Rage 2: shooter id classici nel mondo aperto

Rage 2: shooter id classici nel mondo aperto

Negli uffici di Bethesda vicino Piccadilly Circus a Londra abbiamo avuto modo di provare per circa due ore il nuovo gioco della serie Rage, realizzato da id Software con il supporto di Avalanche Studios. La nostra prova è partita a circa il 25% dello svolgimento: ecco le nostre impressioni

di pubblicato il nel canale Videogames
Bethesda
 

Nel 2011 il primo Rage sarebbe dovuto essere un gioco molto importante per id Software, perché doveva segnare il passaggio tecnologico successivo per una software house, quella texana, che fino a quel momento aveva letteralmente fatto la storia della grafica dei videogiochi. Rage comportava principalmente l'approdo al mondo aperto per i giochi con motore grafico concepito da John Carmack, solitamente ambientati in spazi angusti e possibilmente bui per aumentare all'inverosimile il dettaglio dei pochi oggetti visibili.

Per adattare i suoi motori claustrofobici ai grandi spazi aperti richiesti dal nuovo franchise John Carmack tirò fuori dal cilindro la famosissima tecnologia MegaTexture. Un'unica enorme texture sarebbe stata alla base dell'intero mondo di gioco, con vantaggi in termini di streaming della mappa e di lavoro da parte degli artisti, che avrebbero potuto lavorare insieme sullo stesso asset. Ma qualcosa andò storto: non solo quella grande immagine era difficile da gestire in termini di spazio richiesto su disco (e di download) ma, soprattutto, produceva lag nel momento della visualizzazione, lasciando i poligoni spogli per qualche (interminabile per il giocatore esigente sul piano della fedeltà visiva) frazione di secondo.

È seguito di Rage nel senso che ripristina l'azione pura senza complicazioni degli sparatutto anni '90 e riporta in auge le armi di quei giochi
A distanza di 8 anni Rage torna con il suo seguito ufficiale, affidato ancora una volta a id Software. Da un certo punto di vista rappresenta una resa per la software house texana, che qui addirittura chiede il supporto di un altro team, Avalanche Studios, ovvero di chi si occupa di Just Cause e di Mad Max, per la parte di open world. Il risultato è che Rage 2 si configura sì come uno sparatutto id Software nella filosofia e nelle meccaniche di base, ma rimane pur sempre un gioco che id Software costruisce usando tool di sviluppo terzi. Insomma, se qualche fase di gameplay vi ricorderà i già citati Just Cause e Mad Max non meravigliatevi.

Rage 2 è così basato sul motore grafico Apex realizzato da Avalanche Studios e ottimizzato per un'avventura open world. id naturalmente continua a lavorare sulla sua tecnologia e in DooM Eternal debutterà id Tech 7, ma si tratta di un motore con caratteristiche molto differenti, che ancora una volta dà il meglio di sé negli spazi ristretti. Tutto questo rende Rage 2 in molti aspetti decisamente differente rispetto al suo predecessore: tornano i personaggi sopra le righe e la sensazione di follia e rabbia dilagante, e tornano alcune parti del vecchio mondo di gioco come la città di Wellsprings, ma la sensibilità di gioco, nelle abilità e soprattutto nelle parti di guida, è completamente differente.

È seguito di Rage nel senso che ripristina l'azione pura senza complicazioni degli sparatutto anni '90 e riporta in auge le armi di quei giochi. Rage ha un proprio immaginario (piuttosto semplice a dire il vero) che ricalca certe produzioni cinematografiche desertiche, e torno a citare Mad Max, popolato da personaggi estrosi e illuminazione psichedelica per quanto riguarda gli interni, con il viola che solitamente trionfa sugli altri colori e produce effetti di riflessione sgargianti.

Questo seguito offre un mondo aperto propriamente detto con tante attività facoltative a disposizione del giocatore. Per esempio può capitare di imbattersi in eventi dinamici, che possono prevedere ad esempio dei conflitti che si innescano improvvisamente tra fazioni reali. Oppure di ritrovarsi al cospetto di un'Arca, spesso presidiata da un gang rivale. Ripulendo la zona si può entrare in possesso di preziose nuove armi o abilità. Altre location custodiscono denaro e permettono di acquisire reputazione al cospetto delle fazioni alleate.

Tra armi, oggetti dello scenario e abilità si può agire in maniera molto creativa in Rage 2. Le armi, per quanto siano molto potenti, da sole non sono sufficienti a ripulire alcune location di gioco dalla folta presenza del nemico: il giocatore deve servirsi anche delle abilità per innescare effetti nello scenario. Questo vale per le fasi di azione a piedi, ma un discorso simile si può fare anche nel caso dei combattimenti veicolari, che ricordano moltissimo Mad Max. Mentre quest'ultimo era però focalizzato sul combattimento melèe, qui i veicoli possono essere dotati di vari tipi di armi da fuoco, che possono arrecare danni agli avversari anche se i veicoli non si trovano in prossimità.

