ASUS ROG Ally X: basta una nuova batteria?
Abbiamo dedicato le ultime settimane a provare la nuova console portatile/PC di ASUS. Porta in dote diverse ottimizzazioni, ma la principale riguarda la batteria di capacità raddoppiata, andando a colmare uno dei principali limiti di questo tipo di soluzioni, ovvero quello dell'autonomia con i giochi che richiedono maggiore capacità di calcolo.
di Rosario Grasso pubblicato il 23 Agosto 2024 nel canale VideogamesASUSROGAlly
Il settore delle cosidette console portatili/PC ha avuto uno scossone iniziale con l'arrivo sul mercato della Steam Deck. Lo scopo era piuttosto semplice: mettere letteralmente nelle mani dei giocatori PC tanta potenza di calcolo e al tempo stesso abbracciare alcune delle prerogative che avevano avuto nel recente periodo successo in ambito console, prevalentemente quelle legate a Nintendo Switch. La possibilità di giocare a titoli profondi mentre si sta comodamente seduti sul divano o in mobilità, insomma, si è dimostrata apprezzata anche dall'utenza PC.
Certo, il gioco in mobilità in realtà è risultato piuttosto limitato, visto che la scarsa autonomia dei sistemi di gioco come Steam Deck, ma anche la prima ASUS ROG Ally, non consentiva di giocare con i titoli graficamente più particolareggiati, alle risoluzioni più alte e con frame rate rapidi, per più di un'ora (ma anche meno in certi casi). Questo era dovuto in principal modo alla ridotta capacità della batteria, di soli 40 Wh in entrambi i primi modelli di ROG Ally. La quale, lo ricordiamo, esiste in due varianti: la prima equipaggiata con processore Ryzen Z1 Extreme e la seconda, arrivata sul mercato successivamente, basata sul meno potente Ryzen Z1 a 699 euro. ROG Ally X, come le console che l'hanno procedeuta, utilizza anch'essa una piattaforma hardware basata su tecnologia AMD, con il chip che fa riferimento alla CPU Zen 4 e alla soluzione grafica RDNA3 che possiamo apprezzare anche sulle Radeon serie 7000. Tuttavia, non esiste più una variante meno performante, ma solo quella con Ryzen Z1 Extreme.
Ciò che cambia è proprio la capacità della batteria, che passa a 80 Wh. Insieme a un'ergonomia riprogettata per le lunghe sessioni di gioco, oltre a due comode porte USB Type-C, proprio la batteria è l'aspetto che varia maggiormente rispetto alla prima generazione. I tecnici di ASUS ROG vogliono offrire ai loro utenti maggiore autonomia e la capacità di dedicarsi a sessioni di gioco più lunghe anche con i titoli graficamente dettagliati. Vedremo con i nostri test se hanno colto nel segno, anticipando che il cambio di batteria ha reso la console più pesante, visto che passa da 608 a 678 grammi.
Un display Full HD da 120 Hz con FreeSync Premium, inoltre, offre una visione chiara e fluida dell'azione anche nei giochi frenetici. Si tratta dello stesso display presente nel modello precedente, mentre cambia la memoria di sistema, che passa a 24 GB ed è di tipo LPDDR5. Lo spazio di archiviazione a disposizione è di 1 TB. Naturalmente una console del genere, che parte da prerogative che nascono con il mondo Nintendo Switch, è l'ideale soprattuto con giochi piuttosto rilassati, quelli "da divano", come lo può essere un platformer o un qualunque titolo che predilige l'immedesimazione. Ciò non toglie che la console possa essere usata anche per esperienze più impegnative, anche perché è possibile collegarle una GPU esterna tramite una delle porte USB4 Type-C, che supporta Power Delivery 3.0 e DisplayPort 1.4 (la prima ROG Ally gestiva il collegamento alla scheda video esterna tramite la porta ROG XG Mobile).
Un altro aspetto fondante di queste soluzioni riguarda la presenza del sistema operativo Windows 11. Se da una parte l'OS di Microsoft non è certo progettato inizialmente per l'esperienza mobile come quella offerta dalle ROG Ally, presenta al tempo stesso dei punti di forza non indifferenti. A cominciare dalla sensazione di completo controllo che si può avere portando in tasca, o comunque in giro con grande facilità, un sistema completo basato su Windows 11. E poi la compatibilità: se lo SteamOS di Steam Deck, infatti, garantisce maggiore facilità d'uso, Windows 11 vi permette di accedere a tutti i giochi senza dover passare attraverso un emulatore da Windows a Linux.
