Recensione Epomaker RT100: un'inaspettata sorpresa a un prezzo davvero interessante

Recensione Epomaker RT100: un'inaspettata sorpresa a un prezzo davvero interessante

Negli ultimi mesi abbiamo provato la Epomaker RT100, una tastiera meccanica gasket mount indirizzata ai videogiocatori caratterizzata da un piccolo display LCD sul lato sinistro. Costruzione e materiali si difendono egregiamente in un mercato sovrappopolato da prodotti tutti simili tra loro. Tuttavia, le funzionalità del display risultano limitate da un supporto che va assolutamente migliorato.

di pubblicato il nel canale Periferiche
gaming hardware
 

Da qualche tempo abbiamo avuto la possibilità di testare la Epomaker RT100, una tastiera meccanica wireless rivolta ai videogiocatori, che ci ha sorpreso sotto molti punti di vista. Estetica, qualità costruttiva e funzionalità sono sicuramente i punti di forza della proposta di Epomaker che riesce a fornire un'esperienza di digitazione ai vertici della categoria, senza rinunciare a un design capace di adattarsi al palato di ogni utente.

Va premesso che si tratta di un produttore relativamente nuovo rispetto ai marchi più blasonati e, inevitabilmente, sul fronte software c'è ancora molto lavoro da fare. Tuttavia, durante la nostra esperienza, l'azienda ha rilasciato due aggiornamenti. Inoltre, abbiamo anche avuto modo di rapportarci con il team del servizio clienti che non solo è stato estremamente rapido nelle risposte, ma talvolta ci ha anche fornito delle guide personalizzate per sfruttare al meglio la tastiera.

Insomma, è stata un'esperienza piacevole a 360 gradi soprattutto perché la tastiera è riuscita a confrontarsi con alcuni dei modelli top di gamma attualmente in circolazione e possiamo anticiparvi che, sotto alcuni punti di vista, l'abbiamo perfino preferita a soluzioni decisamente più costose. Non rimane quindi che passare al vivo della nostra recensione e analizzare nel dettaglio la Epomaker RT100.

Un packaging essenziale, ma completo

La confezione della RT100 è piuttosto essenziale, sia all'esterno che all'interno. Sposa infatti uno stile minimale – in accordo con il design della tastiera – che richiama le vecchie glorie degli anni '90 rivolte al settore professionale. Tuttavia, il contenuto della confezione include tutto ciò che serve: la tastiera, uno strumento per rimuovere copritasti e interruttori e un cavo USB Tipe-A to Type-C tra i più belli che abbiamo mai visto.

Il cavo merita senza dubbio una piccola parentesi dedicata. Il primo aspetto che ci è balzato immediatamente all'occhio è la sua robustezza: il cavo è decisamente "grosso" e rivestito con una gomma davvero piacevole al tatto che, nonostante lo spessore, fornisce un ottimo livello di flessibilità.

I due connettori sono rinforzati con un guscio in metallo bello da vedere e, nel caso del capo Type-C, è integrato un piccolo LED blu di funzionamento. Ciliegina sulla torta è il fermacavo realizzato in similpelle elegante e solido. In tinta con il colore della tastiera, l'unità fornita da Epomaker è senza dubbio una delle migliori che abbiamo mai riscontrato in dotazione con una tastiera.

Un design vintage che strizza l'occhio alle build più moderne

Come premesso, lo stile della tastiera si ispira ai modelli vecchia scuola. Nel nostro caso, però, abbiamo ricevuto la variante Deep Grey piuttosto sobria e capace di adattarsi praticamente a qualsiasi configurazione, dalla più austera alla più colorata.

D'altronde, la tastiera non rinuncia a nessuno degli aspetti a cui i gamer sono più affezionati, come l'illuminazione RGB per-key e la registrazione delle macro. Tuttavia, l'aspetto caratteristico di questa periferica è il piccolo display sul lato sinistro, di cui vi parleremo più avanti insieme al software di gestione.

