Andrea Pessino: con The Order 1886 iniziamo a sfruttare PS4
In occasione dell'evento di presentazione per l'Italia di The Order 1886 abbiamo avuto modo di intervistare Andrea Pessino, uno degli sviluppatori italiani più famosi al mondo.
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Febbraio 2015, alle 14:50 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Da Asti, dove è nato, fino a Varese, dove ha lavorato su programmi gestionali e di contabilità, fino a Blizzard e alla fondazione di Ready at Dawn. Con sede a Irvine, in California, a poche centinaia di metri dalla stessa Blizzard, Ready at Dawn ha la responsabilità non da poco di fornire ai giocatori di PS4 il primo gioco realmente next-gen, ovvero capace di offrire quella grafica e quella consistenza fisica capaci da far distinguere una generazione di videogiochi dall'altra.
Ready at Dawn fino a oggi è famosa soprattutto per alcuni giochi di successo per PSP, come Daxter, God of War: Chains of Olympus e God of War: Ghost of Sparta. Proprio la realizzazione di The Order 1886, e il motore grafico su cui è basato, RAD Engine 4.0, hanno portato il team di Pessino a saltare quasi interamente una generazione, quella della PS3. Proprio per presentarsi in grande stile sulla nuova console.
Dai 3 dipendenti iniziali, Ready at Dawn oggi conta 65 dipendenti, ed è una delle software house più influenti dell'intero panorama videoludico, in grado di produrre un blockbuster su scala cinematografica di vitale importanza per tutto il mondo videoludico come The Order 1886.
Grande appassionato di musica, il nostro Andrea ha frequentato il conservatorio per molti anni, per poi scoprire la passione più importante della sua vita, la programmazione. Dopo la sua esperienza a Varese, infatti, manda un curriculum all'azienda americana Kiwi Software, e viene assunto. Società che poi fallisce, causando il trasferimento di Andrea a Meta Creations. La quale, però, lo stanca dopo poco tempo e per questo decide di mandare curriculum in giro. Chi si fa avanti questa volta? Blizzard, ovviamente!
Per Blizzard Andrea lavora su diversi grandi successi per la piattaforma PC, come Warcraft III, Diablo II e World of Warcraft. Sul perché della sua decisione di passare al mondo console e per tutte le considerazioni sul suo possente fisico, però, vi rimando senza ulteriori indugi all'intervista che abbiamo preparato in occasione dell'evento di presentazione di The Order 1886.
Quanto a quest'ultimo, sarà disponibile dal 20 febbraio e sarà ambientato nell'ultimo ventennio del XIX secolo, in piena epoca vittoriana, quando Londra vive un periodo di grande fermento politico, culturale, scientifico e tecnologico. Parallelamente gli strati più umili della popolazione combattono la fame e si trovano a fronteggiare la piaga della prostituzione e del lavoro minorile.
Nella Londra “alternativa” di The Order: 1886 ci sono anche altri problemi che affliggono la città e che vengono da molto lontano. A cavallo tra il VII e VIII secolo una mutazione genetica interviene a cambiare il normale corso dell’evoluzione di un ristretto gruppo di persone: i mezzosangue, creature dalle fattezze animalesche, incredibilmente forti e intelligenti. Etichettate con nomi tratti dalla mitologia, queste creature prendono il sopravvento sulla popolazione.
La sopravvivenza dell’umanità verrà garantita dalla costituzione di un Ordine di Cavalieri, coraggiosi e determinati a sconfiggere il nemico, i quali si avvalgono di tecnologie futuristiche: dirigibili per pattugliare i cieli di Londra e treni alimentati a elettricità che garantiscono il collegamento veloce da una parte all’altra della città. Ma proprio quando sembra che l’Ordine stia riuscendo ad avere il sopravvento sui mezzosangue, interviene una nuova minaccia: una fazione di ribelli che vuole opporsi al malcontento dilagante e porre fine alle ingiustizie che affliggono la popolazione.
The Order: 1886 nasce dalla commistione di storia, mitologia e leggenda. Accanto alla riproduzione grafica di luoghi reali, come Whitechapel, Il Palazzo del Parlamento e il ponte di Londra, è possibile trovare riferimenti a Jack lo Squartatore, alla letteratura di Charles Dickens e alla saga di Re Artù.
Il giocatore vestirà i panni di Sir Galahad Greyson, alfiere fidato di Re Artù, il quale fu fondatore dell’Ordine. La sua longevità (e quella di tutti i Cavalieri) è data dalla Blackwater, una sorta di pozione in grado di risanare anche ferite mortali. L’Ordine può inoltre contare sul genio di Nikola Tesla, brillante scienziato che ha creato l’arsenale di armi ed equipaggiamenti essenziali per fronteggiare i mezzosangue.
Quanto alle meccaniche di gioco, si tratterà di uno sparatutto tattico in terza persona basato sulle coperture e con una forte presenza della componente cinematografica.
Ne parleremo diffusamente nella recensione che publicheremo nei prossimi giorni.
13 Commenti
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dafaq is that !?!
Ne sarebbe uscita un' intervista molto più rilassante da ascoltare se gli aveste concesso di realizzarla in inglese.
Comunque vabbè che sta all'estero da 25 anni, ma per intervistarlo in inglese tantovale sottotitolare altre interviste...
senti manco si ricorda come si parla in italiano
Se l'hardware è pura roba marrone che esce dai deratani, non è che possano fare miracoli
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