Per quanto riguarda l'ergonomia e i controlli, ciò che è cambiato è principalmente il D-Pad, che è stato riprogettato allo scopo di aumentare il grip durante l'esecuzione di movimenti circolari, pur continuando ad azionare in modo fluido e preciso gli input sulla ruota a 8 assi. Lo spessore della console, invece, varia da 3,2 a 3,7 centimetri, mentre nella parte superiore troviamo una nuova uscita di ventilazione che sottende a una rivisitazione del sistema di raffreddamento. La console, infatti, è dotata di heatpipe appositamente progettati per funzionare in qualsiasi orientamento, che si accompagnano alla presa d'aria di scarico già mezionata, pensata per mantenere scheda madre e pannello alle più basse temperature possibili.
All'interno, la console usa due ventole con un design a cuscinetti fluidi, che presentano un basso attrito e che sono più sottili rispetto a quelle utilizzate nel modello precedente, lasciando più spazio per il passaggio dell'aria tra ciascuna pala. Sono proprio le ventole da 0,15 mm di spessore ad aver permesso l’upgrade della batteria più grande da 80 Wh. Inoltre, le ventole hanno delle coperture leggermente diverse, in modo da orientare una piccola quantità d'aria nello chassis, tra la scheda madre e il pannello dello schermo. Sono stati installati anche dei filtri antipolvere per coprire entrambe le prese d'aria, e proteggere al meglio le ventole. Meno polvere significa un raffreddamento più efficiente e silenzioso negli anni.
I grilletti sono stati aumentati nelle dimensioni, mentre i tasti Macro posti sotto la scocca, al contrario, sono stati rimpiccioliti per evitare pressioni accidentali. Inoltre, i pulsanti frontali presentano una forma a cupola piatta che li rende più comodi da premere e diminuiscono le oscillazioni. Detto questo, nonostante il peso leggermente aumentato, ASUS ROG Ally X si lascia impugnare senza difficoltà e rende quasi tutte le esperienze di gioco gratificanti e immediate.
Ottimi risultano gli speaker: posti sulla parte frontale della scocca, restituiscono un audio pulito e di qualità, oltre che ottimamente bilanciato tra canale destro e canale sinistro. Sopra troviamo il bilancere per modificare l'audio al volo, anche se ovviamente la maggior parte dei giocatori impegnati vorrà utilizzare le cuffie, collegabili tramite il jack da 3,5 mm posto sempre sulla parte superiore della console.
La app Armoury Crate SE, che gli utenti di dispositivi Asus conoscono come accompagnamento di mouse, tastiere, monitor e così via, è al cuore del sistema, perché consente di gestire i giochi installati e di eseguire gli aggiornamenti critici di sistema, tra le altre cose. Questa individua tutti i giochi installati, a prescindere dal fatto che siano Steam, GOG, Microsoft Store, Epic, e così via, e li accorpa in un'unica schermata, in modo che l'utente possa lanciarli al volo. Armoury Crate è accompagnata da MyAsus, un'app che ci permette di fare diagnosi di sistema e di verificare che firmware, driver e tutto il resto siano aggiornati. Nuove versioni di queste app vengono rilasciate continuamente e l'utente deve prestare attenzione che tutto sia aggiornato alla versione più aggiornata perché in caso contrario potrebbero presentarsi problemi all'esperienza di gioco mentre, in certi casi, può risultare impossibile lanciare alcuni giochi.
Se con il pulsante di lancio rapido di destra possiamo lanciare Armoury Crate, con quello di sinistra abbiamo il Command Center, una funzione determinante per ASUS ROG Ally X perché, tra le altre cose, permette di regolare il TDP. Naturalmente questo è cruciale per un sistema che ha dei limiti proprio nell'autonomia: possiamo così ridurre i consumi per aumentare i tempi di gioco, rinunciando a frame rate, dettaglio visivo o risoluzione. Sempre tramite il Command Center, si può regolare la risoluzione o impostare un limite al frame rate, ancora una volta nell'ottica di contenere i consumi.
