Dead Space Remake, un ritorno superlativo: test con diverse schede video e impressioni

Dead Space Remake, un ritorno superlativo: test con diverse schede video e impressioni

Come molti di voi abbiamo deciso di provare Dead Space Remake, memori del fantastico gioco uscito nel 2008. Con un po' di paura, perché le operazioni nostalgia non sempre funzionano, ci siamo addentrati nel tetro e pauroso mondo della USG Ishimura uscendone vivi ma, soprattutto, entusiasti per questo remake.

di , Manolo De Agostini pubblicata il , alle 11:01 nel canale Videogames
Electronic Arts
 

Due anni e mezzo di sviluppo e un remake che non solo rende giustizia al predecessore, ma va oltre. Non era così scontato, un successo su tutti i fronti. Stiamo parlando di Dead Space Remake, il titolo di EA Motive che ammoderna il prodotto videoludico di Visceral Games che nel 2008 conquistò tutti per atmosfera, gameplay e grafica. A 15 anni di distanza, chi si aspettava un semplice rifacimento delle texture è rimasto spiazzato, da subito: Isaac Clarke, il protagonista, non è più muto ma parla.

Non solo: il remake di Dead Space è stato modificato, pur mantenendosi aderente alla produzione originale, per inglobare novità narrative, modalità di gioco, caratterizzare meglio i personaggi e dare un maggiore spessore alla trama. Se non avessimo giocato al primo Dead Space dell'epoca faticheremmo a parlare di un remake, infatti l'impatto grafico è di assoluto rilievo e il gioco è piacevole, scorre bene. Se proprio dobbiamo rintracciare una piccola pecca nell'ottimo lavoro svolto, la ritroviamo nei modelli dei Necromorfi, non impeccabili, ma comunque nell'oscurità della USG Ishimura c'è poco tempo per soffermarsi sui nemici: bisogna farli a fettine.

Come spesso facciamo, abbiamo deciso di dare un'occhiata al comparto tecnico di Dead Space Remake, quindi l'abbiamo provato con diverse schede video e fatto alcuni test per capire se, aldilà del gioco, il lavoro di EA Motive sul motore permette un po' a tutti di fruire di questo survival horror in terza persona che consigliamo vivamente a tutti di giocare o rigiocare. Ah, prima di un breve excursus sulla trama, è bene sapere che questo remake si basa sul Frostbite Engine, mentre la produzione originale su una versione modificata del Godfather Engine.

Sangue e morte sulla USG Ishimura

Quando si parla di 'remake', i giocatori tendono a preoccuparsi sempre più spesso. Questo perché alcuni rifacimenti - come il più recente e rinomato Final Fantasy VII Remake - prevedono vere e proprie rivisitazioni del comparto narrativo, con piccoli (o grossi) cambiamenti del materiale di riferimento. Detto questo, le preoccupazioni che anticipavano il lancio di Dead Space (2023) erano più che lecite, dal momento che la nuova produzione di Electronic Arts non coinvolge neanche il team di sviluppo che, nel 2008, aveva progettato l'iconico survival horror.

Ciononostante, i fan di Dead Space non potevano sperare in un passaggio di testimone migliore. Dall'ormai defunta Visceral, l'horror fantascientifico passa sotto la tutela di EA Motive, un team che ha scelto di rispettare il materiale originale e che, piuttosto, ha preferito arricchire l'ottima esperienza concepita da Visceral con graditissimi innesti alla lore e un altrettanto apprezzato 'revamp' del level design. L'odissea spaziale è persino più terrificante, vuoi per il maggiore fotorealismo, vuoi per alcune inaspettate novità implementate da Motive.

Si torna dunque a bordo dell'astronave mineraria USG Ishimura, dove i giocatori vestiranno ancora una volta - o per la prima volta - i panni di Isaac Clarke. Sì, è vero, lo sfortunato ingegnere interpretato da Gunnar Wright ora è molto più loquace di quanto ricordassimo, potendo contare su molte più linee di dialogo attraverso cui darà voce ai suoi pensieri. Oseremmo dire che è anche meno timido, vista la predisposizione a togliersi il casco molto più spesso di quanto fa nel gioco originale. Eppure tutto questo non ostacola l'immedesimazione e, al contrario, dona al personaggio di Clarke un maggiore carisma e una rinnovata profondità.