Per quanto riguarda i materiali, la RT100 è costruita completamente in plastica. Nonostante ciò, la tastiera risulta estremamente solida e robusta, merito anche della struttura interna studiata nel dettaglio per ridurre al minimo le vibrazioni e le risonanze.

La tastiera, infatti, si sviluppa in strati: alla base del case ritroviamo un pannello di spugna fonoassorbente che riempie lo spazio vuoto tra il PCB e il case. Immediatamente sopra, ma fissato al plate superiore, c'è il PCB. Sopra il circuito vi è dapprima uno strato in poron, poi un foglio di silicone e infine un pannello in policarbonato bianco traslucido che diffonde l'illuminazione sull'intera superficie.

Va sottolineato che i LED sono rivolti verso sud, ovvero sono posizionati sotto gli interruttori a differenza delle tradizionali tastiere gaming che invece li ospitano nella parte superiore. Questo migliora la visibilità dell'illuminazione anche con i keycap che non lasciano passare la luce – come quelli preinstallati – ma limita la scelta di set retroilluminati. In ogni caso le alternative non mancano seppur, come di consueto, bisognerà quasi sicuramente rinunciare al layout italiano lasciato sempre più in disparte da tutti i produttori.

L'attenzione ai dettagli, però, la notiamo con i piccoli tamponi in silicone installati lungo il bordo del case che può essere aperto senza cacciavite. Insomma, una gasket mount realizzata con standard piuttosto alti ed estremamente custom-friendly. Dal punto di vista costruttivo, non possiamo fare che i complimenti a Epomaker, siamo rimasti davvero stupiti della qualità in rapporto al prezzo.

Epomaker Sea Salt Silent Switch, belli ma con un "ma"

Gli interruttori installati nel nostro caso sono i Sea Salt Silent di Epomaker, un modello lineare molto simile agli Cherry MX Silent Red – che abbiamo recensito qui. In estrema sintesi, l'obiettivo di questo tipo di switch è fornire un'esperienza molto più vicina alle tastiere a membrana in termini di rumorosità e feedback, ma senza rinunciare alla precisione e alla reattività di una piattaforma meccanica.

Da questo punto di vista, i Sea Salt Silent svolgono un lavoro eccellente e dopo oltre tre mesi di utilizzo intenso (lavoro e gaming frenetico) possiamo affermare con certezza che siano decisamente affidabili. Ad oggi il feedback non è cambiato, merito di materiali di qualità uniti alla prelubrificazione di fabbrica. Seppur quest'ultima non risulti alla pari di una lubrificazione home-made, è decisamente ben fatta rispetto a proposte nelle quali il lubrificante era meno di un velo.

Il feedback oltre che estremamente silenzioso, grazie anche ai keycap di altissimo livello per una tastiera preassemblata, è perfino più morbido rispetto all'alternativa equivalente di Cherry. Il punto dolente, invece, riguarda la loro struttura, per un unico, ma importante motivo: richiedono uno strumento specifico per l'apertura. In buona sostanza, gli "switch opener" generici compatibili con gli interruttori Cherry-style non vi consentiranno di aprire i Sea Salt Silent.

Non che non si possa fare con un piccolo cacciavite a taglio, ma, se doveste decidere di lubrificare l'intera dotazione di interruttori senza acquistare lo strumento di Epomaker, preparatevi ad un lavoro decisamente più lungo e tedioso di quanto non lo sia già di norma.

Detto ciò, è innegabile che gli interruttori dell'azienda cinese siano tra i migliori che abbiamo mai provato e poco hanno da invidiare ai marchi più blasonati. Se preferite una tastiera silenziosa e dal feedback morbido, la Epomaker RT100 è senza dubbio una delle scelte più valide attualmente disponibili.

Connettività e autonomia

Come accennato in precedenza, la Epomaker RT100 è sostanzialmente una tastiera wireless, ma dispone di tre modalità di connessione: Wi-Fi, Bluetooth e cavo USB Type-C. Da prassi, il metodo consigliato ai videogiocatori è l'utilizzo del cavo, così da ridurre al minimo la latenza. Tuttavia, anche in modalità Wi-Fi non abbiamo riscontrato ritardi tali da inficiare l'esperienza di gioco, anzi la tastiera si è rivelata decisamente affidabile anche con gli fps, notoriamente affamati di reattività e velocità.

