gioco e della loro presenza in esso.
Poi c'è un aspetto che seriamente mi da molto da pensare.
Ma se un giorno Epic Games decidesse, per assurdo, di chiudere Fortnite.
Tutti questi giocatori professionisti riusciranno a reinventarsi? O assisteremmo ad una sorta di isteria di massa dove orde di ex players inondano le strade per protesta?
l'ultima che hai detto
cmq di solito se chiude il gioco si spostano su quello nuovo che attira player.
c'è da considerare che oltre ai premi dei giochi ci sono le entrate di youtube e soci quando trasmettono le partite.
per un periodo della vita magari ci guadagni qualcosa ma poi bisogna inventarsi qualcosa, dato che non tutti diventano famosi.
A me personalmente non interessa vedere ore di gioco frenetiche in cui posso solo apprezzare la rapidità di esecuzione, ma che non mi emozionano per niente.
Poi probabilmente ripeto che sono io un'anomalia
Il fatto che per te seguire un streaming di un gioco non dica niente è la stessa cosa che succede se fai guardare a un uno che non interessa il calcio una partita. Ho preso il calcio solo perchè è lo sport più seguito in italia ma il discorso vale per tutto.
La qualità è relativa, un appassionato di carling vedrà caratteristiche, dettagli che per me, e magari anche per te, non contano nulla.
E' semplicemente una questione di cosa piace e cosa no.
Quando giocavo su ESL e CB (parliamo più di 10 anni fa), ne vedevo di casi di gente bannata per delle cavolate, e spesso gli admin erano degli incompetenti.
In questo caso se l'è cercata, chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Al suo posto comincerei a studiare e cercarmi un impiego, ormai con il gaming professionale ha chiuso.
A livello di difficoltà e impegno necessario non lo vedo diverso da PUBG o per estensione agli altri FPS.
Se ci giochi casual nulla di male, ma se vuoi arrivare tra i top, come in ogni cosa, devi sbatterti e pure tanto. E probabilmete neanche basta.
La skill nello shoting la mostri negli arena.
Le variabili aggiunte da Fortnite nulla hanno a che fare.
Fortnite è stato reso un e-sport per motivi commerciali, non perchè è uno skill based puro.
Primeggiare ad esempio in giochi arcade come NFS, GRID o F1 non significa avere skill alla guida.
cmq di solito se chiude il gioco si spostano su quello nuovo che attira player.
c'è da considerare che oltre ai premi dei giochi ci sono le entrate di youtube e soci quando trasmettono le partite.
per un periodo della vita magari ci guadagni qualcosa ma poi bisogna inventarsi qualcosa, dato che non tutti diventano famosi.
Vero, ma la stessa cosa può succedere a uno sportivo di basso livello, esempio un calciatore di lega bassa che non porta a casa di certo i milioni, la carriera è breve e una volta finita non può campare di rendita, sta a lui fare in modo di non rimanere a piedi al termine.
Va detta una cosa comunque, questo fenomeno degli streamer è nato da poco, per vedere che fine faranno dobbiamo attendere, magari ci troveremo con centinaia di stream in mutande (non che mi freghi qualcosa).
No, come avviene esattamente per gli sport agonistici e più fisici, una parte
riuscirà a restare nel suo ambito, altri dovranno trovarsi altro.
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