Dopo aver ricevuto una chiamata di soccorso dalla dott.ssa Nicole Brennan, ex fidanzata di Isaac Clarke, il protagonista si dirigerà verso la Ishimura per indagare le cause di un guasto meccanico. Inutile dire che, come in ogni horror che si rispetti, tutto finisce in malora: durante le indagini l'equipaggio della USG Kellion viene attaccato da mostruose creature mutanti, i Necromorfi, frutto dell'unione tra un cadavere umano e un organismo alieno.

Clarke verrà separato dalla crew e si ritroverà isolato, costretto a vagare tra i bui corridoi di una nave infestata da pericolose aberrazioni. È in quest'occasione che abbiamo avuto modo di esplorare una Ishimura familiare, ma al tempo stesso diversa: cambia la disposizione di alcune stanze, così come il collegamento tra alcune sezioni della nave; troviamo inoltre una nuova mappa 2D che offre una lettura più chiara delle planimetrie. Questi cambiamenti, uniti alla rimozione delle schermate di caricamento su PC (e su console next-gen), rendono l'esplorazione della Ishimura un'esperienza più gradevole e coinvolgente rispetto al passato.

Come diretta conseguenza della riconfigurazione del level design, cambiano anche molti degli obiettivi richiesti per l'avanzamento, ma parliamo di piccoli accorgimenti che non intaccano più di tanto la trama. A tal proposito, durante l'esplorazione della Ishimura il giocatore dovrà anche completare una serie di compiti inediti, sotto forma di 'side quest'; un'aggiunta che contribuisce al world building facendo emergere ulteriori dettagli sulla USG Ishimura.

EA Motive ha introdotto tutto questo facendo grande attenzione a non 'rovinare' l'elemento più importante dell'originale Dead Space: la sua atmosferaAnsiogena, raccapricciante e a tratti claustrofobica, come neanche nelle migliori pellicole del cinema dell'orrore. Anche in questo caso, però, troviamo una piccola novità 'made in Motive': gli sviluppatori sono stati tanto audaci da 'randomizzare' gli incontri con i temibili Necromorfi, facendoli apparire in momenti casuali dell'avventura e rendendoli, così, più imprevedibili e ancora più letali.

Ciò costringe il giocatore a tenere costantemente gli occhi aperti e a prestare maggiore attenzione a ogni singolo rumore ambientale, che si tratti di un semplice scricchiolio o di urla strazianti. Nel peggiore dei casi, Clarke potrà eliminare i Necromorfi alla buona, vecchia maniera, smembrandoli con il suo affidabile cutter al plasma o con una delle versatili armi che troverà a bordo della Ishimura. Semplicemente, stavolta farà meglio a tenere l'arma sempre carica.

Che siate novizi o veterani del franchise, non vogliamo anticiparvi nient'altro sulla storia di Dead Space, poiché potrebbero sempre esserci delle sorprese dietro l'angolo - no, non ci riferiamo ai jumpscare. Vi basti sapere che EA Motive è riuscita nel difficile intento di realizzare un'esperienza di gioco fedele all'opera originale, ma anche più solida e coerente nei confronti del mai troppo lodato sequel (Dead Space 2) e, più in generale, della complessa lore della serie.

Requisiti di sistema di Dead Space Remake

Prima di procedere, vediamo i requisiti minimi e consigliati di Dead Space Remake su PC.

MINIMI

  • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
  • Sistema operativo: Window 10 64-bit +
  • Processore: Ryzen 5 2600X, Core i5 8600
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: AMD RX 5700, GTX 1070
  • DirectX: Versione 12
  • Rete: Connessione Internet a banda larga
  • Memoria: 50 GB di spazio disponibile
  • Note aggiuntive: 50GB SATA SSD

I requisiti minimi contemplano la dotazione di un processore con almeno 6 core e una scheda video di non ultimissima generazione, ma nemmeno così scarsa se guardiamo alla RX 5700. 

CONSIGLIATI

  • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
  • Sistema operativo: Window 10 64-bit +
  • Processore: Ryzen 5 5600X, Core i5 11600K
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: Radeon RX 6700 XT, GeForce RTX 2070
  • DirectX: Versione 12
  • Rete: Connessione Internet a banda larga
  • Memoria: 50 GB di spazio disponibile
  • Note aggiuntive: 50GB SSD PCIe compatibile

I consigliati vedono un salto di architettura per quanto riguarda la CPU, e così anche sul fronte delle schede video si va a richiedere due prodotti di penultima generazione. I requisiti sembrano piuttosto elevati, ma facciamo qualche test per vedere se effettivamente gli sviluppatori si sono "tenuti larghi" o il gioco è un discreto macigno. Le schede sono state testate con i driver GeForce 528.24 e Radeon Software Adrenalin 2020 Edition 22.11.2, salvo per la RX 7900 XTX per la quale abbiamo usato i 23.1.2.