La parte di Rage 2 che abbiamo avuto modo di giocare negli uffici londinesi di Bethesda è contestualizzata a circa il 25% dello svolgimento dell'avventura. Iniziava con l'attacco a un convoglio da architettare servendosi della Phoenix, una sorta di dune buggy fortemente corazzata. Si usava il fuoco secondario, Blast, per esporre i punti deboli del convoglio, e poi si faceva fuoco tramite le due armi montate sulla Phoenix, ovvero la mitragliatrice a ripetizione e il cannone a tracciamento automatico.

Le armi vanno usate congiuntamente alle abilità per generare delle uccisioni creative
Rage 2 è ambientato in un'enorme terra desolata con elementi, come la vegetazione, generati proceduralmente, in mondo da rendere lo scenario di gioco il più variegato possibile e appagante da esplorare. id Software e Avalanche Studios hanno preferito concentrarsi su una mappa molto grande, sacrificando per certi aspetti il dettaglio visivo (contrariamente all'impostazione classica id Software). Il tutto per rendere Rage 2 il più divertente possibile, anche a scapito della complessità poligonale.

Le armi di Rage 2 mettono a disposizione del giocatore due modalità di fuoco differenti, a seconda se si usa lo sparo principale o quello secondario. Andando in iron sight, infatti, si abilita un funzionamento completamente differente per l'arma, in modo da offrire al giocatore varianti strategiche rispetto alla propria azione primaria. Ad esempio, potrebbe cambiare il rate di fuoco andando in iron sight, il che permette al giocatore di essere più preciso. In altre armi l'iron sight può consentire di tracciare i bersagli o afferrare degli oggetti sottoposti a fisica dinamica e spostarli in punti strategicamente convenienti. Fra le armi più iconiche ritorna l'Hypercannon, molto simile al Railgun della tradizione Quake, ma non può certo mancare il Combat Shotgun, simile alla classica doppietta a canne mozze con modalità di sparo che si sposano particolarmente bene con il tipo di azione che id Software ha deciso di implementare in Rage. Un'altra arma consente di far prendere fuoco a un barile esplosivo e scagliarlo dove si vuole, posizionandolo vicino a un nemico per il momento dell'esplosione finale.

Rage 2 aggiunge un secondo tasto per velocizzare l'azione rispetto al tradizionale Shift con cui normalmente si corre. E, su PC, si tratta di Ctrl
Le armi vanno usate congiuntamente alle abilità per generare delle uccisioni creative. Da questo punto di vista, Rage 2 aggiunge un secondo tasto per velocizzare l'azione rispetto al tradizionale Shift con cui normalmente si corre. E, su PC, si tratta di Ctrl. Se usate Ctrl senza altri tasti sfrutterete l'abilità Dash, ovvero un rapido balzo verso la direzione in cui si sta muovendo il personaggio. Ctrl e F invece innescano Shatter, ovvero una spinta all'avversario di turno che sottrae a quest'ultimo risorse vitali e lo mette fuori combattimento per qualche istante. Ctrl e spazio attivano groundslam: il ranger impersonato dal giocatore compie un balzo verso l'alto per poi piombare giù e arrecare danni su un'area. Ctrl e V invece innescano Overdrive, ovvero la possibilità di rallentare l'azione dei nemici e muoversi molto più rapidamente di loro, all'interno di un effetto che ricorda alcuni film anni '80 con effetti psichedelici.

Ma se fino a qui non si riscontrano novità di rilievo per quanto riguarda le abilità, Wall e Vortex sono più innovative. La prima abilità crea una barriera con la quale proteggersi dal fuoco del nemico. Ma si può anche creare la barriera e subito dopo scagliarvi fuori qualcuno con Shatter per fare letteralmente a pezzi il suo corpo. Vortex, invece, attira i corpi verso un centro gravitazionale e poi li scaglia via.

Alle abilità si aggiunge il Wingstick, una sorta di boomerang che aggancia automaticamente i bersagli, aggirando gli angoli, a patto di tracciarli per qualche istante.

Durante la storia di Rage 2 si incontrano tre personaggi principali con cui interagire, e ciascuno di essi ha un progetto da sviluppare: si tratta di Marshall, Kvasir e Loosum Hagar. La parte di gioco che abbiamo provato riguarda quest'ultima, ovvero la figlia dell'eroe di guerra Dan Hagar già incontrato nel primo Rage. Da guerrigliera lei è stata promossa a sindaco della più grande città del deserto, Wellspring. È coinvolta in un furioso conflitto con il ricco Klegg Clayton. In questa fase il giocatore deve conquistarsi le grazie di Loosum, perché questo gli consente di accedere a veicoli di livello militare che possono essere molto utili per il prosieguo dell'avventura. Le missioni associate ai tre personaggi si intrecciano tra di loro: si tratta di tre scalate indispensabili per conseguire esperienza e affrontare le sfide avanzate.

