ChatGPT umiliata negli scacchi per principianti da un computer di quasi 50 anni fa

L'intelligenza artificiale può talvolta illudere l'occhio umano, ma a quanto pare se si tratta di giocare a scacchi non regge il confronto con un Atari 2600 del 1977. ChatGPT è stata letteralmente umiliata dall'home computer di quasi 50 anni fa
di Vittorio Rienzo pubblicata il 09 Giugno 2025, alle 16:55 nel canale VideogamesAtariOpenAIChatGPT
60 Commenti
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Che noia, il solito troll privo di neuroni. Figurati se perdo tempo con i babbaloni
Come volevasi dimostrare.
Appunto, sei un troll. DIMOSTRATO !!
Dai, fornisci il test che permette di differenziare l'intelligenza umana da quella dell'IA. Altrimenti la tua è religione.
Vorrei proporre una rapida riflessione sul termine "intelligenza" quando lo associamo all'intelligenza artificiale. Sebbene le IA moderne siano utili nel riconoscimento di schemi, nell'elaborazione di grandi quantità di dati e nella simulazione di comportamenti complessi, non possiamo attribuire loro un'intelligenza paragonabile a quella umana nel senso più profondo e qualitativo del termine.
L'intelligenza umana non si limita alla risoluzione di problemi o alla produzione di risposte corrette. Essa comprende anche la coscienza di sé, la comprensione profonda del contesto, l'intenzionalità, l'intuizione e la capacità di attribuire significato all'esperienza soggettiva. Queste qualità emergono da una rete di fattori biologici, emotivi, culturali ed esperienziali che le macchine non possiedono né potranno mai simulare in modo autentico (proprio per la loro intrinseca natura).
Le IA, inclusi i modelli linguistici avanzati, operano su base statistica e deterministica. "Capiscono" nel senso che correlano input a output in modo molto sofisticato, ma non hanno consapevolezza del significato delle parole o delle azioni che generano. Non sanno di sapere, e non sono capaci di riformulare in autonomia un sistema di valori, priorità o obiettivi sulla base di un vissuto personale, semplicemente perché non hanno un sé.
In sostanza, possiamo dire che l'IA è "intelligente" nel senso funzionale, ma non nel senso coscienziale. È uno strumento estremamente utile, ma resta una simulazione. La vera intelligenza, quella umana, nasce da un'interiorità che nessuna macchina ha mai posseduto.
Perciò, l'intelligenza artificiale ha bisogno di tale definizione aggiuntiva proprio per distinzione dall'intelligenza (quella senza ulteriori suffissi), che è ben altra cosa.
Intelligenza artificiale...
Non mi piace fare torto ad alcuno, né di dubitare delle insondabili potenzialità della AI.Ma credo di essermi fatta una idea personale, forse sbagliata.
Secondo me, tutto sommato, i rappresentanti medi della AI altro non fanno che elaborare tutta una innumerevole massa di dati depositati sul web, estrarne ciò che attiene ad una certa query, e saper organizzare una risposta.
AI in definitiva si potrebbe pensare come un supermotore di ricerca capace di elaborare risposte dalle ricerche sul web.
Ma io mi sono spinto a chiedere alcune cosette alle quali tutte le AI da me interpellate non hanno saputo rispondere, se non addirittura scruivendo risposte totalmente sballate.
Ad esempio ho chiesto di scrivere l'equazione algebrica senza funzioni trigonometriche di un raggio rifratto, data l'equazione del raggio incidente e quella della tangente al piano di incidenza.
Risposte: tutte sballate e con addirittura con un numeratore la cui espressione è pari a zero.
Ho poi richiesto a varie intelligenze di scrivermi il valore di un angolo dopo alcuni passaggi trigonometrici, e quelli mi hanno risposto con angoli sbagliati e nei quadranti sbagliati.
Io ho dovuto spiegargli gli errori commessi e le giuste soluzioni, e quelli mi hanno ringraziato con sussieguo di frasi e parole, ma credo che sono pronti a ripetere gli stessi errori, pioché non memorizzano i dialoghi con gli utenti.
Ed io mi sono fatto delle grasse risate.
o forse tu intendevi che nessuno lo definiva home computer
nessuno lo definiva home computer per il semplice fatto che non lo era... al netto della programming cartdridge che davvero non si può dire lo trasformasse in tale.
i cloni si me li ricordo; mi pare che arrivassero con un discreto numero di giochi "preinstallati" nella console, senza bisogno delle cartucce.
Se ha fallito può migliorare e apprendere e le prossime volte non fallirà.
Non sto parlando solo degli scacchi ma di qualunque settore.
[B][COLOR="Red"]E' inevitabile, inutile opporsi.[/COLOR][/B]
Il 95% degli esseri umani non è in grado di giocare a scacchi. Secondo l'autore del pezzo questi individui non sono considerabili intelligenti o affidabili.
https://www.corriere.it/tecnologia/...72bdb2xlk.shtml
Considerando che lo scritto è di un professore Ordinario di Informatica della Sapienza, mi pare debba venir preso in esame. E riflette ESATTAMENTE quello che penso io delle pseudo-AI: costrutti informatici nati con un preciso scopo (SIMULARE una IA per scopi puramente commerciali), che adempiono perfettamente al loro scopo, ma che di intelligenza reale non ne possiedono nemmeno un'ombra.
chatgpt è persino in grado di disegnare la scacchiera per consentire di giocare dal prompt.
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3 . . . . . . . . 3
2 ♙ ♙ ♙ ♙ ♙ ♙ ♙ ♙ 2
1 ♖ ♘ ♗ ♕ ♔ ♗ ♘ ♖ 1
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e, francamente non credo proprio che "dandogli le mosse" da tastiera si faccia infinocchiare del chess dell'atari 2600.
ma volendo, si può provare. basta un emulatore.
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