Altre regolazioni si possono effettuare tramite i driver Adrenalin di AMD. In particolare, per quei giochi che non supportano tecniche di upscaling nativamente, possiamo modificare il valore di Radeon Super Resolution perché le immagini vengano renderizzate a una risoluzione inferiore e poi adattate allo schermo FullHD di ASUS ROG Ally X. Dal Command Center, ancora, si può decidere quanta memoria assegnare alla GPU: con l'impostazione di default che prevede 4GB, si può decidere di attribuire 8 GB ai giochi per godere di prestazioni migliori.
Sebbene Armoury Crate e Command Center facilitino la gestione della console portatile di ASUS, altri limiti legati alla natura di Windows emergono durante l'utilizzo. Windows 11 non è certo pensato per sistemi del genere, e questo risulta molto evidente durante l'utilizzo di diverse applicazioni. Non solo le scritte e i tasti sono inevitabilmente piccoli, ma diversi problemi di compatibilità sono nati durante le nostre prove. Bisogna sempre accertarsi che Windows Update abbia completato tutti gli aggiornamenti per non incorrere in malfunzionamenti: questo potrebbe compromettere non solo l'escuzione dei giochi ma anche il funzionamento dei layer di Armoury Crate e Command Center.
Questi sono funzionali, come detto, ma non rappresentano l'esperienza di base della console, che rimane legata a Windows. E proprio questo aspetto ci fa concludere che SteamOS sia ancora su un altro livello per quanto riguarda l'interfacciamento di una console portatile come questa, mentre l'emulazione tramite Proton ormai garantisce le prestazioni necessarie per quanto riguarda l'esecuzione di giochi sviluppati nativamente per Windows su Linux. Allo stesso tempo, Armoury Crate e Command Center sono determinanti per il corretto funzionamento del sistema: ad esempio, in caso di assenza di AC non funzionerebbero neanche le associazioni tra pulsanti della console e comandi assegnati dei giochi, e questo ovviamente impedirebbe anche l'esecuzione del gioco stesso.
Oltretutto, la navigazione di Windows risulta difficoltosa per l'assenza di un touchpad, che pure è contemplato dalla maggior parte delle rivali di ASUS ROG Ally X, come Lenovo Legion Go e Steam Deck. Questo avrebbe consentito di gestire con maggiore naturalezza il puntatore (invece che di ricorrere ai joystick) e anche la pressione del clic sinistro e del clic destro. Nonostante il peso aumentato, tuttavia, ASUS ROG Ally X è maneggevole, i pulsanti principali restituiscono un buon feedback e l'interazione con i giochi è buona. Contribuiscono anche le nuove dimensioni dei tasti Macro che, essendo più piccoli, migliorano il grip evitando le pressioni accidentali.
Le prestazioni fatte segnare da ASUS ROG Ally X sono ottime. La prima sorpresa arriva con l'esecuzione di CrystalDiskMark. Come potete vedere si tratta di un sensibile miglioramento delle prestazioni dell'SSD integrato sia in termini di lettura che di scrittura, e questo si traduce in maniera consistente in tempi di caricamento più rapidi sia per Windows sia per i vari giochi.
Per quanto riguarda i test con i giochi, nonostante l'hardware sia rimasto invariato, notiamo un miglioramento in quasi tutte le circostanze, segno che il lavoro di ottimizzazione alle varie componenti, dal raffreddamento alla batteria, dà i suoi frutti. Per poter leggere adeguatamente i benchmark, bisogna notare che la modalità Turbo 30W è disponibile solo con console connessa alla rete elettrica mentre le modalità Prestazioni e Silenziosa hanno visto il TDP passare rispettivamente da 13 (della prima ROG Ally) a 17W e da 10 a 13W.
Giocare con TDP limitati comporta un sacrificio determinante nelle prestazioni. Con meno di 25W a disposizione, infatti, bisogna rinunciare pesantemente a frame rate e risoluzione, e spesso questo comporta un funzionamento non adeguato di quei giochi che sono pensati per girare a 60fps, come nei casi - qui presi in considerazione - di Forza Horizon 5 e di F1 23. Naturalmente, a TDP inferiori corrispondono autonomie superiori, e questo è un fattore altrettanto determinante per una console come ASUS ROG Ally X.