In modalità Bluetooth qualche esitazione è presente, già su distanze non troppo ampie, ma in un raggio di 5/6 metri si comporta piuttosto bene. Avremmo però preferito che le due funzionalità rimanessero separate, così da guadagnarne in autonomia. In sintesi, una volta accesa la tastiera, tutte e tre le modalità (cavo, Wi-Fi e Bluetooth) funzioneranno simultaneamente e non è possibile disattivare una di quelle senza fili.

 

In generale, l'autonomia non è poi così male, ma neanche tra le migliori che abbiamo potuto riscontrare su modelli simili. Parliamo di circa 40 ore con LED attivi al 50% della luminosità. Portata l'illuminazione al 100%, l'autonomia va drasticamente a ridursi.

Con un utilizzo importante si riescono a coprire diversi giorni, un risultato buono, anche se da un'unità da 5000 mAh era forse lecito aspettarsi qualcosa in più. In ogni caso, da questo punto di vista possiamo ritenerci soddisfatti.

Display e software: una coppia in crisi

Il software di Epomaker non è certo uno dei più belli per interfaccia o traduzione, che è piuttosto approssimativa anche in inglese, talvolta addirittura criptica – l'italiano non è presente. Tuttavia, la configurazione della tastiera risulta semplice e, soprattutto, stabile una volta comprese tutte le funzionalità del software.

In particolare abbiamo apprezzato una piattaforma, al momento piuttosto limitata, ma comunque interessante, che consente di caricare i profili di illuminazione e condividerli con gli altri utenti. Purtoppo, all'interno del menù vengono inseriti i profili per una gran varietà di tastiere e attualmente, il che appare strano, i profili disponibili per la RT100 sono davvero pochi. Un filtro, quantomeno per il modello, aiuterebbe sicuramente, ma la presenza di tutte le informazioni affiancate al relativo profilo evita comunque il download di file di altre periferiche.

In generale, il software si comporta egregiamente quando si tratta di registrare macro, rimappare i tasti o personalizzare l'illuminazione. I problemi sorgono nel momento in cui andiamo a mettere mano al display LCD, ovvero la caratteristica distintiva di questa proposta.

Personalizzare l'immagine visualizzata è intuitivo: vi sono due icone su cui cliccare, una per le immagini statiche, l'altra per quelle in movimento (.gif). Una volta effettuato l'upload, bisognerà cliccare sul rispettivo pulsante per rendere effettive le modifiche.

Tuttavia, nonostante i ripetuti tentativi e gli aggiornamenti, non siamo mai riusciti a sincronizzare la data. La temperatura, invece, non fa riferimento a quella dell'hardware, ma a quella ambientale – come il meteo sullo smartphone. Anche in questo caso, inserendo il comune di riferimento, il dato non veniva visualizzato sempre. Peraltro, la proiezione sul display delle informazioni richiede il software aperto in background che – in rare occasioni, va detto – ci ha fatto schizzare il carico della CPU.

Altre informazioni utili come il tipo di connessione in utilizzo o i dispositivi a cui siamo collegati – ad esempio 1, 2 o 3 nel caso stessimo utilizzando la tastiera in modalità Bluetooth – vengono visualizzati correttamente, il che ha prodotto valutazioni contrastanti.

In pratica, il display è comodo e anche molto bello da vedere, i colori sono vivi e, seppur a una risoluzione non elevata, le immagini in movimento vengono riprodotte con una fluidità eccellente. Tuttavia, è macchinoso da configurare e non tutte le funzionalità sono ben supportate, ragione per cui non possiamo negare un po' di frustrazione durante la configurazione.