Dal punto di vista delle opzioni grafiche, Dead Space Remake offre la possibilità di intervenire su Anti-Aliasing, Light, Shadows, Reflections, Volumetric Resolution, Ambient Occlusion e Depth of Field. Inoltre, c'è il supporto alla Ray Tracing Ambient Occlusion.

Dead Space Remake, test prestazionali

Sulla nostra piattaforma di prova abbiamo una CPU di ultima generazione come il Ryzen 9 7950X, un processore Zen 4 con 16 core e 32 thread, affiancato da 32 GB di memoria RAM DDR5-6000. Abbiamo montato una GeForce RTX 3080 e abbiamo scalato il numero dei core e thread attivi per vedere l'impatto sulle prestazioni di gioco. I test sono stati svolti a 1080p per rendere la CPU più impattante:

Come potete vedere, gli sviluppatori consigliano una CPU con 6 core di buon livello ed effettivamente il gioco inizia a perdere un frame rate sensibile solo passando a 4 core / 4 thread. Vediamo ora come si comportano 15 schede video di fascia differente con Dead Space alle varie risoluzioni, una rilevazione che abbiamo eseguito con una run custom (a seconda dell'area, il frame rate potrebbe variare):

Impostando il TAA e il livello di dettaglio Ultra, vediamo che il 4K è prerogativa di alcune GPU come le RTX 4090, 4080 e la 3090 Ti sul fronte NVIDIA, mentre su quello AMD ben si comporta la RX 7900 XT. Con qualche accorgimento, anche RTX 4070 Ti, 3080 e RX 6900 XT permettono di giocare a quella risoluzione, posizionandosi in questo caso intorno ai 50-55 fps.

GeForce RTX 3070 e RX 6700 XT sono più adatte a giocare in 1440p, mentre altre schede devono ripiegare sul Full HD e per alcune di queste è necessario passare a livelli di dettaglio inferiori per mantenere un frame rate medio accettabile.

Purtroppo la RX 6500 XT con i suoi 4 GB e il bus a 64 bit si conferma una scheda nata male e destinata a invecchiare peggio. Abbiamo svolto anche un test con le tecnologie di upscaling, DLSS 2 e FSR 2 per vedere come - impostando la modalità Bilanciata - migliorano le prestazioni pur mantenendo una buona qualità grafica finale:

Il passo successivo è stato quello di dare un'occhiata a come impattano i preset – Ultra, Alto, Medio e Basso - sulle prestazioni di gioco. Abbiamo volutamente preso una scheda video un po' datata, la Radeon RX 580 8 GB, per vedere cosa succede: d'altronde non tutti, specie in questi anni, hanno potuto dotarsi di una GPU di ultima generazione.

La cosa che notiamo è che passare da Alto a Ultra non ha effetto sulle prestazioni, almeno con la GPU usata. E non è che la situazione subisca cambiamenti rilevanti passando a Medio e Basso. Insomma, meglio giocare a dettagli Alto/Ultra e sfruttare l'upscaling per guadagnare prestazioni. Ed è proprio quello che vediamo nel prossimo grafico.

Abilitando l'FSR 2 la nostra RX 580 passa dai 34 fps registrati in Full HD con rendering nativo a 46 fps con FSR 2 Qualità, 50 fps come visto già in un grafico precedente e poi salire fino a 61 fps con Prestazioni Ultra. Purtroppo va detto che con questa modalità la grafica ne risente parecchio.

Il gioco offre anche RTAO (Ray-traced ambient occlusion) e dobbiamo dire che l'impatto di questa tecnologia è variabile in termini prestazionali: a seconda della scena può essere minimo o arrivare intorno a 15-20 fps. Da un punto di vista grafico, invece, non ci ha impressionato, non incide in modo importante. Insomma, se volete abilitarla e avete le prestazioni per farlo, nulla ve lo vieta, ma se non lo potete fare, sappiate che non vi state rovinando l'esperienza di gioco.

Conclusioni

Crediamo di averlo scritto in tutte le salse: Dead Space (2023) o Remake che dir si voglia, è un prodotto che consigliamo a tutti di giocatori, vecchi e nuovi appassionati del settore gaming. EA Motive ha fatto un lavoro egregio, non ha storpiato la produzione originale ma, anzi, le ha dato rinnovato spessore.

