Fenomeno Angry Birds: cosa c'è dietro il re dei casual game
A pochi giorni dall'uscita della versione a tema natalizio, andiamo alla scoperta del gioco sviluppato dalla finlandese Rovio che prima su iOS poi su altri dispositivi portatili ha ottenuto un successo trascinante.
di Rosario Grasso pubblicato il 07 Dicembre 2010 nel canale VideogamesiOSApple
Fenomeno
O lo si ama o lo si odia. Nessuna via di mezzo. Ho deciso di scrivere questo piccolo pezzo su Angry Birds per capire quali sono i motivi alla base del successo di quello che nel titolo ho definito il re dei casual game. Come mai una fascia così ampia di giocatori è rimasta attratta da un titolo così estremamente semplice?
La prima versione di Angry Birds risale al 10 dicembre del 2009, ma in realtà il gioco diventa popolare solo diversi mesi dopo. Inizialmente era disponibile solo su iPhone e iPod Touch, mentre adesso è giocabile anche su MeeGo, Palm webOS, Android e Symbian. Attualmente, le copie vendute di Angry Birds sono oltre 36 milioni: insomma, è molto difficile trovare un videogioco che sia più venduto. Attualmente Angry Birds costa su iTunes Store 79 centesimi nella versione tradizionale e 1,59 € nella versione Halloween, con colorazione differente e tendente all'arancio. C'è poi la versione HD specifica per iPhone 4 e iPad che costa 3,99 €.
Come è nato Angry Birds? Innanzitutto, la sua nazionalità è quella della Finlandia, visto che è stato creato da Rovio, software house con sede a Espoo, e prodotto dall'ormai celebre Chillingo. Lo staff di Rovio, che si compone di 17 impiegati, ha ideato Angry Birds nel periodo in cui si è diffusa la cosiddetta pandemia influenzale del 2009, meglio conosciuta come influenza A/H1N1 o febbre suina.
La prima idea viene a Jaakko Iisalo, senior game designer di Rovio, che pensa a uccelli con volto arrabbiato senza zampe e senza ali. Un design molto originale e sicuramente rischioso, perché potrebbe apparire banale, che in realtà è uno dei motivi del successo di Angry Birds. Gli uccelli arrabbiati fanno oggi tendenza e sono diventati una delle icone del mondo dei giochi casual.
Però serviva un nemico, ed ecco che entra in gioco la febbre suina. Il nemico nel momento in cui il gioco è stato ideato erano senz'altro i maiali. Vengono fuori dei maiali verdi con viso raccapricciante perché tendono a ghignare continuamente. I maiali stanno dentro una struttura molto fragile che collassando può facilmente annientarli.
Il costo iniziale del progetto era previsto in 100 mila dollari, cifra che escludeva il costo dello sviluppo degli update successivi. Il gameplay, come vedremo meglio, è pensato soprattutto per sfruttare il touchscreen dei dispositivi Apple e la grafica del gioco è calibrata sull'hardware della vecchia generazione di iPhone. Con l'arrivo delle versioni per gli altri sistemi, Rovio ha adattato il motore grafico alle differenti configurazioni hardware e alle caratteristiche dei vari sistemi operativi. Lo sviluppatore ha fissato una configurazione minima, sotto la quale non sarà possibile avere una versione specifica di Angry Birds.