In generale, la presenza del display è un'aggiunta che ci è piaciuta e tenere R2-D2 e C-3PO al nostro fianco mentre passeggiano è stata una gradita compagnia. Va però sottolineato che, a nostro avviso, il display ha potenzialità nettamente superiori e riteniamo che sia esattamente su questo che Epomaker, anche in virtù del fatto che sono molte le sue tastiere ad ospitare schermi simili, debba concentrarsi sullo sviluppo delle funzionalità legate all'LCD.

D'altronde si tratta di un vero e proprio schermo che, potenzialmente, può riprodurre praticamente qualsiasi cosa. Di conseguenza, avere magari una piattaforma dedicata, anche separata dal software principale, ma che ampli le opportunità di personalizzazione (con la dovuta ottimizzazione) è dal nostro punto di vista la strada da percorrere.

Conclusioni

Siamo giunti al termine di una recensione piuttosto difficile, in quanto ci siamo approcciati non solo con un nuovo prodotto, ma anche con un'azienda emergente che si affaccia in un settore nel quale la concorrenza abbonda da parte di marchi con un background estremamente solido. Tiriamo quindi le somme su una proposta che nella sostanza ci è piaciuta e ci sentiamo di promuovere.

Le ragioni sono diverse, a partire dalla qualità costruttiva e dei materiali. Sì, la tastiera è completamente in plastica, ma la lavorazione e la solidità sono di altissimo livello, al punto che talvolta abbiamo dimenticato si trattasse "solo di plastica".

Abbiamo particolarmente apprezzato l'assemblaggio, impeccabile e user-friendly che tende la mano agli amanti delle tastiere custom: semplice e veloce da smontare e personalizzare con la possibilità di installare stabilizzatori avvitati sul PCB e una struttura gasket che rispetta tutti i crismi.

Il tutto è completato da una componentistica di ottima qualità, inclusi i keycap che con uno spessore considerevole sono decisamente piacevoli e confortevoli sotto le dita. Il tallone d'Achille della proposta di Epomaker risiede piuttosto nel software e, a cascata, nel display.

Il piccolo schermo associato alla tastiera è sia bello che comodo, ma ne risente in termini di praticità e personalizzazione, aspetti nei quali potrebbe offrire indubbiamente di più. In ogni caso, non possiamo non tenere conto del prezzo a cui viene proposta la RT100, pari a circa 150 euro.

Guardando al mercato attuale, e mettendo per un attimo da parte il display, le tastiere meccaniche altrettanto confortevoli e affidabili in questa fascia di prezzo sono davvero poche e quasi nessuna propone una qualità generale equiparabile con un layout completo, ma compatto, che porta la flessibilità ai vertici della categoria.

A tutto questo va aggiunto che le tre modalità di connessione funzionano alla perfezione, rivelandosi affidabili con ogni dispositivo. A completare l'offerta c'è una batteria che non fa miracoli, ma offre un'autonomia accettabile capace di coprire diversi giorni di utilizzo con una singola ricarica.

Il display in sé svolge il proprio ruolo e anche piuttosto bene, se non fosse per i limiti imposti dal software che ne riducono la funzionalità. Nonostante questo, però, si è fatto comunque apprezzare e dal punto di vista puramente estetico fa sicuramente la sua figura.

In conclusione, la Epomaker RT100 è un prodotto estremamente valido e gli interruttori dell'azienda ci hanno sorpreso in positivo. Con la consapevolezza di un ruolo per lo più estetico piuttosto che funzionale del display, è una tastiera che non possiamo non consigliare soprattutto a chi trascorre molto tempo a scrivere oltre che a giocare. Da questo punto di vista è un prodotto eccezionalmente equilibrato e piacevole, tra i migliori disponibili nella sua fascia di prezzo.