Ottimo il lavoro svolto sul fronte grafico, il gioco è godibile anche agli occhi di chi è abituato a una grafica moderna. Certo, non è per tutti, perché di pari passo alla grafica sono saliti anche i requisiti e non stiamo parlando di un gioco né leggerissimo né pesante, ma nella media. In ogni caso, è possibile trovare un buon compromesso tra risoluzioni, qualità grafica e l'uso delle tecnologie di upscaling.

Se Electronic Arts sta cercando con questo Remake di gettare le basi per un Dead Space 4 nel prossimo futuro, ha fatto bingo: la appoggiamo la 100%. Prima, però, ci aspettiamo i remake degli altri due capitoli e non vogliamo niente di meno che una produzione al pari di questo Dead Space (2023).

8 Commenti
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alethebest9024 Febbraio 2023, 11:25 #1
questa recensione è la conferma che ci troviamo davanti ad un remake fatto bene. Certo non li spenderei adesso quei soldi, forse piu in la con uno sconto perchè l'ho finito tempo addietro.

Per chi è la prima volta beh sono comunque 3 giochi in 1 quindi la spesa ci vale.

2 mancanze che avrei voluto leggere

1. che nel 3 capitolo mi pare di aver letto che la nave è visitabile per intero grazie tramite la mancanza di gravità, cosa che nell'originale non era del tutto possibile.

2. avrei preferito vedere test con una RX 6600XT
Gringo [ITF]24 Febbraio 2023, 12:56 #2
Bel lavoro alla fine ma come al solito vendere un remake a prezzo pieno lo trovo sensato solo se uno non lo ha mai giocato, bella cosa sarebbe stato un contratto di Adeguamento di Licenza, posseggo DEAD SPACE e nella versione Digitale, inserendo la "Prova d'Acquisto" o "Seriale" applicano MINIMO un 33% di sconto.
Ma RIPAGARE un opera la vedo dura per molti come botta da digerire e molti cliccano il pulsante "PASSO".
magic carpet24 Febbraio 2023, 13:14 #3

Refuso

Refuso in figura Dead Space TAA, Ultra
Gefore RX 7900 XTX 24 GB
bagnino8924 Febbraio 2023, 13:19 #4
Assurdo che non si faccia menzione dello stuttering che affligge questo gioco.
Cromwell24 Febbraio 2023, 13:25 #5
Originariamente inviato da: Gringo [ITF]
Bel lavoro alla fine ma come al solito vendere un remake a prezzo pieno lo trovo sensato solo se uno non lo ha mai giocato, bella cosa sarebbe stato un contratto di Adeguamento di Licenza, posseggo DEAD SPACE e nella versione Digitale, inserendo la "Prova d'Acquisto" o "Seriale" applicano MINIMO un 33% di sconto.
Ma RIPAGARE un opera la vedo dura per molti come botta da digerire e molti cliccano il pulsante "PASSO".


Io ho giocato da poco (fine ottobre 2022) la versione originale, per la prima volta
Gringo [ITF]24 Febbraio 2023, 13:40 #6
Assurdo che non si faccia menzione dello stuttering che affligge questo gioco.


Anche su PC adeguati e con G-SYNC ?
Onestamente non lo ho mai visto girare dal vivo, e i PC di test di solito le redazioni glieli prestano la NASA.... :3
bagnino8924 Febbraio 2023, 15:37 #7
Originariamente inviato da: Gringo [ITF]
Anche su PC adeguati e con G-SYNC ?
Onestamente non lo ho mai visto girare dal vivo, e i PC di test di solito le redazioni glieli prestano la NASA.... :3


Assolutamente sì, lo hanno anche quelli con RTX 4090. Se ne parla da settimane qui sul forum.
Max Power24 Febbraio 2023, 19:09 #8
"Purtroppo la RX 6500 XT con i suoi 4 GB..."

Purtroppo c'è chi si ostina a presentare i test senza le dovute spiegazioni.

L'ABC di qualunque configurazione è non superare la Vram. Facilmente ottenibile con la regolazione delle texture (da ca. 25 anni)

Andate sul tubo:

"Dead Space Remake - RX 6500 XT | 1080p + FSR 2.0 - High Settings | i3 12100F"

Gira serenamente nell'intorno dei 60fps...

E vorrei ricordare che questo non è un forum per "consolari"

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