Diablo IV, record di vendite per Blizzard: già oltre 10 mila anni trascorsi nel gioco
Diablo IV è il gioco di Blizzard che ha venduto più velocemente dal lancio. Nei primi giorni con accesso anticipato per chi aveva effettuato il preorder, i giocatori hanno affrontato insieme già oltre 10 mila anni di play time
di Nino Grasso pubblicata il 07 Giugno 2023, alle 13:01 nel canale VideogamesDiabloBlizzard
48 Commenti
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Non è così. Non esiste il concetto di "sono puramente cosmetiche, se non le vuoi non le compri" in quanto il sistema delle microtransazioni cosmetiche si basa su strategie mirate a creare un senso di paura di perdere l'occasione (FOMO, fear of missing out) e insoddisfazione. Vi siete chiesti il motivo per cui in un gioco principalmente single player non si possa giocare offline? Perché devi essere matchato con giocatori paganti se tu non lo sei, e devi essere certo di poter vedere quello che loro hanno e tu no.
Le microtransazioni cosmetiche sono dannose perché sfruttano la posizione di inferiorità psicologica tra i giocatori che spendono denaro e sembrano divinità della guerra, e i giocatori che non pagano e si presentano con l'equipaggiamento di base. La frustrazione causata da questo divario spinge le persone inclini a comportamenti impulsivi e con scarsa autodisciplina a spendere denaro per cercare di allinearsi agli altri.
Per aziende come Blizzard (o Epic Games per quanto riguarda Fortnite e Tencent per PUBG), non fa alcuna differenza se lo store in-game vende beni puramente cosmetici o power-up reali che modificano l'esperienza di gioco, poiché sia che si vendano semplicemente pixel sia che si vendano miglioramenti effettivi, si crea comunque un divario e un senso di insoddisfazione. Sia per apparire migliori che per ottenere un vantaggio di potere, i giocatori impulsivi spenderanno denaro e l'azienda incasserà.
Tutto questo senza considerare i modelli economici oscuri che prevedono transazioni complesse con soldi veri che si trasformano in una valuta virtuale con tassi di cambio inflazionati (ad esempio, $10 non valgono 10, ma 1.000). Inoltre, spesso non è possibile spendere esattamente la cifra necessaria per ottenere ciò che si desidera (la valuta virtuale viene venduta in pacchetti che non corrispondono ai prezzi dei beni in-game, ad esempio, devi spendere $30 per acquistare qualcosa che costa $28), creando un circolo vizioso in cui si spende denaro inutilmente per semplici pixel.
Ma tranquilli, continuate a perpetuare questo ciclo senza preoccupazioni. Dopotutto, non avete pagato per il gioco, giusto?
Link ad immagine (click per visualizzarla)
Le microtransazioni cosmetiche sono dannose perché sfruttano la posizione di inferiorità psicologica tra i giocatori che spendono denaro e sembrano divinità della guerra, e i giocatori che non pagano e si presentano con l'equipaggiamento di base. La frustrazione causata da questo divario spinge le persone inclini a comportamenti impulsivi e con scarsa autodisciplina a spendere denaro per cercare di allinearsi agli altri.
Per aziende come Blizzard (o Epic Games per quanto riguarda Fortnite e Tencent per PUBG), non fa alcuna differenza se lo store in-game vende beni puramente cosmetici o power-up reali che modificano l'esperienza di gioco, poiché sia che si vendano semplicemente pixel sia che si vendano miglioramenti effettivi, si crea comunque un divario e un senso di insoddisfazione. Sia per apparire migliori che per ottenere un vantaggio di potere, i giocatori impulsivi spenderanno denaro e l'azienda incasserà.
Tutto questo senza considerare i modelli economici oscuri che prevedono transazioni complesse con soldi veri che si trasformano in una valuta virtuale con tassi di cambio inflazionati (ad esempio, $10 non valgono 10, ma 1.000). Inoltre, spesso non è possibile spendere esattamente la cifra necessaria per ottenere ciò che si desidera (la valuta virtuale viene venduta in pacchetti che non corrispondono ai prezzi dei beni in-game, ad esempio, devi spendere $30 per acquistare qualcosa che costa $28), creando un circolo vizioso in cui si spende denaro inutilmente per semplici pixel.
Ma tranquilli, continuate a perpetuare questo ciclo senza preoccupazioni. Dopotutto, non avete pagato per il gioco, giusto?
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Così funziona per l'alcol, le sigarette e guarda caso le sale slot.
Hai scoperto il gioco d'azardo e le dipendenze!
Hai scoperto il gioco d'azardo e le dipendenze!
Non c'è azzardo nelle microtransazioni, perché non c'è una posta né una vincita:
s.m.
1 Rischio cui si va incontro senza scorgere alcuna possibilità a favore o contro: si è messo all'a. di rovinarsi completamente in quell'affare
• Giochi d'azzardo, quelli in cui la posta è costituita da somme di denaro, anche notevoli, e la vincita è più dovuta al caso e alla fortuna che alla perizia del giocatore.
2 Atto o comportamento temerario, sconsiderato: è un bell'a. viaggiare a quella velocità!
Quelle sono le lootbox. L'azzardo è una patologia tutta a sé. Le MTX cosmetiche fanno leva sul malcontento fabbricato
Quelle sono le lootbox. L'azzardo è una patologia tutta a sé. Le MTX cosmetiche fanno leva sul malcontento fabbricato
Appunto, dipendenza perché tu vuoi il pacchetto figo per quel gioco, perché sei assuefatto dal gioco stesso e messo sotto pressione per acquistare i pacchetti che poi "spariranno" dallo store.
Mentre sul vecchio overwatch era proprio gioco d'azzardo (se le compravi) perché appunto avevi una lootbox che probabilmente dava ciò che volevi.
Il tutto sta nella gente che deve darsi una regolata e sapere cosa fa, è inutile lamentarsi del fatto che ci siano lootbox o store per microtransizioni dove la gente spende millemila euro e poi dare la colpa all'azienda di turno.
Io negli store MOLTO RARAMENTE ho preso cose, per esempio su Overwatch1 l'unica cosa che ho comprato in 7 anni è stata la skin di Mercy "2018 Atlantic All-Stars Tracer" perché mi piaceva, ma di certo non compro tutte le skin che vedo perché "le devo avere".
La gente inoltre ha anche diritto di spendere i soldi come vuole, basta che il giuoco non sia un pay x win e non lo è.
É criticabile invece, per chi gioca in single, il fatto dell' always online, vedi il down di ore ieri .
Quello si non ste sciocchezze dei cosmetici, imho
..
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La gente inoltre ha anche diritto di spendere i soldi come vuole, basta che il giuoco non sia un pay x win e non lo è.
É criticabile invece, per chi gioca in single, il fatto dell' always online, vedi il down di ore ieri .
Quello si non ste sciocchezze dei cosmetici, imho
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Introiti in USD, aggiornati al 2020, documentati nella causa Apple vs Epic: https://s3.documentcloud.org/docume...mes-exhibit.pdf, sono più di 15 miliardi in circa 2 anni di gioco. Ora ne sono passati altri 3, fatevi due conti.
Blizzard non è l'ultimo arrivato. Voi non siete e non sarete mai il target a cui il gioco e le sue meccaniche perverse è indirizzato.
un drm vale l'altro
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