PRO

  • Qualità costruttiva eccellente
  • Interruttori silenziosi, affidabili e ben lubrificati
  • Semplice da smontare e personalizzare
  • Prezzo conveniente rispetto all'offerta

CONTRO

  • Il software è macchinoso e non tutto funziona
  • Gli interruttori non hanno una struttura standard
  • Il display è più estetico che funzionale
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
kratos022 Gennaio 2024, 20:37 #1
Fare una bella tastiera tipo Logitech G15 primo modello ormai è considerato un crimine. Bisogna farle per forze strette, coi tasti appiccicati, basta che siano meccaniche, programmabili e coi tasti removibili.
Mi fa strano che questa abbia addirittura il keypad, quanto anticonformismo!!!
zbear22 Gennaio 2024, 23:32 #2
Mi associo al commento precedente. Tastiere odiose, con layout infantile, che AL MASSIMO si concepiscono per spazi ristretti. IO da vecchio giocatore, ODIO le tastiere con tasti disposti fuori standard. Non parliamo poi di illuminazioni che non sono SOTTO i tasti, o di mancanza dell'italiano. Il prezzo poi .... SCAFFALE, senza se o ma.
Goofy Goober23 Gennaio 2024, 09:06 #3
Originariamente inviato da: kratos0
Fare una bella tastiera tipo Logitech G15 primo modello ormai è considerato un crimine. Bisogna farle per forze strette, coi tasti appiccicati, basta che siano meccaniche, programmabili e coi tasti removibili.
Mi fa strano che questa abbia addirittura il keypad, quanto anticonformismo!!!


Originariamente inviato da: zbear
Mi associo al commento precedente. Tastiere odiose, con layout infantile, che AL MASSIMO si concepiscono per spazi ristretti. IO da vecchio giocatore, ODIO le tastiere con tasti disposti fuori standard. Non parliamo poi di illuminazioni che non sono SOTTO i tasti, o di mancanza dell'italiano. Il prezzo poi .... SCAFFALE, senza se o ma.


il problema è che al mondo la richiesta per le tastiera 65% o 80% è molto alta rispetto a quella delle fullsize, perlomeno nel segmento delle meccaniche come questa.

non è un caso che anche i produttori di paccotiglia mainstream nel settore delle tastiere "gammmming" si siano messi a tirar fuori negli ultimi anni le mini-tastiere.

per cui, fatevene una ragione

p.s. ho ancora nell'armadio la G15 primo modello, quasi quasi la tiro fuori e me la porto in ufficio in onore dei vecchi tempi andati. chissà se il software funziona ancora sotto windows 11.
alethebest9023 Gennaio 2024, 09:52 #4
Originariamente inviato da: Goofy Goober
il problema è che al mondo la richiesta per le tastiera 65% o 80% è molto alta rispetto a quella delle fullsize, perlomeno nel segmento delle meccaniche come questa.

non è un caso che anche i produttori di paccotiglia mainstream nel settore delle tastiere "gammmming" si siano messi a tirar fuori negli ultimi anni le mini-tastiere.

per cui, fatevene una ragione

p.s. ho ancora nell'armadio la G15 primo modello, quasi quasi la tiro fuori e me la porto in ufficio in onore dei vecchi tempi andati. chissà se il software funziona ancora sotto windows 11.


purtroppo gia con windows 10 non si installava manco piu

è stata una delle migliori tastiere per quanto mi riguarda, peccato solo il non poter digitare piu di 3 tasti

ho avuto anche una logitech G510
Goofy Goober23 Gennaio 2024, 10:05 #5
Originariamente inviato da: alethebest90
purtroppo gia con windows 10 non si installava manco piu

è stata una delle migliori tastiere per quanto mi riguarda, peccato solo il non poter digitare piu di 3 tasti

ho avuto anche una logitech G510


bisogna vedere se qualcuno ha pubblicato qualche fork compatibile del software per l'lcd, anni fa su Win7 ricordavo di averne usato qualcuno mi pare recuperato da github, e usavo i dati di AIDA64 sull'lcd ma senza il software logitech installato.
emanuele8323 Gennaio 2024, 11:34 #6
Originariamente inviato da: zbear
Mi associo al commento precedente. Tastiere odiose, con layout infantile, che AL MASSIMO si concepiscono per spazi ristretti. IO da vecchio giocatore, ODIO le tastiere con tasti disposti fuori standard. Non parliamo poi di illuminazioni che non sono SOTTO i tasti, o di mancanza dell'italiano. Il prezzo poi .... SCAFFALE, senza se o ma.