Dipende tutto dalla complessità poligonale del gioco, oltre che dalle sue ottimizzazioni e dal lavoro realizzato dal motore grafico. Se con la prima ROG Ally con Z1 Extreme giocavamo un titolo come Cyberpunk 2077 in modalità 25W a 1080p/30 fps, e senza connessione elettrica, per solo 30/40 minuti circa, adesso possiamo spingerci anche a 45/50 minuti. Ovviamente, le cose cambiano drasticamente con altri tipi di giochi, ovvero quelli più congeniali, come dicevamo in fase introduttiva, per essere giocati con un sistema del genere. Un gioco con grafica meno complessa, come un'avventura grafica, può essere giocato anche per due o tre ore con ROG Ally X, con le medesime impostazioni menzionate prima.
Le temperature sono un altro fattore importante. Con l'hardware che funziona in locale, in opposizione a quelle soluzioni - come Logitech G Cloud - che lasciano che l'elaborazione delle immagini avvenga in remoto, la sollecitazione di tutte le componenti è sicuramente da tenere sotto controllo. Come vediamo con l'analisi con la fotocamera termica FLIR, come la console che l'ha preceduta anche questa versione X si surriscalda molto nella parte alta, fino a raggiungere temperature prossime ai 50 gradi. Dopo qualche minuto di gioco questo può rendere difficoltoso agire sullo schermo touch o comunque avvicinare le dita a quelle parti della console.
Per quanto riguarda l'analisi display, nei nostri test di laboratorio abbiamo misurato una luminosità massima di 471 nits su schermata bianca, valore che garantisce un'ottima visibilità in ambienti al chiuso e una discreta leggibilità dei contenuti anche in esterna. Il rapporto di contrasto di 1163:1 garantisce una discreta separazione tra le aree chiare e scure dell'immagine, aiutando negli ambienti più luminosi.
Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy
ASUS ROG Ally X - Predefinito
. Gamut misurato | Copertura | Rapporto |
---|---|---|
. REC BT.709 | 98.49% | 102.87% |
. DCI P3 D65 | 75.58% | 75.83% |
. Adobe RGB | 74.90% | 76.26% |
. BT.2020 | 54.40% | 54.40% |
Bilanciamento RGB
ASUS ROG Ally X - Predefinito
Curva di Gamma SDR
ASUS ROG Ally X - Predefinito
. Luminanza misurata |
---|
. Gamma standard 2.2 |
Rapporto di contrasto: 1,163 : 1 |
DeltaE - Macbeth Color Checker
ASUS ROG Ally X - Predefinito
Con la modalità di visualizzazione predefinita abbiamo misurato una eccellente copertura del triangolo di gamut secondo lo standard sRGB, mentre il bilanciamento del bianco presenta una evidente dominante fredda, con una temperatura di circa 7030°K rispetto al riferimento di 6500°K. La progressione tonale della scala dei grigi tende a essere più luminosa rispetto al riferimento, specialmente nelle mezze luci, con il risultato di un'immagine che si presenta lievemente meno contrastata rispetto all'originale.
Con un DeltaE medio di 4,6 sui campioni del Macbeth Color Checker, la precisione cromatica si attesta su livelli sufficienti per un dispositivo orientato alla fruizione multimediale piuttosto che alla creazione di contenuti. Nell'insieme, il display di ROG Ally X offre prestazioni adeguate per il suo scopo primario, garantendo una resa visiva soddisfacente per la maggior parte degli utenti.
In definitiva, le principali migliorie di ASUS ROG Ally X rispetto alla generazione precedente non sono tanto quelle legate alla batteria (perché comunque il guadagno in autonomia non è determinante) o alle prestazioni generali dell'hardware, quanto le ottimizzazioni software ad Armoury Crate, al funzionamento e alla fluidità generale della console e alla compatibilità con i giochi. Con Windows 11 che rappresenta ancora un limite per questo tipo di utilizzo e con l'assenza del touchpad che avrebbe reso i controlli più semplici, ASUS ROG Ally X, come le precedenti, è notevole per la potenza di calcolo che mette a diposizione, con la suggestione di poter portare tutto questo in tasca. Il prezzo di listino di ROG Ally X è di 899€.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoA proposito (non ho studiato), ci si può installare qualsiasi cosa o tocca fare magheggi per poterci fare "tutto" ?
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