Per guadagnarsi la fiducia di Loosum, il ranger impersonato dal giocatore deve affrontare le sfide Mutant Bash TV e ChazCar Derby, molto simili a missioni già viste nel primo Rage. Nel primo caso, all'interno di uno spettacolo televisivo bisogna sterminare delle creature storpie, ancora una volta il più possibile in maniera creativa. La seconda è invece una più classica gara sul deserto. Al di là del mondo aperto, questa ripetitività d'azione fa pensare di essere al cospetto più di un rifacimento che di un gioco completamente innovativo rispetto al primo Rage.

Unito all'immaginario scadente, con un mondo di gioco che sembra popolato di storie poco appassionanti e non così sorprendenti rispetto a quanto già vissuto in scenari simili, tutto questo potrebbe rendere Rage 2 un progetto difficile da rifinire in maniera brillante. C'è un sistema economico (ancora non funzionante nella beta da noi provata) e il crafting, con risorse da rintracciare in giro per la mappa di gioco, come nel caso delle Arche, ma la profondità di entrambi sarà da valutare con la versione definitiva del gioco.

La mappa open world sicuramente costituisce un valore aggiunto per questo gioco, con tanti punti sensibili da raggiungere e con cui interagire. Il giocatore può evidenziare ciascuna di queste aree e abilitare il tracciatore per ricevere segnalazioni in stile navigatore GPS per rinvenire la strada più veloce per raggiungere l'area. Ma è comunque possibile esplorare la Zona Contaminata liberamente, lasciandosi guidare dall'istinto e imbattendosi nelle varie minacce (che si possono vedere anche come opportunità di crescita) casualmente. Non aspettatevi, però, una qualità narrativa per le missioni facoltative allineata a quella principale, o chissà quale tipo di varietà nell'azione. Detto questo, il sistema di combattimento sembra preannunciarsi molto divertente, oltre che capace di ricompensare la creatività.

Rage 2 è un progetto quasi totalmente basato sull'open world, e per questo non contempla un qualunque tipo di modalità multiplayer.

Il rilascio è previsto per il 14 maggio.

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16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
TheDarkAngel30 Gennaio 2019, 16:26 #1
Just cause 4 in salsa rage?
demon7730 Gennaio 2019, 16:29 #2
Originariamente inviato da: TheDarkAngel
Just cause 4 in salsa rage?


Borderlands in stile ID software.
pWi30 Gennaio 2019, 16:44 #3
Originariamente inviato da: TheDarkAngel
Just cause 4 in salsa rage?


La parte da shooter classico in stile id resta preponderante, ma il mondo aperto assomiglia certamente a quello dei giochi basati su Apex
Maxt7530 Gennaio 2019, 16:57 #4
La confusione dilagante in questo gioco non mi ha mai attirato. Mi da l'impressione di essere un grosso bordello, senza particolari sviluppi di trama.
futu|2e30 Gennaio 2019, 17:05 #5
Originariamente inviato da: Maxt75
La confusione dilagante in questo gioco non mi ha mai attirato. Mi da l'impressione di essere un grosso bordello, senza particolari sviluppi di trama.


Come il primo.
TheDarkAngel30 Gennaio 2019, 17:50 #6
Originariamente inviato da: demon77
Borderlands in stile ID software.


Originariamente inviato da: pWi
La parte da shooter classico in stile id resta preponderante, ma il mondo aperto assomiglia certamente a quello dei giochi basati su Apex


In realtà trovo just cause e borderlands i migliori esponenti degli "ignoranti" che non si vergognano di essere "ignoranti", giusto just cause pecca un pò di ottimizzazione ma per il resto sono ottimi titoli.
Vedremo rage dove vorrà andare.
Spider Baby30 Gennaio 2019, 22:37 #7
Cooperativo offline, alla Borderlands? Sarebbe bellissimo
demon7731 Gennaio 2019, 00:42 #8
Originariamente inviato da: TheDarkAngel
In realtà trovo just cause e borderlands i migliori esponenti degli "ignoranti" che non si vergognano di essere "ignoranti", giusto just cause pecca un pò di ottimizzazione ma per il resto sono ottimi titoli.
Vedremo rage dove vorrà andare.


A me borderlands è piaciuto molto! Il primo Rage no.
Vediamo se questo è meglio..
kamon31 Gennaio 2019, 02:19 #9
Originariamente inviato da: TheDarkAngel
Just cause 4 in salsa rage?


Fallout 4 a tema clownesco?
sintopatataelettronica31 Gennaio 2019, 02:24 #10
Originariamente inviato da: demon77
A me borderlands è piaciuto molto!


Anche a me è piaciuto molto Borderlands.

A suo modo è stato rivoluzionario: ha introdotto con intelligenza dinamiche da hack'n'slash in un comunque ben fatto sparatutto.

In co-op locale è un autentico spasso.

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