Originariamente inviato da: kratos0
Fare una bella tastiera tipo Logitech G15 primo modello ormai è considerato un crimine. Bisogna farle per forze strette, coi tasti appiccicati, basta che siano meccaniche, programmabili e coi tasti removibili.
Mi fa strano che questa abbia addirittura il keypad, quanto anticonformismo!!!


esatto quello che manca in questa "recensione". nessuna menzione all'ergonomia. boh form factor discutibile, ergonomia ad occhio pessima. un gamer impegna i soldi in altri tipi di controller/dispositivi di input, non in una tastiera del genere.
dominator8423 Gennaio 2024, 12:38 #7
Originariamente inviato da: kratos0
Fare una bella tastiera tipo Logitech G15 primo modello ormai è considerato un crimine. Bisogna farle per forze strette, coi tasti appiccicati, basta che siano meccaniche, programmabili e coi tasti removibili.
Mi fa strano che questa abbia addirittura il keypad, quanto anticonformismo!!!


beh io sono per l'antiquariato e il retrogaming, ma da tastiere stile G15 ne son sempre stato alla larga, sembra piu' un'astronave che una tastiera

odio anche i tasti non necessari, tipo i multimedia, gli schermi, tasti macro

il keypad non lo vuole piu' nessuno, e di certo un programmatore non va a guardare tastiere simili

con RT100 Epo l'ha voluto includere e ora... che sia a 1 cm o a 5 cm dagli altri tasti funzione e dalle frecce, non vedo cosa ci sia di così tragico

Originariamente inviato da: emanuele83
esatto quello che manca in questa "recensione". nessuna menzione all'ergonomia. boh form factor discutibile, ergonomia ad occhio pessima. un gamer impegna i soldi in altri tipi di controller/dispositivi di input, non in una tastiera del genere.


sinceramente non trovo ergonomia in nessuna tastiera, ma proprio in nessuna, a meno che non sia declinata o declinabile come la vecchia DROP CTRL

con la RT100 ci ho buttato giu' 2-3 articoli da circa 2000 parole l'uno, senza usare un poggia polso e mi son trovato "normale", nel senso bene, non è che ci sia qualcosa di particolare da scrivere sull'ergonomia

come form factor tutti i produttori, tutti, stan cercando qualcosa che vada, se ne inventano di ogni e sono d'accordo

ma alla fine ognuno si scegliere il formato che piu' gli piace

ps: le tastiere meccaniche non sono da "gaming", nessuna, ma i brand così le han volute far passare

le tastiere con switch magnetici HE sono già qualcosa che può avere come target il gaming, con punto di attuazione e reset personalizzabili e funzioni come il dks

la epomaker è un ottimo partner, e ultimamente con RT100 e Shadow-X sta facendo sempre meglio, pone molta attenzione agli switch alla lubrificazione di fabbrica e alla costruzione generale delle tastiere

anche qui però siamo lontani dall'ambito gaming

sia shadow-x che RT100 sono veramente ottime per la scrittura
Vul23 Gennaio 2024, 15:06 #8
Rimango allibito ad ogni singola recensione o notizia su questo forum.

Siamo a livelli di intelligenza e sensibilita' pari ai commenti dei 50enni su facebook.

Davvero deprimente.

Non c'e` moria di tastiere li fuori, per ogni tipo di utilizzo e budget.

Ma poi apri una notizia del genere e vedi unicamente persone vomitare odio e bile su prodotti che semplicemente non sono per loro.

Seriamente, la situazione della salute mentale di molti utenti internet e' davvero bassa, sembra che cerchiate solo scuse per sfogarvi perche' vi giuro mancate di qualsiasi briciolo di intelligenza o sensibilita' nel comprendere che ci sono prodotti diversi per usi ed utenti diversi. Ma no, solo bile e rabbia e distruzione nei vostri commenti.
Goofy Goober23 Gennaio 2024, 15:31 #9
Originariamente inviato da: Vul
Rimango allibito ad ogni singola recensione o notizia su questo forum.

