L'industria dei videogiochi è in crisi?
L'ultimo dato di The Npd Group, la società di ricerca di mercato che mensilmente pubblica le statistiche sull'andamento dell'industria dei videogiochi nel Nord America, ha messo un po' tutti in allarme. I numeri di Npd, infatti, evidenziano un calo vistoso, con entrate inferiori del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che riporta l'industria addirittura ai valori dell'ottobre del 2006, prima dell'avvento della nuova generazione, o perlomeno di Wii e PlayStation 3.
di Rosario Grasso pubblicato il 28 Giugno 2011 nel canale VideogamesPlaystationSony
24 Commenti
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e' presente in rete il suo clone
Stimano 100 milioni di dollari di incasso per SC2. Mi spiegate quale altro videogioco della storia in quale altro periodo della storia dei videogiochi ha mai anche solo potuto aspirare ad un decimo di tali incassi?
Basta palle, sfornino titoli must have, e la gente li compra.
Semplicemente la gente si è accorta che di fps insipidi, RPG semi-Hack/Slash senza arte nè parte, è saturo il mercato e non valgono neanche i 20 euro dell'acquisto in replay edition.
Il consumatore è più consapevole, e la consapevolezza aiuta a indirizzare meglio le proprie spese, a non acquistare più a scatola chiusa per accorgersi "che schifezza!", tutto qua.
Stessa cosa che sta avvenendo per la discografia e i film. I Monty Pyton da quando hanno messo sul canale Youtube molti dei loro sketch hanno moltiplicato i loro guadagni di 30 volte.
Che Madonna, Micheal Bay e "Duke Nukem il ritorno del tamarro" abbiano una flessione ridicola dei loro straguadagni e interpretino questo come crisi francamente fottesega...
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