Siamo a livelli di intelligenza e sensibilita' pari ai commenti dei 50enni su facebook.

Davvero deprimente.

Non c'e` moria di tastiere li fuori, per ogni tipo di utilizzo e budget.

Ma poi apri una notizia del genere e vedi unicamente persone vomitare odio e bile su prodotti che semplicemente non sono per loro.

Seriamente, la situazione della salute mentale di molti utenti internet e' davvero bassa, sembra che cerchiate solo scuse per sfogarvi perche' vi giuro mancate di qualsiasi briciolo di intelligenza o sensibilita' nel comprendere che ci sono prodotti diversi per usi ed utenti diversi. Ma no, solo bile e rabbia e distruzione nei vostri commenti.


belin per 2 post, i primi, di simil astio hai tirato giù tutto questo commento sui "problemi dell'internet" ?

secondo me hai ingantito un po' la cosa, dal terzo commento in giù mi pare tutto su toni molto pacati. direi amarcord quasi... senza bile o altro.
!fazz23 Gennaio 2024, 17:41 #10
Originariamente inviato da: dominator84
beh io sono per l'antiquariato e il retrogaming, ma da tastiere stile G15 ne son sempre stato alla larga, sembra piu' un'astronave che una tastiera

odio anche i tasti non necessari, tipo i multimedia, gli schermi, tasti macro

il keypad non lo vuole piu' nessuno, e di certo un programmatore non va a guardare tastiere simili

con RT100 Epo l'ha voluto includere e ora... che sia a 1 cm o a 5 cm dagli altri tasti funzione e dalle frecce, non vedo cosa ci sia di così tragico



sinceramente non trovo ergonomia in nessuna tastiera, ma proprio in nessuna, a meno che non sia declinata o declinabile come la vecchia DROP CTRL

con la RT100 ci ho buttato giu' 2-3 articoli da circa 2000 parole l'uno, senza usare un poggia polso e mi son trovato "normale", nel senso bene, non è che ci sia qualcosa di particolare da scrivere sull'ergonomia

come form factor tutti i produttori, tutti, stan cercando qualcosa che vada, se ne inventano di ogni e sono d'accordo

ma alla fine ognuno si scegliere il formato che piu' gli piace

ps: le tastiere meccaniche non sono da "gaming", nessuna, ma i brand così le han volute far passare

le tastiere con switch magnetici HE sono già qualcosa che può avere come target il gaming, con punto di attuazione e reset personalizzabili e funzioni come il dks

la epomaker è un ottimo partner, e ultimamente con RT100 e Shadow-X sta facendo sempre meglio, pone molta attenzione agli switch alla lubrificazione di fabbrica e alla costruzione generale delle tastiere

anche qui però siamo lontani dall'ambito gaming

sia shadow-x che RT100 sono veramente ottime per la scrittura


su questo dissento, per me il keypad è fondamentale anzi se per quello ne uso due, oltre al tastierino numerico sulla sx anche un macropad alla destra con le shorcuts e le macro più utilizzate e sul fatto che le macro non sono utili parliamone, io le utilizzo parecchio e le trovo utilissime

poi che il mondo è pieno di costruttori di tastiere vero però se si esce dal mainstream del gamer si fa fatica a trovare qualcosa di serio

per esempio io sto cercando da anni una tastiera meccanica con giusto 3 caratteristiche in croce
[LIST]
[*]layout ita
[*]100%
[*]retroilluminazione bianca o rgb
[*]mx clear
[/LIST]

desiderato ma non mandatorio
[LIST]
[*]macro
[*]niente sw di gestione
[/LIST]
grossa sobria ma non si trova nulla in giro e dire che il budget non è un problema nel senso che spenderei anche 300 euro per una tastiera di qualità
ma non si trova
o rinuncio al layout italiano oppure vado su una custom perdendo la retroilluminazione calcolando l'imprescindibilità degli switch

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^